Il Socialismo - Anno I - n. 1 - 25 febbraio 1902

IL SOCIALISMO Ì~ meritevole di un t.-cnuo :i.nchc 1111 :irticolodi Enrico h:\uffm:mn, intorno :-illccooperative di produzione (.SOr . .l/011. di gennaio). L'A., che h:i. molti meriti ndl:i propag:md:t cooper:ui,•:i., :inalizz:i il v:i.lorc che le cooperative di produzione fra opcrni, possono :wcre per l:i. cl:'lS-.<: prolct:irfa.. Il K:mffm:mn limita il i-uo i;.tudio all:i.cooper.uiv :i. di produzione fra opcr.1i, che produce per il grande mercato (non per il coll'rnmo dei propri <:oci: Co11s1111101/e11 pro,l11cth1 ga1osu11sehafttn), facendo b.vor.trc prc,•:1\cntcmentc i coopcr:ltori. Se t:tli coopernth•c fo,;;scro in grndo di ,•inccrè la concorrenza dei capitalisti priv:lli, :\ loro spetterebbe un brr:'lilc6mpito nella :;oluzione del problema sociale. ~I:\ pur troppo, non è così. E l'A. ndducc l'esempio di un:\ fai). hric:i. di t:wolati a Dresdcn che nel t 87 5 fu cb.l proprietnrio ccdut:i. a S dei propri operai, contro il p.i.g:i.mcntodi 6oo marchi {L. 750) a tc--ta. L' intmprcs.1. fiorì e i coopcrntori cerc:i.rono con tulti i meni di \imit:ire il numero dei soci p:i.rtecipi degli utili rilcv:i.nti . Nel 1890, si li,.sò l:i. nuova ammis:.ionc di un socio alle seguen1i condizioni: voto favorc\'olc dei due tcr1:idei compratori, cd acquisto di un':i.zioue per 24,000 marchi, d:i.vcrs.1.rsisubito integr:i.lmentc! In :1 .ltrep:i.role, l':1.mmissione di nuo"i soci em dh•cnt:lt:t impo;;sibilc, la cooperativ:i. operai:\ er :i.di, ·cnt:1.taun 'impresa c.1 .pit:i.listic: i. qu:1.lunquc, di cui final– mente nel 1899 :tssunse anche la form:i.giuridica, tr:,.sfonn:tndosi in società per :i.zioni. Quest'esempio secondo \'A. è tipico. Se la cooper:ttiv:1. fiorisce, tende ,:;cmpre a limitare l'nmmissione di nuovi soci, perdendo cosi il suo carattere ,•ero. Se non fiorisce, di,•enta uno strumento di sfnu- 1amento pei soci, che dovrebbero suhire riduzioni di S.'ll:ui ed :u1- mcmi delle ore di l:1.,•oro,peggiorando indirett:i.meutc la condizione degli operni. L:i. non riu<;cita dell'impresa poi inghiotte i risparmi dei lavor:i.tori. In tuui i modi gli operai come cl:i..ssenon ci h::mno d:t guadagnare: o vedono sorgere nuo,•i c:tpiulisti frn i compagni, o subic;cono perdite fin:i.nziarie più o meno gr.i.vi scmm :1.ltro utile che quello di un'esperienza dolorosa. Come mezzo indi,•idualc di c;.'llircun qualche gmdino nella sc:1 .lasoci:i.lc l:t coopcr:ttiva di pro– du~ione può essere utile, lenendo però sempre presenlc che le pro- 1 babilit:l di ,·edcrl:i. prospernre non sono che minime. l-'\ m:i.ggiornnt:i. non regge :i.ll :1.coucorrenz...'\capitalista, sfornita come è di capit:i.li sufficienti, di smercio, di disciplina e di cono– scenze commerciali.' Nella Nme 7.til (dirct1:1.d:1. K. Kautsky) del\'11 e del 18 gcn- 11 :1.io Guglielmo Swicnty si occupa di un :irgomcnto di legislazione sociale: l'istituzione dei probi-viri per il commercio. I .a nuova legge tedesca sui prohi-,•iri, entrata in "igore al 1° gen– naio 1902, non tiene conto degli impiegali commerci:1.li, che, al pari degli oper.ti :i.gricoli e delle persone di servizio, si devono rivol– gere :1.i trilmn:i.li ordin:i.ri in tutte le loro differenze coi padroni. Per la grande massa degli impieg:i.ti di commercio, che non dispone dei me2:1.inè del tempo necess=i.rio per un procc..,;.so, questo stato equivale :i.ll 'essere :1.ll: 1. mcrcè dei padroni, i riu:i.li, a qu:i.nto pare, non e<;itano a ,·alersi del loro privilegio. Nelb i.ola città di Colonia, nel corso di un anno ben 262 com– messi di commercio cerca,•:1.nodi ricorrere - inutilmente, si c:1.pisce- :ai probi-viri industriali per differenze coi princip.'lli. Un'associazione di impiegati, che s' inc.'lTiC.'ldi for v:i.lerc i diritti dei suoi membri davanti ai tribun:1.li ordinari non riuscì in 2 :i.nni e con ben 805 processi che a far condannare pochi principali al pngamento della somm:1.complessiva di 20,507 marchi. Qucst!l. couditione di inferiorit:\ non h:i. certo potuto sfuggire :i.gli imeressati; m'\ tmttandosi di un ceto molto iml>e,·uto di ,•a- 1 s· int-:nde che que,te ragioni po~itive, ,mffr:ig:ite dall'esperien~a anche dei;:-lialtri p:iesi, ":,lgono soh:into per le Cl1Dj,ernlive di flr,11/usi,:mt. Tutt':1\tro è a dir;i;i delle CQ(l}trnfi;,e di ct1ns111111J, di crtdilt1, di lnvprt1, di cui pili \'Ohe avremo :id occup:,rci. .V. ,I. D.). nit:\ piccolo horghcsc, che non vuole (..-Onfondersicogli opcr:i.i, la proposta fotta <lai gruppo p :i.rl :1.mcnt:m.: '-OCi:tlisladi ~ottu1>01Tcgli impiegnti commerciali :i.Ila giurisdizione dei probi-,•iri inllu,;tri =i.li, :i.ncor pochi anni fa non trovò buon:i. accoglienza, neanche fuori del Pa.rlamento. Ma int:1.nto l'evoluzione economica, che :1.nchenel commercio - henchè pi1'.ilentamente che nell'industria - sostitusce la grande imprcs.'\ alla piccola, distruggendo in gran parte degli impiega.li la speranza di divent:1.rc a. loro volta princip:i.li , interes– sa.ti a. mantenere lo sfrutt:i.mcnto e l'arbitrio di cui :i.des.<.o soffrono, eliminn a poco per volta !l.llche le grette v:i.nità di C:1.Sta. Oggi oltre alle 2 assocfazioni pr.: ,fession:1.licostituite dai consen•atori, ed una grnndc a<.sociazione antiscmit:i., esiste anche una lega di impieg:i.ti commerciali, la quale si :i.gita per ottenere l'estensione dcli' istituto dei probi-\'iri :i.Ila propria classe. li Governo tedesco, che da :i.uni dice di prcp=i.rare un progetto di legge a tale scopo, 1>3re si sia dato molt!l. pena per metter fuori un mostrici:1.ttolo, giacchè un:i. not:1.ufficiale annunzia in questi giorni che un progetto per l' isti– tuzione di tribunali arbitrali per il commercio è prossimo ad es..ere ultimato. Ma tali tribunali !1-:tr: tnuoaggrcg:i.ti ai tribuna.li ordin:irì di ogni circond:irio (Amtsgerichte). Non si avrebbe dunque ahro che una. nuo"a mostruosità burocrntica ! Di fronte a quest:a minac– ciala legge si ha un progetto del gruppo parl=i.mcntareantisemita, che doma.mia dei probi-\'iri commcrci:i.li indipendenti da quelli indu– striali, istituzione che oltre nd implic:arc molte spese inutili non 5.lrebbc auuabile che nei grandi centri. Secondo l' t\. i socialisti do,·rebbero atti,,arc la loro agit:i.zionc in fo,•orc dcli' estensione della giurisdizione dei probi-\'iri industri:1.liagli impie~ti del commercio, della ridu1.ionc dell'etlt per il diriuo di \'0to da. 30 a 21 anno, ed in pr,> del diritto delle donne dì eleggere i probi-\'iri e di e~scre elette - giacchè il 25 per cento di tutti gli impiegali co:nmcrciali sono donne - domand:i.ndo che J:1.costituzione dei probi-\'iri si:1 ren obbligntoria per tutte le città con pi\1 di 10,000 abit:1.nti . Delle tendenze dell'evoluzione economica in Germania s'occup.'\ il Bcms1ein (So<. Jl/011. di gennaio) prendendo per base un libro del prof. lfauchberg di Prnga I sul censimento professionale del 1895. Secondo i calcoli del Rauchbcrg la Gcnnania divent:t sempre piì, industriale: mentre nel 1882 il 42 °/ 0 della popolazione totale (inclusi i p:trenti senza professione) crnno addetti all'agricolturn, nel 1895 l:1 percentu:i.le era c:1 .dut:1.al 35 ° 0 , mentre s.i.lì per gli occupati nella produzione industri:1.le d:1. 35 a 39" 0 • Nell':i.gricolturn il numero dei p.'ldroni :i.umcnl.:t,diminuendo quello degli impiegati ed opemi, mentre ncll' industria e nel commercio si verifica il fenomeno inverso. Fra le aziende industriali e commerciali sono appunto le pi\1 grandi, quelle che h:mno un personale superiore a 1000 persone, che se~rn:mo il maggior.e aumento, raddoppiando il loro numero dal 1882 al 1895. li rcgrc»o dcll'agricoltum è dimostmto anche dalle seguenti cifre: su 100 operai ngricoli 37 ernno ammogliati nell' 82 e solo 32 lo er:tno nel '95, mcn1re nello stesso periodo gli :un– mogli:1.ti fm gli operni indus1ri :i.li s.'llirono dal 42 al 45 °fo. Ogni centinaio di operni :i.gricoli pr.:,vvede in media a 56 membri di famiglia, cifr:t esigua. di fronte ai 1 17 cui provvedono I oo lavora– tori industriali. Si noti però che i dati studiati dnl R:1.uchbcrg sono :i.nteriori all'inlluenza dc\1:1.grave crisi industriale, che oggi pe,;:1. sulla Gennani:i. e che potrebbe anche avere la con~guenz:i. di rit:i.r– darc, se non di :irrestare, l'e,·oluzione av,·crtita. Gli studio;;;idelle condizioni dell:1. classe operaia trovcrnnno poi molti dati, che noi non possiamo qui rias~umerc, negli :\rticoli di Elena Simon !1.ui r apporti dt![fi ispdtori tldft fab/Jricht i11Prussia (Neue Ztit, 11 gennaio), di P. Resssahaus sul lavoro dti fi111ti11/li 1 Dit /Jer11/nnd Cr.wr6e::iiM11nr im deulsc/uN Rric/,s 'llt1m t.j. 711Ni1895 C. 1-fcrm:mn, lkrlin, 1901).

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