La Rivoluzione Liberale - anno IV - n. 6 - 8 febbraio 1925

LJ -Adessò capisce tante cose il tenente Denandri: e uno scoramento profondo lo invade, altre bende tli cadon dagli oc~hi, e freme e trepida per sè, per i suoi, per l'Esercito ,per la Patria, Ma il t<nente della 12a nella disgrazia, è ancòra dei fortunnti; nove giorni di passiont: nella II buio- ,.a • poi il dibattimento, La breve ironica aut.od:ifesa, l'asse,,luzione, la dimissione dal carcere, la restitu.zionc • alla sua ·fida tiincea. solitaria, cn.ndidame11te bella e rasoc1;1.iat.'l sot lo la ucvc n. Nella disgra;.,.ia era stato for1."1.lnato,ma, insomma, la era stata troppo grossa; e dalla triste av. ventura un grande amaro gli era rimasto nel1'animo, e ne recava un più chiaro più insistente presentimento che co.sì non si andava bene, che a prosegLLirc così s:i andava verso il disastro, ma clie JJUre si sarebbe continuato cool, perchè era , fatale, perchè ern ineluttabilo cbe tutto continuasse ad andai-e alla deriva cosi, Ho esposto il contenuto d'un interessante racconti di Arturo Ma.!1>icati, intitolato La coda a; Minf)sse (Fiume, Edizioni Delta, 1925): l'autore chiama. il suo libro « roma.117~• ma avverte che • quanto vi è narrato risponde a mera verità n ; clifatto chi sià stato in quel tempo da quèlle parti penò facilmente sotto quei ritratti scrive!'e i ris1xmdcn.ti nomi e cognomi ; chi vi sia capitato nel •17 vi ritrovò le cose niente affatto mu. tate se non in peggio; chi allora, o poco prima o pocò dopo, abbia bazzicato per altri punti della fronte JJllÒ far testimonianza che tutto il mondo purtroppo cm paese, 11 libro ha evidente carnttere autobiografico: dice il Marpicati che , gli appunti,:, son del 'r6, la stesUJ'a del 'r9 , : non lo J)llbblicò alklra < per non servire alla più brutta politica dei tiernici •; non si dissimula un vago timore che anche ora il suo atto poss:a da qualcuno venir pre,;;, in mala parte, Io credo che libri come questi sàreblx!ro stati buoni e lodevoli. nel 'J9, romè buoni e lodevoli sono certamente oggi, E-' bene ora - ed era bene' anche prima - che gente di nou sospett'a lede patriottica (il Marpicati, in politica, ha da, esser perlomeno -nazionalista) scriva i proprìi commentari di guerra non solo con l 'int.ento di far d'ell 'arte, ma anche e più col proposito di recare iL proprio contributo a quella storia di , tutta la guen·a ,, a quella storia_ delia guerra • vista con gli occhi de), fante , un po' diversa, se si vuole, d:illa storia retorica e dalla storia diploniatic:a., tll.c"l. utile a.nch 'essa in quanto dovrebbe servii\! a tener avvinti alla tradizione delle gesta =che gli umili e gli 'incolti, i quali nella guerra, purtroppo, han visto ben altro di quanto vi abbian visto letterati e archivisti, ma çhe d'aver fatta la guerra ,ora che è, passata, serban pure e tratnall,dano ai figli una certa IOR? ingenua fierez.z..,1.;storia della e guernupa ., 1in cui stwÌiooi e politici trovino anche le cause vere di tanti 'cfuÌorosr eventi di gue1ra e di dopo ,guer. ra, Il libro del Marpicati concorre be̵ssimo a q,µ,sto scopo, ~ tanto meglio ,vi éonoorre in quan. . to in esso J•atii-ore pone coraggiosamente il dito sopra unà délle pi{,_ dolorose 'piaghe di quel tempo. Chi ci fu sa bene che il soldato itanano in guerra di nulla tanto pativa quanto della man- ' çanza di giustizia; in linea, più pel disagio più '~el pericolo, quel che offendéva ia sti:a rassegnabt coscienza era ~ p.resunz.:ione, non sempre µ?~ giustitìcata, éhe perico1i ,e disagi, non fosse,;<> equamente distribuiti, e più ne toccasse agli umili ai ,ge~1erosi, ai f. .. , e meno o punti agli accori.il agii ignavi, ai fissi; a ripose quel che più esasperava ~i soldato, non era tanto ii mancar lt~ cli troppa roba, quanto il fatto che ac. canto alla disperata indigenza del , fante, sfolgorasse l'insolente beatitudine cli tanta bella gioventù che la trincea non aveva mai vista_ E l'offesa delle offese, la cosa più intollerabile e me= intelÌigibile per il fante•con o senza galloni, era che l'Istituto il quale i-appresentava a'suoi occhi in~ui la quintessen.7.a dei ~i poteri, cioè la Gi uStizia di guerra, fosse, come dice e dimostra il Matpicati, troppe volte , un ridico lo rodoinontismo », o « ferocem~ sbrigati va o sommaria., o burocraticaménte rilassata e piigt'a.,, nìa sèmpr~, o quasi sempre, « u.ffiziata senza sàcerdotale calore ·e tremore,, Andavano a cercarli in Italia i focolai di disfattismo, ma em,1 Il dintorno ai Comandi Supremi, e ,nessu,uo • in alto mostrava di accorgersene; finchè accadde qURI che accadde, Sùbito dopo La coda di M-i, nosse- nel ,volumetto del Mar.picati. viene Il com. mentano dell11!-ritirata df capo,·etta: non casuale riavvicinamento: dopo le premesse le logiche illazioni, - Ma perchè dvangare ora ~te storie? E' venuta la vittoria, ha dato l'anmisti.a a tutti, in ·alto e in basso, Adesso basta, parliamo <l'altro, Adagio ron codeste ainniste: certi processi ri- • " _;11a'ugonsempi'e aperti, e se· il fatili non, serve nè al passato nè ai morti, e neanche al presente ed ai viVi, certo servirà all'avvenire ed ai nascituri. « Se esaltiamo la vittoria =n ci bendiamo però di fronte ai nostri fatti, che nessuna ragione di superiore interesse oramai ci esorta a nascondere. I problemi degli errori della guerra possono e devono oggi trovarci più che attenti ,poichè, a c1iStatiz.a.,e non ruigosciand'oci essi di più, siamo uelle migliori conclizioni per wlutarli serenarriente, e per trarre da quelle grandi esperienze tutto il succo, sempre salutare ancl,Je se sia in Pi'-rte amaro , , So= ~arole clie il Marpicati scrive nella prefazione del suo libro e che ci trovano pienatllente consenzienti.. Non polemiche, non re. CJ_t.iisitot-ie,sia pure; ·ma clie la lezione, per Dio, i',&n vada perduta, La guerra· è finita, ma non .'sòltantò in tempo di gue1Ta_che il fante - il popolo - sente bisogno d'un po' di giust17,in; rome 11011 è soltanto in tempo di guerra che l'insc11.:,;.ibilitàdei caJ)1 a tanta ;u1.Sia di giustizia può portare il 1me,;e sull'orlo dell'a.bisso, Quanta prirlc dcll;1 storia d' IL-dia i· in quc~tc, i11y,,(ldj. sfatto desiderio di gius-tizi;_1clic lieJJC un fr1Uc.ro popolo da sc-<:oli? 1\cca11to :d prohlem:1 della libcl'l:\ si pene 1x::1·l'Italia il problema della giustizi:-i, di tutte le giu,ti1i1.:, 11 j>,Jitie1, b monde, la sociale-, l'c..-c-011urni(·a, la g-iul'idic:1. !'111) <hrsi che il Jx:>polo 11011 chicgg-a a' suoi princip1 l.1 libcrU1: certo chie<lc loro, a gr,111voce, la giusH7.ia. fJiamo giustizia a questo popolo, a quest.e !( masse :1, cd esse si quct.cranno ; largi.arno Joro clc-mosine d'ogni fatta conti11uanclo pc-rò ad of_ frir t..a11tispcltacoH <li pa;rz.faJità e di ing:im,ti- ;,i,1 1 le trovc:rcmo sempre ins,.xJ<li.sfatte, inquiete, surd.amtnU: 111in;1.cl'10~;c·hiu11<.1ue,ufficiale, mae- ~tro, <bturc di bw1ro, OT'Jtani;,..z.atorc,vive fra Je 111c1ltitucli1:i,può f:tr tc-~tin1<,t1i~11,.-.:1 di <Jlt(::Sta \.C-rili.1. J.'c'-rl:"rl'itoit:di:1ll<J 1111 J>OJ.>oi'Jn :iTJII(; mal[llù <l'i11gi11<..,tizi:'1, strnmi11JA)a C,qxJn•tlfJ; 5j rilé- \ i, ,u1dw Jx:-r h p1·01111~s.f1 di 111:1gg-i,Jr g--iu,.,ti.zia per l'a\'\'('11frc. Il popolo it.1,li.,1110- un eserc.1to i11crmc: ;ittc:ndc: ~111<:ora che.-:lc1 p1'fJJJ1CSSa s.i.a 111antc-:nul;1. f,a lcz.i011.e ddla guerra 11011 deve esser \·an..i. Solo così l:t s.cri<:ti.elle C;iporttto potrà <:sser chiuo;n. JY..:1' sempre MACHIAVELLI SU MISURA Machiavelli ebbe molte cHsgrai'.it:. i\Ia la più grnvc noi\ (u , come pens,u·0110 .!.;c.•tnprci suoi biografi, d'esser sta lo sfrattalo dalla segreteria della Rep11blbica di Firenze, chè, attz.i, quella gli giovò as.sai costringendolo a. Yidtp-si in q1rcl di San Casciano, dove, dopo i noti gioch¼ a lri1.,'i.i trnc nelle taverne, • rivestitosi di panlli curiali", entrava a couversare con i grandi della ~tori.a, regalando all'Italia e al nfoudo quel suo libercolo sul P,:incip_e e gli altri su le Deche e l'Arte della guerra. La più grave, s'io non. son mioIM; dopb tanti anni di studi machiavelliruti, che mi po1i:arono a temere ass.ti i1 grande fiorentino, e a scrivere il meno pOSSibile di lui, fu e resta quella di aver prodotto una pletorica selva, di critici in tutti i tempi e in tutti i paesi, cvl risultato poco sodtlisfacente che, per capire CJ',1'11cbe cosa ~ una piccola parte - del suo pensiero non c'è che una sola via di scampo: ridursi in solitudine, in una specie di San Casciano, e riprendere la vecchia edizione deJle Opue, che porta l'indicazione Italia• _ 1813, cosi. .. chiari son divenuti, non dico i saggi critièi i:nachiavell!'ani, ma, verbigrazia, anche i testi, con qllel po' po' di cò1hcnti, cbe finiscono per ingarbugliare le i<lèe, Potrei facilmente divertirmi a parlare di edizioni nostre e ·straniere, e più ancora cli scritti intorno al Màchiavelli a traverso i tempi, Il risultato, però, sarebe tutt'altro che queÌlo che si ricava per Dante, al quale gl; italiani rito!-. nano quando più nel lbro spirito si riaccende là fiamma dell' idèale pàtriottico, e non soio patriottico, ma anche morale, Ma l'indagine nott sàrebbe ag,,voie qui, Più tosto è interessruite ferinarsi al dopo-guerra italiano, Già, Perchè come c' è t111dopo-guerra italiano (e nel dopogi:terra, a esser logici, nou si ptlò escluder~ la guèn:"a) che si chiatÌla caro.vita, lòH:a· civilé ..o i~·:Ìvile, ·~tscevis°:~• ..r~ismo, e q11el_che_.tt;.tt:~<&; piu o meno, conosciamo, c'è anche un dopoguenra nel càmp,o del pem;iero, Molti -speravano, ma Ofu paie che siallo delusi, in una. Veì-a e propria letteratura i1UC1Ja, frutto della guérra, la quale, si_ capisce, avrebbe dovuto esprimere sorgenti ideali òriginali, inserend/,,si nell' attività d'elio spirito con· ·una sua pee-uliare impronta, La poesia e il romanzo - qu.;,,te· due forme vi ve dell'arte - si sarebbero, per cool • dire, rinnovati, riet'eati anche in Ita1ià. InVe~~, tra~e 'i:X>Chiesenipi, eh 'esis~vano anche ·pii.ma della guerra, la 'pbesia e il romanzo han continuàto il loro corso; e i pi'òfeti, umiliati,' si son ricrèduti con ·i) grave torto della .fcetta., che, nei movimenti del pensiero, è semplicemente SSS1Jrda, e, nei - popoli, porta a delle si<'ure sconfitte, Ciò. che _dimostra che il 1-innovamento atteso ,..come fn1tto della guerra può avvenite ancora, fra dieci, venti, cinquant'anni: dato che la gu.er. ra è un fatto Cosl immenso _chenon si può ~11rire nel giro cli pochi anni e ,nella cèrchia - noD.òsta.nte la superpopolazione ... - di una generazione, I profeti, pur dopo l'incidente sul lavoro, possono dunque riprendere il loro bravo mestiere di acchiappanuvole ... E torniamo a Machiavelli, Il quale, CO!ne se non fossero stati bastevoli i giudizi di Federico di Prussia e di Gino Capponi (il· primo davvero c:o\,1'ente per h politica perseguita e per le teoiiè,,, dell' Anti-Machia1Jello!) per .illuminare defiuitivamente l'umanità sul P,·inciPe, è incappato anche lui b'a i chiffo·ns de papier del signor Bet-' man Hollweg, e vi è uscito 1 come al sélito: col vestito di Arlecchino, Perchè, se c'è stato un t.empo in cui Machiavelli venne considerat.o senJ?a coniplimenti come un 11ial1;agio d'ingegno e d'animo corrotto (per dirla col marchese Gino), almeno di gttadagnato e' era ... l'opinione bell'e fatta, e accolta senza stupore, Ma d:accbè i cri. tici si volsero a scoprire 1' uomo di San Casciano, che, aJlora, Si vestiva 11: condecentemente », 11011 e' è p1ù verso cli farsi una tranquilla opinione sullo strano scrittore di Castruccio Castracaue. Ora pensate un po' allo stato d'animo suscitato dovunque dalla gue1-ra; a quello stato 1>articola1·e,contingente e, storicamente, in tutti più o meno fallace, e ditemi se a trascinare Ma. chiavelli ne11e 'competizioni armate di 420 e di bombarde e dj bombe Sipe, non doveva accadere un ca.rnevaletto settecentesco. E il camevaletto è avvenuto. E come la gHerra non si è esaurita nel protocollo di pace, ma continua a regalarci tante sorprese politiche ed economiéhe, il dopoguerra machiavelliano non può essere che in funzione logica di quello stato d'animo sopl'a accennato.. In comp,lesso tutti i buoni intenzio11ati trovano i11 Machiavelli il fatto proprio, La morale? Ohibò: e che forse il fiore11tino non ha avvertito il valore della morale, .della religione, eccetera? li delitto di Stato? Ma che scherziaino? Se Ùel Principe, nelle Deche, nell'Arte de/- /,1 guerra e ne Ile altre prose non si parla che cli ddilli di Stato! I,' amor di patri.a? O che il Principe 11011 fihisce forse con i c.-cJebri versi del Petrarca.? H~L"-ita.Tulti trovano in q11cst' immenso arsenale machia\-"clliano le loro brav(.; ragioni; e a tutti vien voglia di ri~pond.cre - almeno! - che messer Nicolò MachiavcUi era w1 gran bur101le se ha saputo giocare un così enorme tiro a tutti i 5UOi critici, meritevole davvéro <l' altri noéli di corda che 11011i pochi applicatigli nelle , carceri medicee ... Fermiamoci a qualcbe caso, Durante la guerra, Tutto è innbilitato: naturalmente nùi, avendo poche mitragliatrici,· mobiHtammo - com• era nostro d:iritto - le artiglierie di carta, Ma la scbnfitta mÙitare costa sempre cara : sangue gio. vi11e dalle arterie <lèlla patria, E allorn, nell 'a. 1na.r&...zadis:perata, non aVendo armi per far fuo- co, ecctkì a vihiperarci con quintali di male pa, t'ole, contro, IÌi. 'n6Stra imbecillità, la nostra dab. be-rti:i.agg·iI).e,••:,ìi' nostro •umani talismo, eccetera, ec~etertl ... •Il1 ciuesto statO d'animo, ·s.punta, vivo, beffardo;' Nicç,lò Machiavelli. Aflzi 'iitonw, Ritorna.;1rtapiscè·, in ft'clt'a. Diavolo, ·sul Carso e 1 sti1Ii Isonzo Si muò;re; non é'è tempo da· perdere! E cosi, ffltto su misura, as5istiamo al Ri!on,o dì'Ì'>faclìia'lfe'!Li (Studi' sulla catastr!1/e europea) ai, Mano· Mariani, Non 'c'è che dire, La pi.h5Ì>Ìicaiione ·-1: tipica: la bitastrofe, Sentite un ix>'.:• Tentilimo-:du.riqlle· una geziét'ale ~inversione dei vaiori #~i-~ DiCh}adarµo buoriO! bèllo, gi_usto - triiiìtà pliitouiéa. - tutto ciò ch·e 'serve al1'uò:rho, a11' 1tiom0 'pift scaltro, a11'Uuni'6più fritte pèr ''ii• sod<lisfa'tfoierlto déi suoi a_piÌétiti, de1le sue vbgiht:1. :N~ i c'è ch'"'~_..-tlire._ il po~ei-o :?i1achfa.velii .:......·malvagio d'a~fuo è d'ingegno - assurge (fiiosoficàméntè, aìlà tellesèa ma senza filosofià:·~':(;a ·'I5Po1:0tlpd·èleli' « i'fu'm~iità- méira. le n. E gfrtdtaiiofu, COTi 'sa.i.sa di Slini~, 'Nietzs. ·chè, Treit7..sche, Real 'polÙik ... Non c'è che dire. Le parolè sono. di Machiavelli, E dòpo 68 paginè di bU:Onàinsalata: afia Macedòriia, ce 'ne possia- ' m<5 <Ì:e,ìibarealtre 300_in cui MachiÌ>.veìii, (povérelto !) noii è'entfa più: e fa la figura tlell'avallantè d •urta cailibiale in Cli.i ~ firma cÌell'accét- ~t1te è falsa, , cih,riia 11ònè tùtto, L'Italia è entra.fa in guerra, Salandi-à' hà piònu&;'àto il discorso del Campidògliò, Bene: ci, vuole im po' di Machiavelli, i,; vien fuori (clicò sub'ito che ii> ho mÒlto rispetto per Michele Sclieri.llo che acct>sto a Mariani per coincidenza C>CCaSionale ... ) una accurata 1 e<liz:ionèdel' Prin>cipe, ed altri dcritti, ~bi dallo stesso &herilio, Ma se l'edizione è buona, non manca, tuttavili, una lettera éÌedicatoria ·diilio Séhèiillo al Salàndrn, in cui, in polemica con quel , mediocre u~Irio di Stato che è il Caric'elliere dell'Impero Germanico » ( e che Òra non è più tlè pure a questo mondo), Machiavelli è in furuz.ione antitetica. a quella dell' e: immoralità 1 mbrale » del M,ariani, tanto che lo stesso Salai,.. di-a osserva a quelli che si figurano il fiorentino , • maestro di cgn.i. neqtµzia », che questi « con.. slatava più che éonsigliare ,... , Fra le due opinioui non si può essere che di •parer contrario, per vestire d'altri colori messer Niccolò. ìVIa·non continuo a rilevare aJtre tesi. N?n discuto· quella dei ricercatori dello §tato panteista, nazionalista, ecc, Sarebbe tiroppo lungo; ·ed io desidero venire al dopo-guerra; e, sal. tando a piè pari tutte le corbellerie scritte per il noto abito di Machiavelli, vengo al caso ti;,ioo di Benito M;ussolini, Il quale ha voluto trarre la più vasta morale della favola dei e.ritiri machiavelliani, Superficiale per costituzione mentale, nel suo disegno apocalittico non poteva mancare Machiavelli; il quale rimesso a nuovo dalla criticuzza al_la Mariani; meritava, ohibò, di essere applic~to sul serio. E cosi, nei fumi di Una fanta5ia malata., eh 'es Prime il decadentismo dell'epoca nostra, agitantesi fra immagini vaghe <l'imperialismo lettera1io, frutto delle rimastic,- ture dannunziane di Nietzsche, cosi risorse il nome della a: milizia nazionale», come organiz.- zazione • ternaria,, secondo il disegno machiavellico. Di questa organizzazione e dell1in.fluenza del :Machiavelli sul Fascfamo, io se-rissi lung-amente nell'ottobre del 1922 (L'01nbra di Mach'ia. w/.li) quando ancora sul fascismo la critica non si era esercitata, Ma quella che per me poteva costituire la bella profezia, si realizzò nella fa]_ lita tesi di laurea allo studio bologuese di' Benito Mussolini, li , Preludio al Machiavelli», di cui ..gustammo qualche pagina in Gerarchia dimostra. meglio il dilettantismo post-bellico e,,, bellico degl' italiani intprno al segreta.rio fiorentino. Dico meglio : il dilettantismo in genere, che significa assenza di cultura, deficienza. di tormenti spirituali: in una pal'ola, decadenza, Non è certo il caso di discutere le opinioni mussoliniane sul Mac-hiavelli, Come modesto lettore delle opere rkl -,egretario fiorentino, preferi.s.co Mariani a :.Vfus¼lini. ·rv1.a u11 rilievo va pur fatto. Ed è questo, 1\c-,anto ,illa esaltazione mussoliniana (certe esaltazioni sono le J)('ggiU1'idemolizioni) del 1la.. chfru·clli, .wu.~sùllHi non ha esitato di ceJebrare u;n una sagra e con una nuova edizione delle ùp<::re, .\Hre<lo fJriaol. Si dir3. e.be il "duce• è 1o stesso r-hc; commc:111.oròBissolati dopo a.verJo irn.. uJtrii:t_;. ., .\fo 11ùTI b:i..sta. L'editore ,Jj Ori.ani e scritti;re dd!' incomj)Jeto r: J.,reludio al M.achiaV<·lli", n.ou ~'(; accorto che tra il fiorentino e il r1,lnG1gnolo c-'E:: un.a vartita tutt'altro che Jieta. .,,.1 suo {, inu a Dogali, Ori.ani, prendendo lo ~p11nt.t, dai tre \ r,ltuni <lel VillaJ'J su Siccolò \fadiia-velli e i suoi teni.pi, si scaglia con la vidt:-inn 'l lu-i p-rop,ia contro l'autore del Prùi1.ipr, n<::.g-and,;~Jiafia\to g-<:::niopolitico e riconcsct1ldog'li ')(.)lt;-,11to qualila arti!--t:K:he,di " pittore • della pulitic;i, Ora non ripeterò qmmto scrissi altrovt al riguartl,-_, (dr. Oriani contro .Wachia-ve.lli nella /.,érse-veranza. di Milano, 1g21J; ma m-i chie. do <'Utnè m:d lo -;;tesso u.omo pcY-::sacelt:hrare quali .. _ padri spirituali del fasdsmo due scrit. tori di tn(.;ntalità e as.pinnioni tan.t.o diverse, s-enr..a. dimostrare cli 11011 a\·er letto, o compreso, nC! 11 11n.o nè: l'altro! ... O da buon arbitro jJ ,, duce" ha vùluto fai-.. la pa.ce fra i due ~ittori? Questa insufficienza critica, anzi questa irnprc. pa.ra.7.ion<;badiale: in campi tanto de.Hca.ti, 001:l dimc,c;tra forse che: il ,}lachian~Di di gutrra t: del dopo-guc~-ra i: fatto su misura dai gaz,..ettieri informatori di Mu.55oliui? Pochi critici, anche: medi'c::,crie faciloni, non hanno esitat.o prima di esprimc.-re giudizi su] )-Iachiavelli; e lo stesso Orianj, elle scrisse tante incongruenze nel suo saggio, contraddicendosi, anche, di pagina in pagina, avvertì la diffiéoltà de!Ja critica intorno al fiorentino, dichfa:rai!do il, carattere ~ erligmatico > <lel grande scrittore, E pur troppo !risona dfre, dopo gli sforzi che -si son fatti anche in Italia per fissare i caratteri veraci della maschera machiaVellian.a, che restiamo ancrira in attesa del grande critico- del .Machiavelli, La cdmplessità del pEnsiero machia,,.-e1liano assume tutti i caratieri d 'tin di--amma spirituale che -ancora i:iisogna scoprire, I tle grossi volumi del Villari, che pure offrono tahlo lnateriale d,inda. gine,· gli scritti del Tominasini, anch'essi tanto pregevoli, pur resta1Ulo forse le cose migliori che si siano pubblicate in Italia sul segretario della Repubbièa Fiorentina, non fissano compiu_ tamente i caratteri di questi> dramma, Da-questo punto di vista, anzi, mi sembra che l'opera del Villafi sia •del tutto fallita, e tutto resta ancdta dà _rifare, se bene 1a via Sia in parte spianata, E dunque ? Mussolini ha fatto bene a "cambiare autore 11. Ma pare e:Jie se ne occupi &-ne<ktto Croce, Per la'. dignità della eult,n-<, italiana_ VITo-G. G•un ìì li. $ dedleato alla proporzionale è stato scquelltrato. LIBR~i G_ -ÉITÉLLI : Pilipp(F C<n"T'ÙUJ-nie il sindaèaliS'lkO ope-raw prebe(lico_ Milano, " M:odnrnissima ", 1925, - L. 3, [R.ievccaz.iane del C. ~ta.rio, francescano, ini:erventisfa, A noi la figura del C, ricorda per il tipo e per i modi il fascista della prima ora: h1• più e in meglio un generoso senso di tun..1.. ri"ità, sconclusi~, en.faiico e inquieto.] M, BORSA: La libertà di stampa, Edizione Corbaccio, 1-925, u, 217, . L. 9_ [So,,rMARIO: Dalla rivoluzione francese all'editto aJbertino, Dall'eclitli:5 albertino al disegno di legge fascsit.a. La libertà di ·stamp"l in Inghilterra - In Francia·- In Germania, :\u. stria e Russia - ~egli Stati Uniti. - L'espe- • iieiiza straniera e specialmente inglese dà al Borsa il convincimento che toccare le leggi sulla stamp:-i sia indice di debolezza, Tutto il ·libro· è pervaso da un senso ,·ivo, ing1ese, delle libertà. Docume11ta7Jone larga. ?-.1a temiamo che nei riguardi cieli'Italia il B, sia troppo ottimist:i. Valgano a.1meno ili eselllpi dei paesi maturi a suscitare resistenze -intelligenti.] P, BHlD.EL: Il pensiero religioso e. sociale- di ,4,, Vine!, - Roma, Bilychnis, 1924, . L, 5, [Con antologia.. Il V.fu uno dei maestii di libertà a Cavour.] N, M, FOVEL: Il cortello delle sinistre, :\lilano. «Modernissima"• 19'25, [La tesi del F, fu esposta: anche in R, L : conta sul iisveglio democratico della piccola borghesia e poshùa il blocco delle varie frar...i01p clella democrazia.] A, LUCI-llNJ: La limitazione etica della proprietà priv11ta, - Firenze, Vallecchi, 1925, - Li1·e 6, ' LSaggio di concezione fascista del diritto dii proprietà, J G, LU,vlBROSO: La crisi del fascismo, . Fire,n,;e, Vallecchi, 1925, - L, 6, - [Revisionismo bempensante: ossia generico mussolinismo e generica esaltazione nazi.onalistoicle,j LACORDAIRE: Il testamento, pubblic,a,to da Montalambert Introduzione e versione di L Giordani, - Soc, Edit, Libr, It., Roma, 1925. - L. ()_ [Memorie della vita di L, • illuminano l'opera del liberalismo ci;stiano in Francia S•ino al 1851,ij PIERO GODETTI• Direttore.rtsponsabile O,G,E,ll, • Ca->61> Principe Oddoru,, 34 - TORINO

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