La Rivoluzione Liberale - anno III - n. 28 - 8 luglio 1924

llO scagliando continuamente &ul capo dei trionfatori la stessa ret01·ica uazionalistoide che aveva valso )oro il trionfo. • .. Tutto ciò spiega gli avvenimenti di questi giorni : il fallimento del revisionismo fascista ed il trionfo dei mezzi diretti cli azione, l'uccisione dell'on. Matteotti ed il Iitorno controffensivo dei fiancheggiatori. Infatti la peculiare fornzaz10ne politica creatasi in couscgue1na del la \·orlo dei rodi tori filofascisti, aveva già richiamata l 'atten"zioue delle sfere dirigenti del fascismo. ~e era nata la polemica stù revisionismo che caratterizzava le due diverse mentalità in lotta nel seno del partito dominante. La corrente revisionista. mirava a facilitare la manovra del fiaucheggiatori per raggiw1gere una fonnazione oi stabilità, su cui le fortuue revisioniste potessero tranquillamente assidersi; la corrente intransigente, invece, reagiva energica-mente al tentativo di. assorbimento, scorrgendo in t.a.li manovre un oscuro pericolo per le sue fortune di parte. Menti e la prima, sotto apparenza di false teorie politiche, era un 1aperta sconiessione delle cosi dette origini tivoluzionarie del fascismo, ed un esplicito riconoscimento delle necessità trasformistiche delPora, la seconda, sotto il rigore giarobino, nascondeva una stupida e volga.re difesa di interessi rivelatisi poi addirittura criminali. Apertosi il Parlamento la discussione revisionista permeò i motivi sotterranei dell'azione parlamentare, perchè, mentre il Capo del Governo non, trascurò di tentare di sci volare stù terreno possibilista, gli intransigenti non manca.rouo di intralciare il corretto funzionamento delle discnSsioni parlamentari, dapprima con la pattuglia dislocata sui banchi dell'estrema sinistra, poi con le minacce pubbliche e piivate ai capi dell'owo, sizione. Ma la lotta era incerta, anche perchè i giornali filofascisti, pur rip,-endendo a quando a quando i moti ,·i cost'ituzionali e cercando d'imporli agli organi responsabili del Governo, non riuscivano completamente nel loro giuoco e pervenivano, in definitiva, più a provocare un indiscutibile senso di nervosismo nel Paese che a produrre risultati politici definitivi. Vi era in sostanza una specie di equilibrio instabile, un punto morto che nessuna delle parti in lotta riusciva nettamente a supera.re: ogni sforzo era immediatamente susseguito da un colpo d'arresto, ogni spallata provocava. u.na reazione. L'equilibrio così, veniva. prontamente ristabilito. • L'uccisione dell 'on. Matteotti e la connuozioue pubblica, che l'ha sottolineata, banno permesso il rapido, decisivo superamento dell'equilibrio instabile, con la prima vittoria dei fiancheggiatori. Premuti dall'opinione pubblica, obbligati dal contegno della stampa di opposizione, che ha rapidamente sfruttato la crisi del regime, subordinati dai loro stessi interessi, i circoli fiancheggiatori hanno intuito che era giunta la loro ora per completare la manovra di assorbimento. E si sono cacciati nel giuoco con grande slancio, lieti così di svolgere un 1as,pra concorrenza demagogica a,i.1 gJornali di opiposi7Jone, come cli fiaccare nella crisi politica le superstiti vellei°tà delle sfere fasciste intransigenti. Questa vasta, imponente manovra :fiancheggiatrice, culminata nella nomina dell'on. Federzoni a ìVlinistro dell'Interno, ha sanzionato il primo crollo del fascismo con1e concezione autonoma di governo. •• . -\d accentuare l'importanza della ma11ovra son poi venuti i \·arii discorsi dell 1on. Mussolini, in cui il termine forza è stato abbandonato per il termine consenso, ed in cui il fascismo cli, Governo, abbandonando il ten·eno rivoluzionatio delle ,seconde on,date e dci. colpi di manganello, si è aggrappato a quel consenso, strappato con le famo&e elezioni del 6 ap.-ile, che il Temps ~r non è molto definitiva «contestate e contestabili». :Mussolini, dunque, ha raccolto la passa1·ella. che gli hanno gettato le forze costituzionali, incapsulate nella maggioranza, e tenta sfociare nell'ampio fiume della tradizione parlamentare. Questo proposito era già chiaro da qualche mese, però nessuno avrebbe potuto sostenere che 11 Capo del Fascismo fosse in errore quando riteneva di avere parecchio tempo innanzi a sè per eseguire la sua manovra. n-la l 'a.ssassinio dell 'on. Matteotti e la ferocia con cui i fiancheggiatori banno assalito il Ministero per ragioni de1nagogiche hanno ridotto il termine per eseguire la maJ1ovra ad appena due settimane, e cosi !1011. Mussolini ha dovuto presentarsi, assai prima di quanto si &11ppoueva1 alla rappresentanza del Paese in veste di doma- -tore di rivoluzionari ed eccitatore di giustizia. . .. Del resto a determinare questa radicale inver. :Sione di termini ha anche contribttito lo stesso contegno della maggioranza, che, sorta come una specie di Consiglio di amministrazione del Fascismo, è stata spinta dalla s,tessa gravità degJi avvenimenti ad acquistare q~alche funzione politica. Per quanto la sua origine sia contesta~ per quanto la maggior parte dei suoi uomiw con -elezioni politiche liberamente SYolte pon torne-- LA RIVOLUZIONE LIBERALE rebbe più in Parlamento, per quanto la situazione politica generale è cosi obbligante da schiacciare sollo le stesse resporu;abilità i buoni cd 1 cattivi, i furbi e gli ingenui, La maggioran1 ..a parlamentare, come ogni accolta di uom101 aventi pretesa di fare della politica, non poteva non sentire la pressione della pubblic:1. opinione, cd, attraverso ad un atteggiamento cli tentata aulonomia, si sfor1..a di porsi all 'unisouo con il nuovo stato d'animo del Paese. D'altronde le origini della maggioranza parlamenta.re sono in grandissima parte tutt'altro che 1;volnzionarie, anzi sono acldfrittura trasformistiche1 e ben si spiega la &tessa tendcl17...a.tli molli deputati a pro&pettarsi come solutori di una situazione, che d 'al iro verso è per loro senza uscila. • . . 1 n tali condjzjonj di co:;c: la c.-risisi spo-sta !;ttl terreno delle opposizioni. E' in questo campo che deve identificar&i il fotttro epicentro del tc.-rremoto politico italiano, è su questo terreno che si appuntano le speran;,.,cdegli italiani coseknti. Se le opposizioni, attraverso il travaglio pa..,. sato, presente e futuro, riusciranno a compiere intere Je iniziate revisioni programmatiche e saranno tette, ncll 'ora <lel tri01Jfo, da uomini assolutamente inlransige11ti, ci saranno evitati altri fascismi : ma se le opposizioni non anelano ad altro che a cacciare Mu&&oliniper piazzare i loro uomini, la e1~si non potrà non riprodursi p-iù. gra,·e di prima, cosl come i; avvenuto per il fascismo. Quiudi il còmpito più grave che in questo delicato momento storico spetta a noi di Rivot1tzione Liberale è i I controllo teorico e p,-atioo alle opposizioni. curno DORSO NOTA A Ile ccm.siderazioni <kl n0stro Do-rso per la parte in cui egli ci semb-ra troppo ottimista risponde l'articolo prececknte. Le due -valutazioni tutta,:ia non sono contrastanti poi.chè alla base dell'una e dell'altra sta una wncezione di intransigenza preoccupata di salva-re la serietà della lotta politi.ca futura. In parti.colare a 1Wi non sem_ b-ra che la vittcn-ia <ki fiancheggiato-ri possa rir tenersi altrimenti che cmne un gioco di Mussolini. Certo egli la saprà sfruttare e l'antitesi che Do-rso prospetta ci attende soltanto per un futuro non prossimo. Si tratta di la--ùo-rareappunto perchè quan,0,0 daremo battaglia il trasfo-rmismo sia schiacciatb per se»ipre .. 11a la battaglia sari,. lunga, 7'iolen.ta, difficile e ha bisogno di combattenti che oggi dobbiam-0 p_reparare. 1-.:Ssisperano di salvarsi personalmente e temono che un irrigidirsi della situazione possa lravolgerli in uu crollo senza ritorno. Perciò hanno premuto e premono sul Governo per obbligarlo ad adedre alla realtà del momento nella spera11za cli avere il tempo di risolvere ci~uuo la propria posizione personale secondo l'a11dam.~nto de1la situazione generale del Paese, e. p1u ancora, secondo la situazione dei rispettid collegi. Gruppi della Rivoluzione Liberale E' soltanto cosi che la maggioranza parlamc--ntare, partorita come organo del Fascismo 1 si è per un istante illusa di poter divenire organo della Nazione; nata morta e vivente di vita riflessa, ha presunto di poter acquistare ,·ita autonoma. . .. Veramente vi· sono alcuni che uon credono :1. queste fredde disa1nine ed attribuiscono al I '0110. r~\'.ole. Mussolini. disegni machiavellici e propositi di vend€tta, contenuti oggi per l'e11m"ll1c p•res,;ione dell'opinione pubblica. Ma questi scettici evidentemente non considerano che lo stesso fatto di ammettere l'idea della coazione rapprésenta il riconoscimento delle enormi limitazioni che l'attuale situazione poiitica impone al giuoco mussoliniano: limitazioni che sono destinate ad aumentare, piuttosto che a diminuire, a mano a mano che il capo dei Fascismo avrà sempre più bisogno di identificarsi col regime sopravvissuto integralmenite alla marcia su Roma. Se non ci fossei-o altri sintomi basterebbe questo,...,che mentre fin1oggi g1i uomini degli altri partiti erano costretti ad uscire dal Ministero dinanzi all'intransigenza. fascista, oggi è l'onorevole l\1ussolini che deve procedere al rim,pasto per tentare di assorbire forze nuove. • * * _Di fronte a qllesita complessa situazione l'atteggiamento delle opposizioni si mantiene jil una linea di fiera intransigenza, che costituisce indubbiamente una pro,·a di notevole maturità politica. Perchè in questo periodo, gravido di dubbi e di pc-ricoli, rimanga, o non rimanga l'on. Mussolini, si costitu.zionalizzi o ptrr no il fascismo 1 sia necessario un Gabinetto d 1affari oppw·e la maggioranza riesca ad esprimere un Gabinetto vivo e vitale, una sola cosa dovrebbe stare ·1 cuore di itutti gli italiani, che, al di sopra delle divisioni politiche 1 amano il loro Paese: l'impossibilità di ritorni tJ-asfonuistici, di cui il fascismo è stato, insieme a tanti altri guai, il più imponente ed istruttivo esperimento. Ora questa intransigell7..a, i11 cui perdurano lodevolmente le opposizioni, mentre assicura che nessuna interferenza verrà a modificare il processo di svolgimen,to della ciisi fascista, p.-omette che un 'eventuale successione del partito dominante sia per essere assunta da partiti, fatti esperti dall'esperienza altn1i e consci dei propri limiti e delle proprie finalità: in altri termini prromette che ogni partito ed ogni gruppo politico abbia una fisionomia cosi distinta, che non siano più possibili confusioni a carattere demagogico o conconenze a scopo parlamentare. .. . Solo così la crisi politica italiana potrà avere il suo sbocco giuridico in una nuova situazione istituzionale, rispondente alle unanimi aspirazioni della maggioranza del Paese. Tutto ciò naturalmente chiarisce che il trionfo dei fiancheggiatori è puramente te1nporaneo, e che quei giolittiani, che sognano di riportaie al Viminale il vecchio di Dronero, non banno alctu1a sensazione della gravità de111ora. CoL fascis1no è crollato appu11to il regime, così come Giolitti, in massima parte, l'aveva fabbricato: il regime cioè della violenza e del tra&formismo, della dittatura persouale e del ricatito legale. Se il fascismo non fosse stato l'arma. rivoluzionaria di difesa. del giolittismo non sarebbe entrato in Roma ed i fiancheggiatori non. lo avrebbero assistito. Ma il tem.peramento dell'on. Mussolini ha tradito il giolittismo ed il fascismo insieme, ed i ritorni dei fiancheggiatori appaiono già inutili. La Crisi, nascosta dal terrore bianco, si 1iapre profondissima ed il regime s'inganna radicalmente se pretende salvarsi attraverso le manovre dei fiancheggiatori. La stessa corona è in pericolo se non intende le necessità dei tempi nuovi; e, comunque, si accingerà ad ostacolarle. Non abbiamo raccolto sino ad oggi i numerosi inviti e incitamenti di amici e lettori a farci banditori di un'organizzazione politica che corrispondesse al lavoro svolto dalla nostra Rivista in quasi tre anni perchè non volevamo peccare di impazienza e di improvvisazione. Ma oggi non si può negare che i fatti stessi ci prevengano. Il gruppo di Rivoluzione Liberale s'è trovato costretto a.cl agire e ad esistere prima che ufficialmente costituito. Non ci rimane che prendere atto delle cose e rafforzare la prima creazione spontanea. Per ciò noi crediamo che in un primo tempo sia utile costituire in ogni centro ove sarà possibile un gruppo di amici, ai quali il pensiero da noi raccolto in un programma semplice e sintetico sembri accettabile. Queste organizzazioni devono formarsi nel modo più rapido possibile: in settimana noi vorrnmmo che tutti_gli a,mici che sono in grado di costituire un gruppo nella loro città ci scrivessero perchè ci sia possibile metterli in comunicazione con gli altri amici nostri del luogo. Quale può essere l'azione di questi gruppi ? Alcuni dei nostri amici li pensa.no come un partito potenziale. N'.oi non vogliamo anticipare e improvvisare gli sviluppi futuri. In un primo tempo essi potrebbero a nostro avviso ·accogliere, entro certi limiti, anche uomini iscritti ad altri partiti essendo duplice il nostro fine: i) creare una nuova classe dirigente sulla base delle nostre pregiudiziali e del10 nostrn soluzioni; 2) promuovere un rinnovamento di democrazia moderna nell'ambito dei vari partiti. Perciò costituiti i gruppi locali con limiti precisi di serietà e di disciplina, si tratta da una par.te di prendère contatto ed eS€ircitare una specie di controllo sui vari gruppi di opposizione, dall'altra di allargare le nostre manifestazioni di cultura e di propaganda. Tali azioni verranno a suo tempo proposte e segnalate i.n appositi regolamenti. Intanto tra.scriviamo il programma che si propone alla discussione del gruppo di Torino convocato per domenica 6 luglio. Esso sarà il primo gruppo costituito. A Milano, a Napoli, a Palermo, a Genova, altri gruppi sono in formazione . Gli aderenti ai gruppi della Rivoluzione Liberale riconoscono di avere in comune le seguenti premesse: i. Pietra di paragone della serietà pol-itica e rrwrale degli italiani deve essere la irreduC'ibile repwgnanza al fascisnw e al mussolinisrnò. Il fascismo portando alle sue ult-im~ conseguenze un fenomeno di dittatwra burocratica già, prevalso con le corrotte sedicenti democrazie dell' ante-guerra, ha preteso di risolvere la recente crisi dei disoccu7;ati, degli spo·stati e dei plutocrati, organizzando un esercito di parassiti dello Stato. L'opposizione contro il fasciS?no perciò deve poter contare, specialmente nelC Italia settentrionale, sulla formazione di un'econamia moderna forte di un' industria libera da ogni protezionismo e da ogni pa:fernalisrrw di Stato e di una classe proletaria politicamente intransigente che nell' educazione della fabbrica impara il senso ,della libera vita sociale. I rapporti tra queste forze devana essere regolate dalla legge infallibile e ineluttabile della lotta di classe. 2. La formiazione di questa econamia rrwderna nel Nord non deve avvenire a detrirqento rlel Sud storicamente aqricow che rvm attende la soluzùm.e dei suoi problemi dai pmqetti dei teorici nè dalle eler=sine dei qoverni paterni alla vigilia delle elezioni, ma da un'azir.rne autonom,z fon.data su una politica di pace, di l.avoro e di risparmio. I G-ruppi della Rivoluzione Liberale nel Sud devorw condurre la battaglia contro le oliqarchie industri.ali che proteggono le cricche locali e a:iutare il risveglio e l.a partecipac,ione alla: lotta politica del proletaria lo agricolo. 3. Prirtl,Q. condic,ione perchè si possa iniziare quest'opera di risana:rnento deve essere l'eliminazi.one. dei governi personali e la lOTo sostituci.one con un regime di moderna democrac,ia diretta la:icafondato sul-- l_arappresentanc,a propcn-c;ionaleed espresso dall.a libera lotta dei partiti. 4. Nei rapporti internazi.onali una politica di diqnità nazionale deve essere condotta da queste derrwcracie le quali pur essendo per defìnic,ione e per interesse pacifiche sono le sole capaci di interessare tutti i ceti sociali alla difesa nazionale. ~ru~~oellaRiv~luiione l òerale di MILANO Giovedì 10 luglio, alle ore 2i, in via Pace 10, sono convocati gli abbonati e amici della Rivoluzione Li- - berale in riunione strettamente privata per la costituzione del Gruppo Milanese della Rivoluzione Liberale Gli arnici sono v,irnmente pregati di non mancare. Interverrà anche Gobetti e sarà sottoposto ad approvazione il programma. PIERO BOBETTI - Editare TORINO - Uìa XX Settembre, 60 Opere di TOMMASO FIORE EROESVEGLIATO SCETA PERFETTO Lire 4. UCCIDI Lire 10,50. Opere cli lirica e cli tormentoso pensiero nate dalla guerra. Ri ,·elano un te.1uperamento di scrittore eccezionale. Giovanni Papini ne scriveva all'autore cosi : , La sua opera nella desolata «glacialità dei dolori rattenuti - asciutta ma , p,iena di sottintesi e di arti - meiita di essere «conosciuta».

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