La Rivoluzione Liberale - anno III - n. 36 - 30 settembre 1924

bi 148 Subito dopo i giornali pubblicavano una lettera che provava con l'autorità di Benedetto Croce i} mio pensiero e le mie intenzioni. « Caro dott. Gobetli; ricevo, mentre mi acci11go a fare una corsa a Napoli, la Sua lettera col brano cli a1ticolo del quale Ella desidera che io le comnnichi la mia ìnterpretazitme. « Non conoscevo l 'artico101 e, leggendo ora a mente spregiudicata il brano in questione, escludo nel modo più reciso che con le parole e aborto morale, Ella abbia inteso qualificare il Delcroix. La logica del contesto vuole che per « aborti n1orali ,, s'intendano semplicemente i tentativi falliti 1 d 'inclole morale, di vru·i che hanno negli ultimi tempi preso la parola sulla situaz.ione politica. Del resto non dirò al Delcroix1 ma a quale uomo, ancorchè nemico, si oserebbe mai rivolgere l'atroce ingiuria di aborto morale r L'enormità stessa della cosa doveva persuadere a interpretazione diversa da quella che, leggendo in fretta e con animo preoccupato, si è potuto presentare a qualche lettore. « Tanto più escludo Podiosa interpretazione in quanto ricordo che, alcune settimane fa, essendomi incontrato con Lei nella biblioteca di Torino mi parlò dei casi politici, e anche dell'opera del Delctoix .sénz.a dir parola che suonasse men che river_ente pel glorioso mutilato. « Facci:1 1'uso C'he crede di questa mia, e mÌ' ~bbia suo: Bc11cdclto Croce». Vertenza Nardini I. Stroncata così la congiura dei nemici, dei falsi amici e dei creduli, io passavo a chieder ragione ai miei offensori. Di fronte a quali c-avilli cavallereschi io venissi a trovarmi per questa via e con quanta fatica. e lentezza mi riuscisse di arri~ vare a tuia soluzione almeno chiara è spiegato dai seguenti verbali della vertenz.a col dottor Nardini, testè chiusa. Torino} 9 sette·mbre 1924. Caro Gobetti, Jn, con..segzwnza d"el tuo 111,°'11,dato -di chiedere spiegazioni a.l dott. Rafjae!lo Nardini Saladini, ci silMno convenwti con, i ra.ppresentamti deUa parrte avversa:1'-ianei gi<>rni di ieri e oggi, 8 e 9 settembre. Non è stato possibUe giwngere ad ,m accordo di equ:a essa salu,zitnie, ari.1enda i rmppresentànti del dott. Nardiwi tUchia.rata eh.e la qualità d,i offeso spetta: al lo-rr, pri-rno e non a te, e che quindi essi non avevano spiegaziomi da d'are a name del loro prima. Ti ri-mettiamo quindi il nostro- man.dato, con i re!a:t;.-v-vierbali, affinchè tu possa ulteriormente procede·,e in me-rito a.Lla 'VMtenza. Credici tu.ai aff.1ni Santino Caramella - Manlio Brosio « I signori avvocato :Manlio Brosio e prof e& sore Sl).Dtino Caramella, rappresentanti del signor dottor Piero Gobetti e signori generale Eraldo Rho ed avvocato Sabino Camerano, rappresentanti del dottore Raffaello Nardini, si sono riwtlti per l'esame della vertenza insorta. fra i predetti signori dottor Pierò Gobetti e dottor NardinLSaladini. - Alla richiesta di spiegazioni, come da loro mandato, fatta dai rappresentanti del dott. Piero Gobetti, i rappresentanti del dott. Raffaello Nardini-Saladini hanno dichia:rato: « Che la qualità di offeso spetta al sig. dottor , Raffaello Nardini-Salaòini, perchè l'articolo « pubblicato sulla Gazzetj.µ. del Popala e dal si- « gnor dott. Pier<> Gobetti ritenuto offètlsivo a ~ suo riguardo fu esclusivamente provocato dal , precedente articolo pubblicato d,,.l sig. dottor , Piero Gobetti sulla Rivoluzione Liberale del e giorno 2 settembre, articolo offensivo nei ri- ' guardi del granae mutilato di guerra Carlo Del « Croix, nobile, purissima gloria italiana di sao:: crificid vivente, al1a cui persona, fatta sacra « dal martirio, spetta il diritto di assolttto rispet- « to e di inviolabilità, anche da qualsiasi atto « di polemica o di competizione di parte, a.iti- « colo ritenuto, per Ja persona colpita, di offesa , anche nei riguar<li dei combattenti e quindi , in proprio, del dottor Raffaello Nardini-Sala- « dini, che ne è valoroso e generoso superstite ». - Letto e sottoscri tt_?: (Firmati all'originale) : Manlio Brosio. Eraldo Rho. · Santino Caramella. Sab-ino Camerano. Torino, r2 settembre 1924 - Ore n - Studio dell'avv. Camerano, via Assarotti, 10 11. II. li signor dott. Piero Gobetti in'caricò i signori avvocato Manlio Brosio e dottore Giuseppe Saragat di presentarsi al signor Raffaello NardiniSaladiui col seguente testual~ mandato: « Il sottoscritto ritenendo comp.Jetamente ine- ' sistenti le spiegazionri addotte dal · dott. Raf- • fa.elio Nardini-Saladini a mez.z.o dei suoi ra,p, « presentanti', prega i signori : 1. avv. Manlio ([Bros{o; 2. dott. 1Giuseppe SaTagat, di presen- , tarsi al detto signor Nardini per chiedergli a: imn1ediata riparazione p-er le armi. Per evi- « tare che la vertenza si prolunghi in vane di- , scussioni concede al Nardini stesso 1a scelta • delle armi, rimanendo chiaro che con tale atto ~ di mera cavalleria non si intende di attribuire < a nessuna delle due parti la qualità di offeso, , rimanen<lo tale questiene impregiudicata. LaLA RIVOLUZIONE LIBERALE v: scia comunque ai suddetti padrini pieni po- «teti,,_ li signor <lott. Raffaello Nanlilli-Saladini, al quale i signori avv. Brosio e dotl. Saragat fecero pers011alme11tc conoscere il mandato avuto dal signor dott. Piero <;obctti, dichiarava di porsi fo1mediaiamenie a disposizione del signor Piero Gobelti e delegava quindi a continuare a rappresentarlo per le necessarie J)1'atiche i sigttori generale Eraldo "R.ho e avvocato Sabino Camerano. Convenuti i quattro rappresentanti ed esaminata la questione, i rappircseutanti del signor clott. Raffaello Nardini-Saladini desiderano risulti a1nitutto che il signor dott. Piero Gobetti nell'inviare il cartello cli sfida al sig. dottor Raffaello Nardini-Saladini, non ha fatto conoscere di essere già impegnato in altra partita d'onore, non dando però al fatto valore di eccezione. Detti rappresentanti del dott. Raffaello Nar- <lini-Saladiui dichiarano in seguito che non riconoscono nel signor dott. Piero Gobetti la facoltà di decidere eg1i stesso 1 come ha fatto, in senso contrario alla opinione da essi prima espressa ed inserita nel precedente verbale, cioè che il signor dott. Piero Gobetti sia offensore e non offeso, nei riguardi precisi di avere egli diritto o non di chiedere una riparazione. I signori generale Eraldo Rho ed avv. Sabino Camerano fallllo poi conoscere che: , r) Percbè dal signor dott. Piero Gobetti è stata fatta offesa al grande mtttilato di guerra Carlo Delcroix, reso incapace alla propria difesa dal glorioso e<l eroico suo martirio; 2) perchè non è noto come il signor dottor Pie:ro Gobetti abbia provvedttto alla tutela del suo onore in seguito alle pubbliche offese 'rice-- vute: / a) in via XX Settembre il giorno 5 con.; b) con un telegra:mma del signor Nicola Delcroix, fratello di Carlo Delcroix, pubbblicato sul gionrnle La Stmnpa del giorno 7 corrente; C) con l'articolo inserito nel giornale Il Pienuni te del giorno 6 correute 1 articolo èhe comincia con le parole: « L'ignobile insulto, e terminai con quelle : cr: prende gli schiaffi , ; Sia loro opinione che il signor dottor Pie1·0 Gobetti non possegga 1 allo stato delle cose, la capacità cavalleresca per riso•lvere imme<liatameute con le armi 1 come egli fa conoscere con b Ìettera recapitata dal dottor Nardini, la presente vertenza ». In collseguenza di_quanto sopra è detto i predetti rappresentanti del signor dott. Raffaele Nardini-Saladini ritengono necessalio che la presente vertenza .. sia sottoposta ad un 'Giuri ~d'onore ·bilaterale di fre membri Per le decisioni in merito. - • In opposizione alle dichiarazioni dei rappt'esentanti del dott. Raffaello NardinLSaladini, i rappresentanti del dott. Piero Gobetti, come premessa di ordine generale, osservano che la vertenz.a fra il loro primo ed il dott. Raffaello Nardipi-Sala<lini deve ritenersi iniziata ·col primo mandato ricevuto dall'avv. Man1io Brosso e dal prof. Santino Caramella il 6 settembre 1924. Che perciò ogni eccezione assolutamente pregiudiziale, come la eccezione d'incapacità cavalleresca, deve essere opposta prima di qualunque altra eccezione e specialmente Prima di ogni dichiarazione sulla qualità cli offensore e di offeso. Cosicchè tale eccezione ora proposta si rL tiene del tutto intempestiva. In particolare i medesimi sigg. avv. Manlio Brosio e dot!, Giuseppe Saragat osservand: , 1) Al momento del primo invio .di rapp,-esentanti dal dott. Gobetti al dott. Nardini-Sala: <lini non era ancora esistente alcun'altra vertenza., giacchè esselldo stati inviati i rappresentanti al prof. on. Cian1 questi non nominò 'i proprii; • 2) non su'ssisteudo l'offesa del dott. Gobetti al mutilato Delcroix come appare anche daHe pubbliche_ dichiarazioni del dott. Gobetti, le frasi offensive del dott. Nardini-Saladini devono ritenersi come offese originali; , 3) se il dott. Nardini-Saladini si ritiene offeso in. proprio per l'asserita ma inesistente offesa al Dekroix, non può ecrepire la offesa: fatta al Delcroix fisicamente incapace per rifiutare al dott. Gobetti la capacità cavalleresca, dovendo egli, perfettamente valido, rispondere in proprio delle offese a lui personali; 4) il giorno- 5 settembre 19241 in via Venti Settembre, il dott. Gobetti non è stato offeso da alcuno ma volgarmente aggredito da numerosi individui verso i quali devesi applicare unicamente il Codice penale; 5) il pceteso telegramma del signor Carlo Delcroix non è mai pervenuto al dottor Piero Gobetti; 6) il dott. Piero Gobetti non legge il giornale ]l. Pie·monte, delle cu1 divagazioni letterarie non può quindi tenei-e alcun conto in linea cavalleresca; 7) il dott. Piero Gobetti ba dimostrato abbastanza con l'atteggiamento tenuto nei rapport;. de.i suoi reali e conosciuti offensoti di sapersi contenere da gentiluomo. In conseguenza di quanto sopra i rappresentanti del dott. Piero Gobetti ritengono del tutto ..infoodate, sia per la loro tardività in generale, sia per i motivi particolari ad ognuna, le eccezioni opposte dai rappresentanti della parte avversaria alla capacità cavalleresca attuale del dott. Gobelti, capacità p;ena ed intiera; e tuttavia per semplice doveroso ossequio alle norme di procedura cavalleresca, aderiscono a che le suddette questioni siano sottoposte ad un Giurì d'onore bilaterale di tre membri,. I rappresentanti ciel dott. Raffaello NardiniSalaclini dichiarano di mantenere fermo ed immutato tutto quanto hanno §Ovra espresso senz.a alcuna eccezione, aggiungètldo a rilievo delle dichiarazioni dei rappresentanti del dott. Piero Gobetti che il mandato dél 6 settembre 1924, conferito dal dott. Piero Gobetti ai suoi rappresentanti, era limitato unicamente alla domanda cli sole spiegazioni circa l'articolo pubblicato lo stesso giorno 6 settembre sulla Gazzetta ael Popolo, dal dottor Raffaello Nardini-Saladini, non comprendendo quella di ritrattazione e riparazione. D'altronde poi lo stesso signor dott. Piero Gobetti in modo preciso dichiarò con la •ua affermazione • inesistenti .:. inserita nella lettera di sfida in data IO corrente da lui inviata al signor dottor Raffaello Nardini-Sala.clini, coe neanche spiegazioni gli siano state date. 1 rappresentanti del clott. Gobetti replicano riconfermando le loro osservazioni di massima, osservando che il mandato all'avv. Brosio éd al prof. Caramella conferiva loro pieni poteri; jn fine rilevando che ad ogni modo chi, c0111e il dott. Nardini-Sala<lini rifiuta di dare spiegazioni discutendo sulla propria qualità di offeso, non può in seguito senza contradclizioni, r]i fronte alla richiesta riparazione per le ami.i, negare la capacità cava11eresca all'avversario, giaccbè la questione sulla capacità è assoìubmente pregiudiziale e con ]'incapace non si ammette akuna altra discussione. Giuseppe Saragat. Era/da Rho. Manlio Brosio. Sabino Ca1nera-no.· Il giurì 11 giorn.Q 20 settembre 1924, i sottoscritti, riunitisi, dopo varie sedute prelil.TUnarii in una sala del Circolo Ufficiali in Congedo (via Lagranze, n. 7), per esaminare la vertenza cavalleresca sottoposta al loro giudizio dai signori generale Erardo Rho e avv. Sabino Camerano, rappresentanti del dott. Raffaello Nardini-Saladini, e dei signori avv. Manlio Brosio e dottor Giuseppe Saragat, rappresentanti del dottor Piero Gobetti, hanno emesso il seguente lodo: « Il Gi url d'onore~ ritiene necessaria una premessa chiarificatricè. La vertenza prese origine da uno seri tto del dott. Piero Gobetfl, comparso il 2 settembre sul periodico La Ri'voluzidne Liberale, il quale scritto conteneva fra gli altrii i1 seguente periodo : « Nessuna illusione di liquidare il fascismo coi giochetti parlamentari, colle combinazioni della maggioranz.a 1 con lo Stato :Maggiore, con la rivolta dei vari Dekroix e simili aborti mo1·ali li. . Contro queste parole insorgeva il 4, 5 e 6 &ettembre la Gazzetta del Popolo, del quale il dott. Raffaele Nardini-Saladini è "ice direttore responsabile, dichiarand0 « osceno affronto deila ,;i}tà e dell'odio» l'attribuire all'onorevole Carlo Delcroix l'epiteto di cr: aborto morale li : ed alla Gazzetta del Popolo si associava tosto quasi unanime la stampa italiana, mentre innumerevo1i cittadini inviavano a11a Gazzetta lettere o telegrammi di adesione, oppure al dott. Piero Gobetti di protesta. 11 Gobetti a sua volta stampava sui vari giorEali una dichiarazione, nella quale diceva di noi11aver mai voluto ingiuriare il Dekroix, che l'interp,reta.zione data alle sue parole era inesatta e che egli aveva per i] Delcroix, come combattente m.tttilato, il massimo rispetto, pur riserbandosi verso il Delcroix, deputato, intero diritto di libertà di critica, e di stroncatura: dichiarazione che dai rappresentanti del dottor Nardini non; fu ritenuta su,fficente. li Giurì sorvola sulla procedura seguita spe-< cialmente nel primo incontro delle parti, e ~offermandosi sulla sostanza esptime questa pregiudiziale: · « Il periodo che ha: originato la, vertenza si presta ad una chiplice interpretaz.ione della quale, per analogia di quanto è stabilito circa le sentenze dei magistrati e gli ordicni militari 1 Ja_ responsabilità spetta allo scrittore. Dttbbio non vi sarebbe stato se ]e parole « simili aborti morali ,·fossero state precedute dalla particella CON oppure dalla particella DI, perchè soltanto in tal modo l'epiteto di « aborti morali li si sarebbe dovuto indiscutibilmente_ attribuire ai vari modi coi quali il Gobetti crede non si possa liquidare il fascismo nel priÌno caso, ai ci: vari Delcroix » ne] secondo. Ne consegue che l 'interpretazione della Ga,zzetta del Popolo e della !liaggioÌ-anza dei cittadini è per lo meno altrettanto naturale come l'altra e data in pien3J buona fede. Quanto alle spiegazioni date dal Gobetti, il Giurì le ritiene esso pure insufficenti, perchè allo stato delle cose non sarebbe stato accettabile dai rappresentanti del Nardini che un atto solenne di incondizionata, assoluta, totale deplorazione. Con ciò il Gobetti non sarebbe venuto meno alla propria dignità e avrebbe compiuto un atto incontestabilmente generoso, in conformità di quanto è sancito ne1lo stesso regolamento di disciplina per la vertenza fra militari. Ed a sventa.re anche il sospetto ch'egli cìò façesse per un men che nobile sentimento, sarebbe bastato che egli avesse dato corso, ciò nonostante, anche ad una sola delle .vertenze iniziate. Ciò sarebbe stato tanto più doveroso e naturale se si osserva, al di sopra delle meschinelle questioni di particelle grammaticali e di cavi!- ... lose interpretaz.ioni basate sul contesto dello ~critto, che qualunque sia il sign,ificato che si ,oglia attribuire alle parole del G0betti, esso suona sempre offesa per quelli che iu tono dispregiativo definisce • i vari Dekroix ,. Il r;iurì ritiene che lo stesso scritto del dottr,r Gabelli Piero, pur costitutnclo, per il pensiero che in qualunque caso esprime e per il clamore soilevato, uno scandalo, non mirando d'altro canto alla vita p-rivata -di chicchessia, ma unicamente all'a7,ione politica- di uomini rivestenti cariche pubbliche, non deve essere portato nel campo cavalleresco, e può trovare nel plebiscito di protesta, sollevato da ogni canto d'Italia, Ja propria sanzione. Ciò premesso, il Giurl, passando a rispondere categoricamente ai var,i quesiti propostigli, dichiara: 1) il dottor Raffaello Nardini-Saladini aveva bensì il diritto di ritenersi indirettamente offeso per sentirsi compreso tra e: i vari Delc-roix , ; ma il fatto che all'offesa indiretta, non intenzionale verso di lui, del Gobetti, egli ha ribattuto con un•off'esa diretta, fa si che la qualità di offeso spetti al Gobetti. Ciò uon <1Stante, per i moti vi indicati nella premessa e senza che ciò costituisca per il Gobetti un motivo di indegnità dal punto di vista cavalleresco, il Giuri ritiene che lo sfidato non debba allo sfidante alcuna riparazione, non essendo l'atto del Xardini che uno dei tanti episodi di deplorazione; 2) i varii altri motivi d'incapacità cavalleresca, prodotti a carico del Gobetti dai rappresentanti del Xardini, n.on sono da ritenersi validi per i ;;,oth·i esposti dai rappresentanti del Gobetti e<l anche perchè il Giurl si rende contoche questi, di fronte alla valanga di proteste- ,·ivacissime piovutegli da ogni parte, non abbia potuto accingersi a risolvere le Yarie vertenze che ttna per volta, cominciando da quella col Nardini che ftt cronologicamente la prima. Ed a ciò il Giurl è stato indotto dall'aver accertato che nonostante talune in1.·olontarie irregolarità di ~rocedura, non è mancato mai nel Gobetti il Yivo desiderio di una sollecita soluzione secondo le nor~H consuetudini cavalleresche. To-rino, 20 settembre 1924. I 111,embri del Giurì : DE)IETRIO DI BERNEZZO FELICE CASOR..o\.Tf Il Presidente : Gen. ALBERTO CA VA CIOCCHI il ben noto ufficio di ritagli da giornali e riviste fondato nel 1901, ha sede ESCLUSIVAMENTE ÌD Mil;;:;:;;;-~zjeorso Porta Nuova, 24. G. B. PARAVIA & C. Editori • Librai - Tipografi TORINOMILANO - FIRENZE - ROMA - NAPOLI - PALEBIIO Biblioteca di Filosofia e Pedagogia GINO CAPPONI PENSIEnISUI1l1.EllOUGHZIONE con introduzione e note di GIOVAN:-SI Ym:tRI L. 5,50 Ftt detto .recentemente: e li frammento del Capponi sull'educazione è 1o scritto pedagogico più originale e più profondo di tutta la letteratura nazionale della prima metà del secolo scorso. In :pessun altro come in lui si trova così squisito tattc., psicologico e cosl vivo senso della realtà educath·a ». E veramente quel nobile fi0rentino, scevro d'ogni pre,enzione dottrinaria, addestrato dall' esperienz.a storica al culto del vero e sostenuto da una austera tempra morale, simpatizza con quanto di più umano vi è nel fatfo educativo, e ne coglie l'essenza richiamando l'opera dell'educatore all'esigenza suprema di partire dalliinteruo, dal centro dell'anima, da quell1atto vh-o e creatore della mente intorno a cui tutto lo spi.1ito si raccoglie. In prepa1•azi~tte : MARCO AURELIO RICORDI O.G.E.B. - Corso Principe Oddone, 34 - Torino. P!ERO GoBETTI - Di-rettore-responso.bile

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