La Rivoluzione Liberale - anno IV - n. 4 - 25 gennaio 1925

lG li, J'ROBLE.\I.\ l'Jl ' \'l"fl'ALE S1~tc111atizzato e ~1rrest..ato nei suoi 111ome11ti principali, tale ì.:: lo stato delle cose in Grecia; ~talo psicolog-ico e naturale; ma ~ a11cora solo il riassunto dei fatti reali e degli errori, sc111.,a tener coulo c\cllc possibilità di Yila, nè essi po~ sono cs....,crc:tcpu, ma dalla prova della loro i11snfficcuw. parte la ragione <l'uua 11uova \'Ìla, e poichè appunto gli errori maturali giunsero aill estreme conseguenze e male Il<.; ve1111c, {., piu dii fìcile persistervi e la necessità clà l'impulso nou ad u.scire dalla 11.atara, ma ad entrarvi realmenlc, ad allogarvisi meglio, a vhcrc solo di essa, per LI'arne ogni possibilità; d.a essi escono 1ialurnlmc11ic il 111.aturarsi della crisi e ] 'indicazione delle nuove ,·ic. l1na \'Ìt..a smisurata d'arte può albergare iu gramo sito, poichè nessuna realtà di fatto po11c confini alla fantasia; ma nou s'ha a confonde.re la sua potet11..ac1·eativa cou una di realtà, nè ad essa chiedere azione in campo che non L· il suo; e 111ntarlc 1>jano è il ptù grave cn-orc. Dal segttir il \·olere più la fantasia che la realtà, nacquero mali cl.te influirono su questa, allcraudola e impedeudole di durar-e auche della sua \ ila 11atw-a.le; uuod problemi s'aggiunsero, a render impo.~sibile procedere nell'antico modo. [l pericolo scosse gli indifferenti, percossi nel sangue e negli a\·eri dagli enori incab...antisi, dette l'oscura sensazione del danno e la uecessità di do\~er co1Tere ai ripari. Si chiarì la crisi, incalzata dai uuo\'i problemi. L'equilibrio economico anteriore, quello che bila.ncia\·a la po\·ertà del suolo patrio col commercio e coll'emigrazione, s'alterò; da un lato si rese difficile l'emigrazione, u(' l' emigrante greco parve tanto desiderabile perchè gli si aprissero cordiali i porti d'Ame1ica; d'altronde, preclusa alle navi greche la Turcliia, venne a mancare tutto il piccolo e lucroso commercio che esse esercitavano sttl ::\'lar Nero e sulle coste Mediterranee dell'Asia ).Iiuo1'e; e il basso costo deJla moneta, l'infinita rete di iutennediari e trafficanti e la licenza di speculare, fecero sl che i generi di \ita, specie quelli importati, raggiunsero prezzi altissimi, detenninantisi al di fuori d'ogni inter,·e11to dell'impotente governo. A queste cause, cli per sè gravissime, s'aggiunse da poco il più terribile problema, che nessuna \'olontà può risoh·ere; la forzata immissione nel paese greco, incapace di dar pane già ai prop1i abitanti e depauperato dalla guerra, delle molte centinaia di migliaia di profughi dell'Asia Minore, arriYati prid d'ogni cosa, inebetiti, miseri' carichi di carne ttmauai avulsi dalla terra dov'eran nati e dove a,·eya,uo tutte 1e proprie cose ; gente di cui solo wia piccola paite a\·rà la forza di ricostn1irs-i col lavoro ,una nuova Yita, e che alla Grecia è impossibile assorbire. E' miserando a un CtJore umano lo spettacolo dei ,-asti accampamenti dei profughi, sozzi, privi d'acqua, focolai di malattie; rivolta, se si pensa che è:: pure di uomini questa merce che peregrina coi suoi stracci, cacciata come una mandra, e do\'e l'arrestano, s1accuccia e rimane inerte, ad attendere che altri le rechi lo scarso cibo che la tratterrà stùla terra. Orrendo delitto degno di remoti tempi, consuntato sotto gli occhi e col controllo della civiltà. Nè il paese greco è in grndo di proYvedere; cosl il problema ba paJliati\·i di mese in mese, colle interessate elemosine del governo inglese; ed è spaventoso pensare che avverrebbe se queste cessassero. Ora, di fronte a tanta djfficoltà e a tanta urgenza, non v'ha alcuna capacità e decisione; gli uomini politici continuano nelle lor piccole beghe, e il parlamento risolve i problemi rovesciando il go\·erno imJX>tente e sostituendolo con uno eguale, e rimandando le soluzioni da una all'altra stagione; c'è un.a assoluta inettitudine, uè colla mentalità d'un tem~ si può più continuare. Le cose stesse reclamano nuovi animi e tUI nuovo ordine, che si fondi su di es.se. E si cercano i sintomi di questo rinnovamento interiore, che la stessa vita che continua e si ii,1110\'a, richiede. CULTURA EUROPEA E SOCIALJSMO Forse trai i giovani studio.si non è difficile rilevare l'aspirazione ad uscire da.ll'angustia spi• rituale che li circonda; essi cercano di avvicinarsi alla coltura europea, e di liberarsi dagli impacci formali e tradizionali che intralciano questa espansione. Ma sono ancora in un campo di ricerca eilcicloped.ica e asb·atta, in uuo :5tadio pw·amente teorico e colturale; cercano più notizie che sostanza, e il loro desiderio è solo di vedere e sapere; non ~spirano all 1azione nè han• no akun sentimento di dolore o di sdegno per le lor condizioni attuali; il lOI'O rinnovament.o non è arrivato tanto profondo da esiger conto della loro realtà. E in questa, sono ancora legati al passato. Fon;e clata la loro vita e l 'a.mbientc tale richiesta ansiosa e cupa è più difficile per loro che per i più untili ed incolti, in cui le rea1ioni sono più immediate e sincere e più forte il senso· di disagio; nè cosa si frammette tra questo e quelle. Il vero moto di reazione e la vera nuova voce non possono nascere che daJ popolo; ..e di un moto puramente popolare, del socialismo, siamc- &ri.àin presenza; in questi ultimi anni, da quando la Grecia si lanciò all'avventura, esso è nato e s'è fatto forte. C'è alla sua radice un profondo motivo di necessità che lo giustifica completarn.eu.te. E' logico che non sia nato prima ci 'ol'a : nessuna 1·agio11e economica lo 1X)rtava i c'el"a nel paese un equilibrio naturale, che inglobava e /,:\ RJVOLUZJONE I.IBLRALl\ s.<xldi:,,Jaccva t.ut.ti; l'(."'C'011omiar11di111(.:11t..d<: c:ll'ag-rico1turn, c:ol1a fl'ammcnl.'.1z1onc;rldla proprie~ la; l'i11~islcnza ,b inòu.c;hic e eh g-r;,wJi dttà, e qni11<li di mas..-..c.·;l'inu;istcnz.·1 d' imp1t~c e-a piLilislichc, la vita t1.111qu1llae astratta, lontana dalk clurc pn,\.·<;:, dni dme:nti che <lnnt10 :1gli w,111i111 il -.(.11so di ~-, dd dsdno t· dc.:l proprio v<dol't.: 1 e li <"OlHhH·1 < 1ilic-;in•gli <Jr<li111 (•!-,ii.knti, non ('\'.J a alc1111arag-iom.· che Il porla ,P fuCJti della lor , ila nwdiouc e- c1uc·ta, se si ;1ggiu11ga l'indolenza e la 11c~hittzy.;itàinsìtc 11<.:i loro animi. \"in:\·a110 fuori della n·altà, flcJvc-v:rno essere sc:os~i, agitali, toccati ;ill:1 raclicc della e,rnc e della \'ila. E <tue.sto l· ora a\"H!Hlllo, poic-h& la :-.tolteu,a elci Yisionari t- an;vat.a all'as,..urclr,, e poidtè il progrc-.so c<.-0110111iro ha alU.:rat.c le basi pn:ccdcnti; quc:;ti due onUni cli <·•uLscimlipc::JJdc..:ntihanno concorso a fare enorme: e ini;o~knibilc il disagio; uno elette f011..c e iucn_•mcuto all'altro e so110 tanto connessi e intr<:c:ciati c..:h<: a \·olt.e {.; impo-;:-;ibilc <lisnimina.ine g-li clcme11li. 1,e guerre e gli aumenti territoriali aumcntarnno i bisogni e altcrnro110 la distribuzione ddla ricchez.u1. Crebbero le ciltà, e vi si adunarono operai a 111asse 1 per sopperire alle nuo\'c esigenze, e vi accorsero i cercatod dj fortulla; la campagna si depauperò, e 11acquero le prime società e i p1;mi gruppi cap1talislici che acce11lt'arono le alti\·ità più t'eddilizic. Continuandosi le imprese belliche, crebbe la disparità tra i dete11tori della ricchcz.z...a 1 che ne ebbero lutto il vantaggio, e le masse, battute dal 1inca1·0 dei viveri e; dai disagi ttemendi delle guerre, affronta.te se111..a.preparazione e in ten-cni inospiti. E alla fine, il rovescioi la diminttz.ione del la\·oro e la disoccupazione, la carestia e l'aillusso dei profughi, col loro ca1;co di dispera1...ioue e di rancore. Qui nasce nel popolo il desiderio di farsi tilla prnp1ia ,·ita, staccandosi dal carro dei sommi, e di far sentire il proprio peso; deve esser buono solo quando si trntta di soffrire? L'epoca anteced:ente ha w1 pe,iodo completo di esperienze, concluso colla smentita; occorre ri. farsi su nuove basi ; occorre. ritornare su se stes.si, 'accostandosi alle J>roprie possibilità e alle proprie esigenze; e yfrere, facendo centro c;u queste; occorre fondare tma dta seria e raccolta a cui tutti concorrano, chiama.re a raccolta tutti gli elementi della nazione, sanare gli errori con una maggiore aderenza alla realtà; questo è forse il significato profondo e il còmpito del socialismo in Grecia. PRIMO ESPERIMENTO SOCIALISTA Kella sua manifestazione, questo anzitutto colpisce; che questo stato neni è p,receduto da w1 movimento teorico, di studio, ma che la sua essenza è completamente popolare e naturale; e su questa. base si mantiene nella lotta, nè a.~1cora è stato fiancheggiato da sforzi di chiarificazione, da tentativi colturali. Qua e là, ainccra, è venato d'elementi spurii e oscu_ri, specie nell¼ regioni che risentono dell'hiquietudine rh-oluzionaria di Macedonia ; ma nelle linee generali e chiara la purezza della su.a otigine econrmiica. S'aduna sopratutto nelle città di mare, Atene, Salonicco, Pirèo, dove sono più abbondanti le masse di operai, scaricatori, marinai; è rH:110 forte nell'interno, tra gli scarsi ferrovit:d e in qualche cenh'o agricolo; nullo nelle campa~ne e tra gli impiegati borghesi, in cui l'illusione retorica riesce ancora a bilanciare la miseria eftcttiva. Ed ha fatto il suo p1·imo esperimento nello scorso giugno, nello sciopero generale delle:: corporazioni marinare, portuali e ferroviarie, rhe paralizzò effetti\·amente pe1· oltre dtte :;ettimane la vita della nazione, e in cuj il governo, impotente a intervenire, si 1itirò lasciando che gli industriali patteggiassero direttamente coi « sillogi• operai. E parlicolannente aspra fu la lotta, perchè il mo\·ente noh e1'a questione di salarli, su cui gli ill,(}ustriali erano pronti a cedere, ma la richiesta cla parte degli operai del 1iconosci111entodei di1itti sindacali, e della autorità delle federazioni. Fenno e dignitoso fu il contegno degli scioperanti in. questa azione collettiva 1 e iu pochi casi gli individui si sottrassero ai dovei; e ai dolori comuui. Oscurnmeute e faticosamente sotto i 1notivi economici si vengono chiarendo e fondando quelJi politici e le masse vengono prendendo coscienza del loro valore e dei loro diii tti. Non. che questo socialismo possa. essere l'immediata panac::èa i lungo e faticose, è il cammino, e pieno di rischi; primo, il carattere stesso degli u0mini, e l'immanente lusinga della inconcreta e morbida de1nocrazia. Ora, vale come sintomo di w1.a. reazione e d'un iiunovameuto interiore. L'apparire di vole1i rigidi e decisi e di una forza politica che batta un cammi110 de.fìnilo e che si p011ga degli scop~ concreti e vici 11i; l'inserirsi di una forza coJlettiva nell'inconsistenza itlclividu.alistica del popolo; l'affermarsi di un movimento robusto, espressione cli intrinseche necessità, che giudica fatti e situazioni sotto l'angolo visuale d'interessi precisi, con 1ma ~ base che è di per se stessa' garanzia contro visiona.iie e astratte esagerazioni; tutto ciò è come il rassodarsi, nella confusione di un caos, di un 1fucleo solido e dotato di energia propria, ecl è una buona promessa per il futuro. Poichè nella sua stessa essenza, nasce opponendosi alle più gravi negatività iuttiusecbe alla nazione, è buono, e se ne pl!Ò sperare nell'av,·enfre l'instaurazione di una reale e feconda lotta politica 1 quando si fonni contro :i.cl esso cluel conservato1·ismo illuminato e realistico che tante ragì01ti economiche richiedono, e la reazione alla pieghevolezza. 1 alla inconsistenza verbosa d(:i l"'liti,anti d'<,ggi ~">lo ,I.a qun,to pc.Ara ix,i fc,11d:1r-:;1la \:Ìt;1 di cm la n:t1.1<J11r• gr<·ra abhi&<>- g-11a, c-hc...-dev'<.--ssc.:rc.:m<,,kst.:t, ordinata e Jf.,!<'1· fin,, tnlla c·rynn·ntrat ... 11<:1 J>r('fJfi fJ1'<Jblemi intc:rni f· ndl r,n,1,1ia <·<li1<c.1zi<mc ,\ 11t,)<·cl11c:-izio1H• h ', l 'c igc·nz..a fondc:1me;nt:ik e- piii IH•(·1 s.saria l'!·n- 1,, i1 Crec<J n<.J11 i UJJlù"-C'; e J1(1J1 j a g-1Jid;11c,da c·ic, il ri5thio c-,,ntinno di tk\i,ir" dalla p1<,pria 'i:init.à J><:r C.-:ìll"-': ilJusoric. ~UaJldù ("'iS() rj ',,n,Imnrn ,, S 1{.~:Jlta, d(J non t'- m:ti p~J" 1111 dis.p1e:zr,1J <J J)(:r 1tM s.<..,cld1sfaziotlf> n·aJj <· fondati, 1m1 -.<Jlo p(.-'1' abban<loni momc•nlan<:1e illu.s<Jri; e :.1d un:1 c,ffctliva c-ritir·a di "-t·1 dt:ll:1 proptia slùria, ckJJc· l,:v;i ,ldla J.ir<..- p1 i:t n:uicJ11c, n<Jn 1'• arri \·:,l<J, p-rdt'J ir-.cc 6<Jffrr mar..,j alla "-ll!><:rfic-ic·, trn 1c apparc-nzA'. .\la ,1 (Jlll· ,lcJ t.S.ltn(• di , c.,s<·ic11'l.a 1 mr·diante un 1110,·imc.:nt,i11kll<:U11:1k, li -.t.udio e <li revisione: nilic1, si dl·n~ pur \"C:llin:, e: for* non n<::mancano i -..intorni, 0 l'istintiH) bisoguo rJi rinno- ,arsi, da c-ui i· nato il c.;ociali,;mc;e rhc già quindi ~ real<', si lrasp1irkrà <· ,wtur:tlmc:nk dall'attuale ~tnto, quasi fisic-o, in uno intcll<:ttuale. Come, lasciali !-.Olie liberi di consumare Je prop1•ic espcric111.e; 1 g-iunti ;ill'e:..<.;.tremonvn poterono non a\'vecl<:rsi d<:lla vanità, dell'impossibilità di coJ1tinnarc sulle \·iete: basi e della necessità di battere altre "'ic, '1' esprimere altre \·oci, così orn, riguarclanclo al passato e a1 proprio animo, arriveranno allo sco11tento e al fecondo pessimismo critico, germe salutare alle na1,ioni. PIRRO :'\IARCO:"-J LIBRI 1\. EBRAY: La Pafr r,wlprorne (VersaillesJ Pour la reconciliation par la verilé. - Milano, « Unitas " 1925 • L. 35. E, JUDET: Georges Louis. - Paris, Rieder 1925. - 8 fr. 50. [Questi due libri insieme con la Vieto-ire del FABRE--LUCE, già segnalato ai nostri lettori, sono nn segno che nelPopinione pubblica francese comincia a chiarirsi e a iaffon,arsi lo stato d'animo da cui si ebbe L'onze .1/ai e la sconfitta di Millerand. Kel libro dell'EHRAV,ancien consul général, tl.Il'opùùoue eretica sul problema della responsabilità della guerra è accennata nell'introcluziaue; nel seguito si ba un esempio di quella letteratura re·dsionista a cui in Italia ha dato nome e inclirizzo F. Nitti. L'opera di E. JUDET è più interessante per la storia delle responsabilità, e costituisce una ri- ,·end.icadone luminosa della figura dell'ambasciatore Irancese a Pietroburgo che fu sostituito da Poincaré con Delcassé per la sua opera di moderazio'De]. E. PRAT DE LA RIBA: La nacio<nalitàcatalana. - Milano, « Alpes .. 1924. - L. 7. [Questo libro del fondatore della Dottrina ca,· tafa11qst;a è piuttosto generico, pedagogico, con inte11ti di propagancl,i. Valga tuttaYia per segnalare un movimento che gli italiani non possono ignorare. La traduzicne e la prefazione sono di G. Giardini, il p;ù diligente tra i no,;.tri cultori di studi catalani]. J. _M, KEYNES : La riforma nwne-taria, traci. di Piero Sraffa, - Milano, Treves - L, 15,40, [Il più importante tentativo di risolvere il p1oblema, della stabilità monetaria. dal punto di vista dei pi;ezz.i interni come dei cambi]. La Revue Juive 1"'" année n, i i5 janvier 1925, - Revue internation,ale paraissant six fois l'an. Directeur A. COHEN.- • Le numéro 5 fr, 75 ab. 28 fr. (étranger). Paris 3 rue de Grenelle, [Nel primo numero A. E1NSTE1rs- 1 P. HAMP, ~I. JACOB, P. BE~OIT. « Fondée par des, hommes qui ont conscienc-e d'appa.rtenir a une race vivante dont l'ceuvre spi1ituelle n'est pas encore ache,-ée • << rappe.ler à tous hommes letu- pareille oondition » Cronache internazionali. Arte e politicaJ. Noi ci sentiamo moralmente impegnati a tenere in vita questa libera voce di cultura politica e di cnhca serena. A costo di qualunque sacrificio usci. remo ogni settimana, rimedieremo ai sequestri rifa, cendo l'edizione. I lettori devono corrispondere al nostro sforzo e al nostro disinteresse rinnovando subito l'abbonamento e trovandoci nuovi abbon.ati. Per regolare la nostra amministrazione dovremo ricorrere alla tratta per gli abbonati ritardatari. PIERO GOBETTI - EDITORE TORINO - Via XX Settembre, 60 Novità: A. CAPPA VILFREDO PARETO L, 5 G, GANGALE RIVOLUZIONE PROTESTANTI: L. 6 P. GOBETTI MATTEOTTl L. 2,50 S. MERLINO POLITICA E MAGISTRATURA L. 6 G. PREZZOLINI GIOVANNI PAPINI L. 6 M. VINCIGUERRA UN QUARTO DI SECOLO L. 5 Tutte queste novità recentissime e importantissime si spediscono ai nostri abbonati franche di porto, contro vaglia, a,! prezzo eccezionale di L, 27. PIERO GOBETTI - EDITORE TORINO - Via XX Settemb~e, 6e Pttbblicherà nel 192,, V, nn, Llf P'''''- r,, \v,1:x1 11 (, ·ir,TiEHJ: Il j1J,ri rr,'J, ,\, LAHJA'fI: F11//1r,z1J plufr)t:;T1Jlfr11. ,\. CA\'Al.,.LY: Hu, ,9/iru r- IIJ /(r11t1/J(/1t/J. jJ fJJ (_,J\f""J.t: /Jf!/fr, _ljir,rr,11fr, rr1 r, r1!/ 1A, P1,- linfJ. D. (jr 1·uoT-r1. I /:r•qz1r1n/Jri it1Jli1Jni dt>I R1- •o-r_qiu,r,,.i,tli. X. PAPAP.\VA: /)// ('11,,pli'fP/ff) ff r'iflf,J/ili f Pt1P/tj G, ftJ::i,;s1: ('ri/ir-(J (j r1'1i. C, Rrcu: P'1/it1n1 wr,it,;r,(J_ B, flIGCZZJ - H. PùHCABJ: J.. a /'ljfjf!P1IJZi 1,rd; in /!(Jlfo. G. SALVE~f!!'i!: /)(J[ poi/li di L'1odro r1ll1J pr1rq di Rrnn/J. Filosofia: s.. CARA.:\1ELI...A; La fr.d111f/':;Ù)fie del pr;n ~f/;fl') 9iobertiarw. Letteratura: R, ARTCF'fO: L"is'Jla. R. FRANCHI: La m,aschera. F. M, BO!>IGJOANNI: La ra_qa:~adi t,;/P,,tr,. E. MONTALE: Ossi di seppiA. E. P1:RSICO: La vita inqv,i,:t(J. A. R1cCJARDI: Studi teatrali. c. SUCKERT: Viaggio in inferno_ P. Sou1n: La piccionàna. A, "I'ILGHER: Goldoni. G, VACCARELLA: Poli:ian'1. COliliEZIONI 1022 - 1028 - 10g-4 QIVOhUZI08E hlB ~AltE L. 20 (ogni annata Cediamo agli abbonali per lire 20 runa queste annate aJTetrate. Sono le ultirm; rimaste, ma mancano dell'annata 192"2il n. 33. del 1923 i numeri i - 2 - 3 - 4. Numeri speciali Sul Nazionalismo (1923 L. Sul Fascismo (1923 L. 2 Sul Partito popolare (1923 L. 2 S.u Sorel (1923' L. 2 G. :S. PARAVIA & C. Edito1·i • Lilwai - Tipogt•afi TORINO - MIUND - FIRENZE - ROMA - NAPOLI - PALERMO Piccola Biblioteca di Filosofia e Pedagogia FRANCESCO BACO:S:E CO □ lTflTfl ET UlSfl DEOICNITATE UCMENTIS SC ENTIARBM libri II et IX Come tutta l'opera De Dignilate è Yirtua!- menLe contenuta nel II e IX libro, co"ì la materia del .Yovum organum è compendiata nell'opuscolo « Gogitata et Yisa "· In questo volume è dunque rac~hiusa in sintesi la lnsta11ratio magna a cura di ANTONIORozZONEche ne ha curata la Yersione italiana conedandola opportunamente di not.e. Un volume L. 7,50. Il numero 2 di e: RiYoluzione Liberale» tu seque strato per l'ar1icolo di E. Presutti sulla Monarchia. li numero 3 h1 sequestrato per gli articoli di :R_. Mandolfo, G. Prezzolini, G. Rensi, e giunse ai !et, tori in edizione ridotta. A titolo di esperimento dedichiamo questo numero a sol~ questioni di politica internazionale. PTERO GODETTI - Direttore-responsabile O.G.E.B. - CorSQ l'rinci2,e Odclone, 34 - TORINO

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