La Rivoluzione Liberale - anno II - n. 6 - 15 marzo 1923

LA RI V OL U Zl_ON _}i] LIB.ffi.R.A.LE "LE BAL DES ARDEN-TS" ncn bastò ad a66>,cura.rgl/ile aimP.at ,e costanti d. questi, mentre gli attira.va cont;o .l'abilissima. ostilità d,ei borghesi. Veramente nella. oibtà di vita mancava lo api.-ito di Machiavelli. entusiasmo del nost,o .a.1ttore), è difficile mantenere per lµi ratteggÌamenl;o dr iud·itferéuza, I UUl{;an d'antipatia, U11atq coi aUQj proseliti.,.!;- gli può ben aver adenw, e ancbé g1l'id.a.tc, u:v mc,·1mento di idee e di passioni: nmane sempre estraneo a.d esso, non si confonde con le ane azioni singole,_ Sarebbe troppo sempl,i.ce attr, buire a lui la colpa. d'uno sforzo sentimentaie, come il leg:i=sm.o, che appa.rtiené ma.niri,stall!ent.e _alle abùtudirui civih de' 'Ilostri ~rupi LEONE KOCHNITZKY L Q • s . . Centau _ ,1: , • - a ui111ta tag,one o i ~ =• Fiume. Nota. e traduzione da.I tna..nos.cntto fiia.n=e di Alberto Lucbini. Bolo~, ed. Za.nichelli, 1922. . Del bel gesto, ispir!'to a quello generosi ed <>- pic1 del Risorgimento-, che D' Annunziio e i suoi legionari <Ìnizia.ro.no,partendo da. Ronch.i nella. n_otte da.11'11 al 12 settembre 1919, dell'entu- •naemo e deJ turbamento prima., ,dell'imbarazzo e del tedib che poi l'impresa fiumana. finì <li susc,tare, oggi non si' pa.rla quasi più. Coo:neallora., quando queste cose aocadeva.no, molti ostentaron~ ~'inidlifferenza P\ù o meno opportuna così oggi i più se ne vauno ,in realtà a. poco a' poco <lim~nticando. Per raccogliere i primi tentativi di gmd-izio, abbozzi di defini:<io.ne- appunti per la _ccmmemora.zione funebre della marcia di Ron,. oh,_ ,che un giorno o J',a.ltro si dovrà pur fa.re _ ll<.,1aocettia.mo, senza. discutere, coo:nepunto d, partenza, i ma.teI1ia.li che Leone Kochnitzky ,;traniero ohe feoe parte dell'italianissima. ge~ sta, r""':'ghe e la vermone_ d:ei fatti eh 'egli ci offre. P;u garbato narratore,. più eloquente avvo_c.a.to, ~onohè. trovarlo, non riu,sciremmo nepp"-l"e ad ~aguna.rcelo .. Al racconto degli a.vve- .Illmenti s a,<::oompa,gna.un commento discreto "sapiente: or.a. appaasiona.to e comm-0$0, ora. eJ.eg.a..nteed arguto. _Attraverso le divaga.21ioni e le fantasie de\lo scrittore cosmopolita., le squòsitezze dello stilista, gli entusiasmi descritilivi e le deduzioni sentimentali, !'atmosfera trasognata _e ~ecadente, particolarissina d,ell'impresa, .anziche disperderai, tra.spare chiaristlima, e pre- .sentata. nella luoe più simpatica.. . Che insomma cotesta ,fisionomia presa nel suo complesso rievochi con sufficienl<orassomiglianu le. ardenti attitudini e gli appassiona.ti sent-imentì dell'epopea garjba.ldina., risulta chiaro non solo dalle dichiaraz:<>ni che potrebbero esser ter,denziose dei reduci dell'azione fi.umà.na., ben- •sì da un esa.me spregiudicato e metodico delle ps,colo.gie. Vedia.mo riapparire, nel racconto di R., situazioni di ingenua demagogia e di mi- .stico entusiasmo che avevamo imparato a conoscere d.a. rngazzi, leggen<ll>le vittor:.ose campagne delle camicie roose; se.nza contare le figure di a.stceti nevrastenici, di poeti d'isorientati ,-J; aristocratici dilettant:, di Ell"Qipazzq:di, eh~ pa:.on tal.te di peso dai volumi dell'Abba. «I Legi<'nar,i .. Un e,;ercito che non è un esercito una _guarnigione che non somiglia a nessuna ~uar- .n1gione, insorbi che forse sono vandeani, gua.r- -cliebianche che hanno molto delle guardie rosse, rii.e~ che sono poi soldati disciplina.tJiesimi, -oorsari clie non predano se-non per dar da m-rngia.re agli affamati ... Volontari adolescenti scappati di scuola. per venire ad arruolarsi: interi hattag~ioni che; stanchi chi vegetare in una vit.-t .senza oolore nella zona. d'armistizio hanno se- _guioo nell"impresa i te.nenti quasi ragazzi, Ìo..J.- tano dalle corvées degradanti e d,ai colonnelli bizzosi ... Singolare radunata d'uomim d<iog.,_i -età., d'ogni strato soci.aJe, di tutte le regioai ituJia.ue •· Anche togliendo da. què.ste fra&i ;1 .tono d'esa.ltat.a. passione/(che del resto è un t-le- .mento del sistema psicologico che stiam9 an~ - lizzan.do), rimane un residuo abbastanza. graw1e per rioonoscervi le forme e gl•i spi.riti delle gb- .riooe e stranissime ayventure g<1-ribaJdine. Altri :già ebbe a: notare che gl-i arruiti di D'Annunzio .ra.ccolooro dalle generazioni d-el Risor.gimeut,o J'antioo ed .ingenuo «paradoss9 • dell'uni_tà d'Italia., accompagnandolo con quelle cred~nze d'i ;m.i a.colosi e de.fìn,1tivi assesta.menti, e con quelle idealità umamtarie magniloquenti senza consis1#.nza, diffuse, come è noto, nell'epoca de~ no- .stra riscatto. Constat-rundo le precedenti rasso.mi,ghia.n,ze,co- • me non intendi.amo approvare seuz'a.ltro i ra- _gi, na.menti partigiaui dei. legiona.-ri e dei loro piEton•ici amm!i.r.atori, neppure vogliamo soonvolg"re Le convinzioni patriottiche degli ,i,Jtri ,-o;i paragoni irriverenti e com=que inaspettati: soltanto- <l.esid.ena.mo s.tabilire -..n r.,ppcrto, .al.meno generico, fra du~ situazi.oni p&icologi.che, -ca.ratterizzate, da :un_ entusiasmo incomposto e· rnessiani.oo, a.Ile quali noi, pacati proseliti-dell'iL hnn:in.ismo, ci avviciniamo forse •con la stessa n:a.noa,nza di simpatia,. Riconcsoiuta del resto la vicinanza psicologica., non è cl'iffici1edefinire ed intende.re la dJif. f<'Tenza storica ·dei due avvenimenti; la quale salta agli occhi, quandb si pensi soltanto alla d1ver.'l1tà dei condottieri e al muta.mento dell'amtl'Ìonte esterno e deJe condillior;i politiche. All"atmo.sfera gi.ovarn1e e 'Ila.turale in e~ &i svoigevano le facih campaane del soldato e popoiano Garibaldi, si sostit~sce il chma dell'esb-ema decadenza e sta.ilchezza postbellica, dove l'avistocra.tioo poeta e comandante tesse gli armcmiai e preziosi ricallii della sua eloquenza. Chi pon men_te a cotesta frettolosa impazienza diffusa tra i "ombatteut1 nella piccola borgheaìa dopo la guerra, al disgusto delle soluzioni ii,termed,ie, delle fa.iliche diplomatiche, d:ei negoziati tortuosi e inconcludenti, clii pensa all'a.- s~twione, che da questa impazienza e da ques!-e disgusto der'.Ìva.va, d"uµa. cata.st-rofe rivolu21io1rniriae repentina, coglse il mo,tivo fond-a-- mt>nLaledell'impresa di Fiume. « I Legionari di Fit..me sono gli a.ssetati di giustizia; - sc11ive Kochnitzcky - Fiume è il do\·oroso simbolo di tutte le ingliustizie d'un periodc, esecrabile•- l'en. 0,mdo di pronunziare un elogio, in rC:altà. lo scriUore_ belga. defìni,soe J'aml1iente i;pecifico del leg-iouarismo, e prepara. in anticipo la stroncatuia dell.J. • poht-ica ,-stera • dannunziana, nv, strandooe 11 conttnuto seni imen la.le : ron,anl,1~0. I.eco ·perci1e, h.,ooe deU:J.sicurezza aio.va1·~le e _pr1mur<liale ctella grc~ulana bJ.~::wza c11ca.ssicmavano _alle truppe di Ga.nbalr!i i più masJ}'lttat1 tnoa 1,, t.roviamo nella • oittà di viba • una letizia. esasperata e di breve respiro: non la tranquilla. e natma.le €6ubera.nz,. dei venluri€ri, ma tt bnvirlo rlio.nislaco, ~o efrcnat•> b,1cc~nale della gio-,,entù dli&pera.ta di vivere e cli vmcere . . «. ~ffa~ata.,. rovinata, angOSC"rat1-. fon,e alla v,gi\ra d, morire nell'i.ncendio o sotto le granate, Fiume, squassa.udo una torcia danzava daivanti al maa."e •. ' • Le Bal_ dcs Ardents • Non abbi.a.mo nessuna. inten:dione di irridere a. sentimenti e pa.s&ioni che, sebbene estranei al nostro sp,,rito, sono oerta.mente sinoeri e onorevol, agLi oceh!i di chi li professa. Voglia.mo c:redere, sebbene la constatazione aia. più triste che altro, che veramente tutta questa gente pensasse di attribu.ire non so che meraviglioso • sigc.ificato a.I gesto ;mperituro di Ronchi •: il qua.le è assa)i più probabile del resto che som.iglia.sse, secondo un'altra e,!preasione del K., a un grand, réve. Soltanto desideriamo mettere ;n rilievo l'atmosfera. esaltata., irreale, poeµa di fr,,m.1ti vagabondi, di 'Aiolente esasperazioni, di sogni rivoluzionari, ubbma.ca. d ·una. grandezza fittizia e retorica; l'a.tm.oefera soffocante e mo-- ril:,onda nella quale nmpresa. dei legionari si w,iluppò e s'infranse. Fatta questa cousta.ta.-- i;ione, non ci fermer.emo a pronunciare una. più recisa. ed esplicita. oondanna. Non è difficile tnt-- t,avia rticonosoere nelle imprecise idealità democratiche e antipa.rlamen~i dei dann:unziani, nel paludamento patriottico e nazionalista. che le rioo,priva., nelle ve\leità dli ribellione, nella. retorica esuberanza de!i gesti che na.sconde. una. inverceimile povertà. di pensiero, il segno di quella medesi'!'a neutralità italica., oggi fascista, che già troppe volte abbiamo avuto occasio-- n~ dli combattere su queste colon.ne. In realtà, Fiume, che doveva. essere il simbolo di non so qual, lotta lum,inosa delle nazioni pocvere ed oppresse contrq il mondo d!é>imercanti e deg1i usu•ai, fu, oltrechè il segno della disgregazione rr.ora.le e civile d'Italia, un elemento della più general.,- d.isorganizza,none europea: ribollimento intempestivo di meschine .tendenze individuali. G1i app11Uti che si r,ifenscono alla psicologia cfoi poeta-comané!ante non son certo le parti mene interessant.ii nel bel libro di Kocbnitzky. Quando si pensà a. quest'UQmo. ( a creatura. innumerevole ... incantatore di uominii meraviglia delle meraviglie ,, come si esprime !''!""dente . PE-R LA STORIA e della no,;tr.a.razza. A questa, coo:negià ad altrn ccrrenti ideali o p,at,che, egli ha dato tutto sè ste6ao (a.Imeno in certi eista.nto), con u.no slancio <l'affetto che sarebbe difficile giudica.re insin&ro. F. p<lflSibileanche prendere il suo noo:ne come sin.bolo d'una polihlca o meglio di una mentalità <la combattere o da difendere. In ·realtà egli è fuori di t11tto ciò: non soltanto fuori al d-, sopra. D'Annunzio, oomanda.nte milit,ir~ e politico di Fiume, che Siidimentica. di Macbiavell,i, mentr'? sulle sue labbnt ricorron frequenti il nome e le parole di Flaubert; • Cesare poetioo • che si ci.roouda d:i rarità bibliografiche, C:., rilegature ci_ll9.iiecentesche, d'orologi a polvere, di musf..ca .decadente; que.st'uom_o ,enza awici che • finge d'interessarsi profonda.mente• alle persone che gli stanno intorno e • in re:i.ltà. se ne ànfìschia •; il poeta. che serba in ogni luogo b sua. • pre~iosità naturale •; che fabbrica la costituzione fiumana. e si fa. giocare .,dalla vecchia ed. astuta borghesia della. città, che ;spira • (<> piuttosto, segue senz' accorgersi) la. politica dell' Anti--Leagi.e, e intanto fa aspettare a. l=- go e non scrive il messaggio contro il terrore bia,noo µ;ngherese: quest'uomlo po,i s'obEa di tanto in tanto a descrivere « ull meraviglioso cor.vegno notturno sopra un colle marino, al chiarore delle fiaccole •. E bisogna. credere che in questa. mir.abile capacità di non interessarsi a nulla così profonda.mente coo:nea.Ila virtù de' suoi occhi), etia tutta la sua forza veramenw, poco ordiinaria. Senonchè a. provar ciò si richiederebbe un altro discorso, che il carattere po-- lit; 00 di questa rivista non ci consente cli sviluppare. NATALINO SAPEGNODELLA LOGICA (Economia liberale e: movimento operaio). N·on di ra<lQ avviene nel seguire corsi di_ diritto, dii assistere a vani esercizj dialettici di virtuosi « accursia:ni • o o: bartolisti :o docenti d: diritto privato. Attraverso faticose e lDJinute po.lemiche essi si affanna.no a far rientrare nei loro ·scheirn:iprivatistici tradizionale tutte le nuove e più impensabili situazioni guridiche che giornalmente scaturiscono dalla pratica. Lo spetta,colQ diviene poi esilara:nte quand\J cotesti 6ignori si .avventurano, muniti del loro divino spèé:ifico, forti del classico armamentar,io, nei regni del diritto. pubblico interno ed esterno. Gelosi dei nuovi e prosperi rami soientifici che va per nulla a. voler scomparire. Condannato pieventiva.mente .alla più assoluta sterilità., esso cresceva. a dismisura., si rafforza.va, dilagaw-a paurosa.mente in tutti •i paesi del vecchio e del nuovo mondo, si imponeva ognora più a. Stato e pa.d.r~. Di fronte a,lla ostinazione della pratica \ 'economi,a liberale chinò il ca.po, aperse la bocca., trangugiò il rospo e... ed ora vedremo come e quanto !"abbia digerito. Gli_ asseta.ti di giusti,ri.a. venivano da tutti i pa,rtìti - ra.coonta. K - ciascuno con la. s~a ideol<1gàa., .la ~ua de~nitiv~ soluzione da proporre, _l'elenco degl/i errori altrui da dis~gere 0 èa. impedore. GJi illusi disgustati che a.ffiuciva.no nella g,ran • nebulosa, di Fiume si trovavano tutti p,._•a. poco d'accordo in un sogno vago eh ~deali'tà. democrati,,he e umanitarie, jnquadrato 'in uno spirito di esaltato patriottismo e nazionalismo. Muovendo da_questo fondo sentimentale e torbi&, la. ri·bellione dei legionari diventò - nei discorsi di D'Annunzio - « la crociata. di tutte le nazioni povere e impoverite, la. nuova orOCJata di tutti 1 gli uorn'ini poveri e 1iberi, contro le nazioni usurpatrici e accum'ulatrici d'oglliÌ ricchezza, contro le razze d.a. preda e contro la. ~asta ,:!egli usura1 che sfruttarono ieri· la guerra. per sfruttare oggi la pace, ecc., ecc.•· «La. città di Fiume, àl suo capo, i .difensori, sono fermamente decisi a resistere fino al trionfo del\ '-idea.le di fratellanza umana che li tiene strett,i. Il dir-itto dei popoli a disporre di oo stessi... dev' es;,ere, alla fine, consac:ra.to•. Così scr:iveva. a Ba.rbusse l'Ufficio delle Relazioni Esteriori ; e aggi ungeva un elogiio alla Repubblica dei Soviet che difese questo diritto, .affrònta.ndo «le. bande mercenarie di Kolkba.k e di Denikine, asSOlda.te dalla finanza intern« zionale, aizzate dalla ringhiosa e impotente Conferenza. di Versalilles •· Nascendo da questo equivoco miscuglio cli nazionalismo e clii democraz.ia, il graooioso disegno della Lega. di Fiume, l' Anti-Leagi.e d,a, opporre a.Ila pseudo-Società delle NaZiÌolljÌasserv.ita all'Inghilterra, naufragò quasi subito. • La navicella della. Lega fiumana fu travolta in una tromba marina d'intri,ghi balcanici, dove Montenegi~ni ed Albanesi aveva.no le prime parti•. In verità le cause del fallimento non si ·devon tutte att.ribuiore, come vuole il K., alla mancanza di rapi.dità nell'esecuzione: vai. -ricerca.te p;iuttosto nei caratteri intrinseci di questa politica superficiale e parolaia. Altrove con più sottile arguzia. ;J K. stesso aveva osservato: « Nicoolò Machiavelli. restò sempre fuori dalla città di ·vita; e •io temo molto che il comandante di Fiume non anteponga. al Segreta.rio Fìiorentino J3aldassrure Ca.stigli_oneo il Ca.i·- diJJ.a.leBembo,. Del resto non è senza ;nteresse la constatazione che gli avversari accaniti cli WiL son riprodussero i lati più ingenui e ridicoli della politica d'i lui, sopratutto quell'aspirazione confusa ad una g-iustizia yniversale e perfetta che era allora, a quanto_ pare, nelle rrwuti di tutti; senza d'aJtra p_arte giustificare questa superficiale i;ngenurità.,col possesso di qu:l cocnteuuto pna.t,icoed ubilitario che si nasconiie so,tto le formule della. democrazia puritana anglo,-sassone. ~i dice che accanto a questo falso entusiasmo democratiéo degli arditli, esistesse a Fiume un nucleo di legoona.ri rapp~ntanti di una più profonda. convinzione· vera.mente democratica. Sulla. quale sà.rebb_ein~ressaute conoscere_ le impressioni 4<>1legionario ed amico della « Rivoluzione Liberale• Novello Papa.fava. Di lui . solo chiedono di svolgersi in modo a.uto.noono, compiono i più erculei sforni onde est.onde"!' la. loro sovranità sui nuovi domini. Allo stat.Q attuale della. scienza, per quanb a denti stretti, si può dtre. che in generale gli econ.<>miistiliberaJii \nÌCQnosoono Putillità, soggettiva e sovente oggettiva, alcuni finanjOOla necesslità., delle organizzazioni operaie. Senza dirlo espl:icita.mente, visto che l'orgapizzazione ~~ allo scopo precipuo di elimina.re. la concorrenza nella offerta di lavoro tra. i membri esercentii uno stesso mestiere, affermanò 0dunque l'utilità e la necessità. che alla concorrenza. nel- ]& offerta. è; opponga la solidarietà tra i detento,ri dell.a.cooidetta. m,erc<>-lavoroattra.ver.;o l'-a.ssociazione professionale. Volere o _volare si rigiri la frittata come più pia.ce, questo .s,i cbiiama. uno strappo palese al sistema liberale. Si riconosce cioè esplicitamente che vn sono dei casi nei quali è necessario porre un argine a.rbifìciale al • libero giuoco de,lle forze econom:- che », alla. concorrenza. sfrenata. il K. a!isegna, a carte 188 e seguenti, un nobilissimo ed affettuoso ritratto). Come nella polibica estera, i legionari portarono nella vita. •interna di Fiume una séte di rinnova.menti frettolosi e soJlllll1;ari,un~ somn1a dù fedi es,agerate e un cumulo di odì altrettanto ing.iustificatii. Adope,.,are la ojttà del Quarna.i·o come «campo sp,erimentale d'assestaJJ).enti sociali•, fu prima che un sogno del «,dilettante• D'Annunzio, ~'.ideale dli tutti i suoi-segua.ci. Un socialismo senza i socialisti (ma con Alceste de Amhris), una pol~tica antiborghese senz' esser proletaria, proposte di amicizia ai bolscevichi russi e ungheresi con la creazione di non so che bolscevismo latin,/zzato; la Costituzione di Fiume « invenzione suprema di due generazioni di esteti ... il naturale sbocco di sessant'anni di biblioteca, colle21ion~,museli... il balocco dell"erudizi.one mondana.•: ecco i risultati esteriori di quello stato senbimentale. Sui quali è certament,,. inutile spender parole, quando .il K. stesso ci a.vverte che « mao la Cost,i,tuzione fu attu:ata n<>Isuo spirito,. Sarà più interessante leggere le pagine in cui K. descrive-con una discreta eforae incooocia !ironia la politica di D1 Annunno tra l,e m,asse operaie non ootili, forse capaci di una segreta simpatia, ma tonnentate dalla fa.me e dalla disoccupazione, e gli astuti capori<>ni ,dell:a, borghesi.a fiumana: !"aiuto debole, bieve e nello stesso tempo troppo palese offerto ai proletari in occaéone dello sciopero generale .Orbene non pochi fra gli economisti libera.li èd gem,s non della species (ahimè che a genus :von perit ! •) somigliano assai a quei tali si; g:nor,i docentù _in di.ritto privato. Fo:rt-i di un sistema scientifico, più che centenario elabora.te da _m~nti sovrane al •primo sbocci aro della economia.•cap\talisticai, con ogni mezzo e seuza risi,armio di artifici diaJettici &i propongo.no sist.smabica.mente di far in quello rientra.re' tutte q1'elle forze, tutti quei movim:enti che la cal<>- inoscopica pratica loro ammannisce. L'es. più clamoroso ci è i-ecato daJ movimento siD.dacale. per il qua.I~ uno scrùttore no:Usospettabile come J"F,dgeworth non potè far a meiÌlo di•&erivere che « iin materì.a di Movimento Union'.sta, non ru€no che in fatto del 'fonao predeterminato de, sald.r!ti, la m~nte· ::incolta dell'operasi.o è &noora più diretta al segno che l'intellétto dell'economista fuorviato da un cattivo metodo •. Sarà forse interess,antè dilunga.rei intorno a questo argomento. La 1'ibera conoorn·enza è la. colocnna centrai>!" dd sistema Jriberale; dogma fondamentale della scuola è «;il lihero giuoco delle forze economiche •· Donde la condanna preventiva di quei movimenti e di quell,e forze, in qualunque senso dàrette, che a.ttenbino al sopradet~o principio., Se però quei movimenti e quelle forze non accenn~no a s001npa.rii·e, se .anzi tendono ad affermarsi nella vita soci_ale, allo.ra o vengono iecisamcnte condannate (1° tempo) o si tenta cm-tringerle, sia ptrre solo cin teoria, nei lim1ti del sistema (2° tempo). Così è accaduto pel mo_- vim~nto sindacale. Per buona pa.i·te del XIX seco_logli economist..i classici e post classici, tolte ra.ré ecceziion-i, specie in InghiltelTa dove la questione era più scottaute (Smith, Ricardo, Malthus, Ma.e Cullocb, Sbirlmg, Stuart Mill, ecc. ecc.) negarono esplic'tamente o implicitamente in base a di- 'verse teorie l'utilità delle unioni dli mestiere. Anche se i motivi dovettero ve:Uii, poi rigetta.ti come erronei (te01~a del fon,q\J-salari, legge cli pop◊.lazione, fantasie del Senior, .legge di bro11w) pure non si può disconoscere la logica. connessione della condusione ool sistema. Peraltro. il movimento operaio non accennaImmagino una facile ri.spo:;ta: I1organizzaztion., sorge spontanea, risponde- a. un preciso bisogno e ad un criterio di giustizia contrattuale pel ~ingoio qperaio; non scat.uri.soe da una coazian.e esterna, ma da un imper.ativo interno; è il libero giuoco·delle forze economiche· che genera l'qrgaruizzazione professionale. Quindi ·sambe andar contro le leggi naturali il contFastare un movimento d:i tal genere. V-a bene. Sicchè il giornò in cui ci trovassimo in pieno regime monqpolist:lico si potrà sempre proclam,are vegeta e sana l'eçonomia liberale. Sicohè possiamo a.neo, ra diire che -i moltep}i{)i esosi protezionismi nostranii e stranieri sonQ il natura.le porta.to del « libero g{uoco 11••• Siaimo in piena diaJettica hegelJian~. • In alcwn,i. paesi segue però un fenomeno impre)'eduto ed imprevedibile, almeno dal 1ato econo.m!ico: sorgono cioè, sopratutto pe1· 1·a,gioni politiche im relazione a dogmi fideistici (la questione gerarc_hica. trirata in ballo da Formentin i in un articolo del resto .interessautis- 'l'.mo, c'entra. poco o nulla) p,iù organizzazioni per ogni ram.o-d·,industn--i·a.o per ogrui m€Stiere. I a lega operaia, sorta per elimina.i·e 1a concorremJa fra i m,embri ecco che si scinde à.n \,iù elementi contradditor;i. La ooncora:enza risorge così sotto altre forme. E siccome- per motivi prevalentemente polibici, per le inframmettenze dei partiti e pel compiacente :'Ilcoraggiia.mento padronale (sindacatù gia.J-li... ) un tale stato di cose si prolunga, ecco che bene o male toroano d; moda i vecchil p1'Ìncipì della. ecouomia liberale ed ecco quindi economisti e part·ti che proclamaJ1<>, che cosa proclamano 1.. E~cre .,

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