Il Socialismo - Anno I - n. 4 - 10 aprile 1902

IL SOCIALISMO tutta una nnionc si sottopor.e :1. salvare e p::ig:ue le rcspons:ll>ilit:\ incontrate cl:t una categoria di capit:1.listi r:1p::v.:i, liefraud:l.tori dei diriui ahrui e viobtori di condizioni cont~ttuali d:1 cs;;i accctt~tc al momento della conclusione della impresa fcrrovi!l.ria ! Che comodo sis!cm:i., nevvero, di for pag:i.re dagli altri gli im– pegni :i.ssunti dalle Compagnie ferroviarie l A meno che nelle Convenzioni del 1885 non vi fossero gli estremi di una Società in compartecipazione trn le Compagnie e lo Stato. Anche in <1ucsto c :1.so però l:t proporzione del concorso per reintegr11rc i ferrovieri danneggiati uci loro dirini dovrebbe essere ben diversa; ma pare che tale compartecipazione n.'.)nvi fosse, perchè non avrebbe mancato di farne cenno il ministro Giolitti, il qu: 'l.lc si limitò :1 fare la b:1.rocc..1. dichi:1.rnzione che lo Stato do,,cv:1 con• corrervi per scont:1.rc gli errori dei Governi precedenti, che :1.vcvano trascur:tto di risolvere la quistione. Così il concordato avvenuto si risolve in una nuova r.tpina perpetrata dai eapit:tlisti a danno della ricchezza nazionale. Che si dovev.1 fare per tro,,:irc un componimento che impedisse il disastro, o meglio il dis:1gio, dello sciopero ferroviario~ Il (:ovcrno avrebbe dovuto imporre alle Compagnie lo sborso dei 24 milioni necessari a rip"uare le violazioni da esse L-Ompiute, e io credo che con un po' di sciopero ci si sarebbe arrivati o ahri.mcnti le Comp:i.gnic :wrebbcr'1 dom~mdato la rC!;cissionc del loro contratto, e tanto meglio, la quistione ferro,•iaria si sarebbe risolta da sè: o avrebbero dichi:'lrato il fallimento e s:1rebbc s~a!a una liquidazione cli pii, ddla. ·funzione capit:tli~ta in Italia, ciò che è pienamente conforme alle asp:rnzioni delb nostra dottr:na. In ogni modo noi do, 1 evamo a.stenerci d:l.l concorrere in que. sta. nuova spoglinione esercitata d:l.lla cbssc capitalista a danno della nazione ... se è vcr,> che il nostro partito deve essere il gr:rnde :tvversario del c:tpitalismo ! Un proletario. Pubblichi:uuo qu-:sta nota di un nostro co111pag110, riscrb:ondoci di ritor• uart- su\l:i questione degli :iccordi col Governo per la tulcla dei diritti dei ferrovieri. A quel che si con,incia a sc11tirc, 11011 C tutto oro quello che luce. E dell'accordo a,,vcnuto e dcl!'org:inico si lamcnwno non solo gli impiegali ferroviari disorg:111i1.tati ma :111chcquelli del person:ile \•iaggiantc che non sono nè i più vecchi (che 11011 guadagnano nic11tc) 11C i pili giov:ini (:ii qu:ili \'a11110gli utili meno irrisorii). Ceno C che l'.-iccordo si dette per un fauo compiuto quando al Mi11is1ero premc,•a di prescnt:irsi con esso ;,I \'010 della Camera; 111apoi questo accordo, sia per l'organico sia per i milioni occor• renti, non era rcalmeote fauo e anche ora ci so:io delle diflicolt:i. per :1vcre il necessario progetto di legge. (.V. ,I. D.). La sco111ìtta delle I,eghe di co11ladi11i 11el Polesine. .\ forza di predicar.! ai prolcl:ni che bisogna e.'>$ercmoderati, mgioncvoli, :\rrendcvoli, prcoccup.'.'lrsi del profitto dei capitalisti, ccc., ecco che cosa si ottiene, con qucslo metodo r~·òrmisla. Il compagno on. Badaloni, in una intcrvist:\ nella 'li-ibu11a del 6 aprile, constatn.ndo la sconfitta delle I .cghe di contadini nel Po• IC!;ine contro 1:t tracoiri.nz: \ di quei proprietari, ne dava questa spie• gazionc eloquente: • I.a ragione di questo contegno dcli' :\ssvciazione dei proprie• tari è stala un:,, sola: rubbriac:\IUra del succe~so. I proprie'.ari, ve– dendo che i contadini :tvc,•:mo accettato di traltarc con la loro Associazione, 11011 pi:i per 11uzzo t!d c11pi ildù l.t·glu, ma di com– mi~sioni speciali, csclusi\"amcntc cornpo,,te di bvorntori, cflme tni proprietari avcv,uUJ i111po1lo, invece di ravvisare in questo fatto i propositi di conciliazione che cr :l.no nell'animo dei contadini, ere• dettero di s<..-orgcn•iil prindpio t!dla dedi::.iwc. 1:: ruppero le tr:\t· t:\tivc semplicemente perchè credettero d1 essere :-tbbastanza forti per farlo. » Infatti il primo ordine del giorno, VOt.'.'ltO dai proprictnri. pa• rcva informato a propositi di accordo; ma poi, vista la remissività <lei conta.clini, ::-ebbene questi :tvcsscro i:sd11st1o.i;11i("(,/ori:polilùo, metlendo da parte i c:1pi I.ega, i proprietari si rifiutarono :ld ogni accorcio e i la\"Oratori h:lnno imparato, una ,•olta ,li pilt e a loro spese, che chi pecora si fa il lupo la mangia. R b otec Gir o Bi m o VARIETÀ DELLA CRONACA INTERNAZIONA Allcan1.:1 del capit:1lismo con la i1ciabo\a e la prigione. - Chi m;1111icncle g;i\ere ms~e. - Psicologia regale: come opera un So\·rano. i\lcdici1m c.1tcol"c:1. - Poli1.ia sp;,gnola. - La sente111.a di un giudice socialista. Ilo trovato in un giorn::.le tedesco delle cifre eloquentissime (i pr'1fcssori di statistic:i. dicono sempre che le cifre sono eloqucn. tissimc) che noi tutti, poveri profani, anche senza essere degli scienziati cli professione sogli:uno comprendere e mcdil.'.'lrc. Esse ci rivel:i.n~ tm lato cnrioso della societ?i. militarista, aulocrri.te e capi• t:i.lista che fiorisce nell'estrema Europ:l.. Lo czar Nie_,la Il - amico intimo di llltti i S-:,vr:rni d'Europa e alleato ad una Repubblic:i borghese, :\nzi borghesissim:l., - tiene nelle sue imperiali galere: 842,729 prigionieri di dil'illo comune (m:\ di diritlo comune ... rnsso, not:1te bene); 77,160 nei bagni della Sibcri:-t; 100,000 nelle prigioni militari. In ,;cguitu alla ultima <limo,.trazionc p1.cif1ca degli studenti e operai di l'ie'rJburg..:,, il p:tp?i. f\icula ha degn'.llO aumentare le qu:rntità dei suJi soggclli inc:ttenati delle seguenti dosi: 35 studenti rn:\ndati in Jeportazione a lrkUl!-ck; 567 tra studenti e operai condann:i.ti a pen~ tra i due e cinque anni; 6 s~udcnti posti sotto b sorvegli:-tnza dirett:i. della polizia. Se il nostro Ba,•a 13eccaris a,•e,;se :t sua disposizione, - come i re negri e non negri - clellc dccor:l.zioni e dei grnn cordoni, potrebbe agevolmente dispens .1.rne, - come segno di s:im:\ e di alla lode, - al suo :\l!ievo lo Czar di tutle le Russie. ).b soltanto a titolo di incor:l.ggiamento, bri.c\iamo, pcrchè alle dimostrazioni popolari di Pietr.:>burgo mri.nc .'.'IUO le pa• recchic dozzine di morti - nelle file del popolo, si capisce - che ci furo:10 a r-.lilano... ).la non ·è qui che volevo richi:\mare l'attenzione statistica del• l'amico lettore. - C"è qualche cifra piì1 gustosa, - e che diventa gustosissima <1uandc, sia mess:i in l.-On:auo alll" cifre russe. Prendo un pezzo di carta e calcolo: Per manlencrc in carcere questo milione di prigionieri il Governo dello cz:\r :-t,·rà bisogn ), per lo meno, di centomila tra soldati, sbirri e guardiaciunnc. 11 nutrimento per le ,,ittimc e per i cri.ree• ricri <le,·e costare, almeno, un frnnco al giorn~, - vale a dire un milione e 100 mib fr:rnchi al giorno, - v:tle :\ dire 400 milioni ali' anno. 400 milioni! Ma l'ultimo prestito fotto dnlla Repubblica fmn• ccsc :\I Governo russo è appunto di 400 milioni! Dimodochè - i rùparmi dd rep11bblica11i capilalis6 /ra11cui /)as• sano ;11101/i per eoprire, d11rt111/e 1111 a1mfl, le speu dei.bagui e delle gaie.re di S. JI/. lo czar. Quale glori:t per la borghesia e il capi• talismo fmncesi ! Il capitale della borghesia francese è il fondo per le prigioni e per i bagni russi, - e la classe c:1pitalist:\ della così detta Repubblica è la collaboratrice del S.'.'lnlo Sinodo e della Tcrz:i. sezione (spion:1ggio) del Ministero russo. Queslo e' insegni che fino a che esis·erà la produzione capita• 1is~ic.'l, - sotto qu:llunque forma politica essa si amm:rnti - il Ca• pitri.le , la Spada e la Prigione si daranno sempre la mano, anche passando sopra .. all:i. l)ìchi:1r:\zionc dei diritti dell'uomo! Documenti per una psicologia regale. Ali-l la'ider i\lidhat, figlio di i\lidhat l'acha, :\ltnalmentc vivente (per sua fl•rtuna) :\ Londr:\ t! stato cjndanna.to alla reclusione perpetua dalla Corte criminri.le di Costantinopoli, per avere parie• cipri.to al recente Congre~so liberale ottom'.'lnO che i riCugi:tti turchi e armeni tennero a Parigi. Ali-Haù;lcr i\lidhat ha risposto all' im• pcratorc turco r\bduì•Amid, con una lettera in cui gli dice che nulla gli import:t della cond:mna inf1itt:l.g!i d.'.'lisuoi giudici-lacchè, e che

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