RE NUDO - Anno IX - n. 72 - gennaio 1979

RE NUD0/48 Bailey. Frith. Fitzgerald. Reichel Guitarsolos 2 Orizzonte ricordi A due anni di distanza viene intelligentemente ripubblicato dalla Ricordi. nella collana economica Orizzonte. Guitar Solos 2 (Virgin. Caroline). un interessante raccolta di solo chitarra che vede la presenza di illustri personaggi le cui ricer– che. tra le più avanzate, rischia– no di passare inosservate so– prattutto per le difficoltà di re– perirne il materiale discografi– co.-Frith. Reichel. Bailey. Fitz– gerald pur intraprendendo strade diverse. sono accomunati nel rifiuto delle regole sintatti– che che hanno accompagnato il suono-chitarra per troppi anni e nell'esplorazione sistematica delle ·potenzialità dello stru– mento che ognuno di essi sotto– pone a manipolazioni di vario genere. Reichel per es.. si sba– razza addirittura della cassa acustica e applicando veri pick up sulla tastiera riesce a ottene– re un suono brioso che ben si addice al carattere estroverso della sua musica. Frith. che fra i quattro è il più conosciuto - fa parte degli Henry Cow -. si accontenta niù ~emolicemente di spostare il pick up al poto opposto a quello abituale. trat– tando le corde della sua Baurns Black Bison con un archetto. che crea soffici cuscini d'aria (Leo) e vortici sonori che scar– dinano le regole dell'armonia nell'uso appropriato dell'elet– tronica come nello stupendo impressionistico Only Reflect. Fitzgerald si serve invece di un complicato sistema di registra– zione che sfrutta la risonanza prodotta da un altoparlante sulle corde della chitarra e del pianoforte creando situazioni timbriche sempre mutevoli e stimolanti. pur non riuscendo forse a raggiungere una sintesi compiuta del materiale analiz- : zato. Deì quattro Bailey è l'uni- i ' co a rimanere fedele allo tru– mento "così com'è" inventando un linguaggio che partendo dall'alea cageana si arricchisce di invenzioni personali. Per brani dalla semplice bellezza fatta di rari suoni. come Virgi– naL nulla appare più appro– priato delle parole di Duhamel che fa notare come "la vera musica è spesso vicina a un si– lenzio ammirevole ornato solo da pochissimi suoni". g. und t.c. Steve Reich Music for 18 Musicians E.CM Reich come Glass. ma con ben altri risultati. non far ame– no di volgere la propria indagi– ne musicale sul terreno detrar– monia (come successione di· ac– cordi) trascurata in passato _in favore della ricerca su moduli ritmici reiterativi che costitui– vano il fulcro della sua musica. Egli stesso osserva che "vi è più movimento armonico in cinque minuti di Music for 18 Musi- .cians che in ogni altro lav~ro composto precedentemente". L'interesse per la costruzion.e graduale di processi musicali lo avevano portato nel 70 nel Ghana dove aveva studiato con un musicista africano delle tribù degli Ewe. le diverse tec– niche percussive su strumenti della famiglia della marimba. Per lo stesso motivo dal 73 al 74 è a Bali, dove si occupa della struttura di quei Gamelan che hanno interessato un'intera ge– nerazione di musicisti occiden- tali. In questo lavoro. alle esperienze or ora ricordate si affianca un nuovo interesse per modi musi– cali come l'Organum e il Cantus Firmus che appartengono all'antichissima tradizione mu– sicale occidentale che partendo da essi, fonda le ·leggi basilari dell'armonia e del contrappun– to. Music in 18 Musicians affa– scina subito per la ricchezza cromatica e la complessità degli intrecci strumentali che si evol– vono seguendo linee sempre più complesse. Una pulsazione re– golare del piano e dei vibrafoni è la traccia su cui va a inserirsi il ritmo del respiro umano la cui estensione nel tempo misura la durata degli interventi vocali e strumentali. La combinazione di un respiro dopo un altro che gradulamente nascono. e muoiono come onde contro il ritmo costante dei piani e dei vibrafoni. crea uno stupendo mosaico di figure ritmiche in progressione. In definitiva un lavoro da non perdere che lascia ben sperare nel futuro. g. und t.c. Kraftwerkman machine ,. I Kraftwei,k sono un gruppo te– desco che iniziata una carriera avanguardistica con i primi LP, forse non eccezionali, ma certa•• mente originali sono approdati al genere facile che rende bene. Ora si vedono anche in tivù in alcune trasmissioni di dubbio valore, si ascoltano in'<liscoteca alle radio libere più commer– ciali, i Kraftwerk sono diventati il piatto forte. Hanno superato incredibilmente I Tangerine Dre.am che si erano forsennata– mente sforzati di conquistare il mercato facile, caricando il loro sound spaziale con effetti tecni– ci di alto livello. Ma in questo genere i Kraftwerk sono im tibili, lo avevano già dimost con i precedenti LP Radio viti e Trans europe expr Forse la strada del gruppo già segnata da principio, infa dopo i •primi due LP avveni una scissione che portava formazione del gruppo i NE (leggi noi) con un sound co pletamente diverso. un rock d incazzati fino all'assurdo, dev ti all'originalità dei gruppi deschi. vicini ai primi Am Dull. Un cammino in senso · verso ai Kraftwerk che rimas in due sfornavano L'LPRalf Florian. E' il terzo del grup che consacra definitivamente J) sound elettronico raffinato Niente da spartire comunqu con quello degli opportuni Rockets. L'ultima trovata dei Kraftwetk è quella -di eseguire la musiça come dei manichini vestiti di rosso che si muovono guidati d un cervello elettronico, uomi macchina appunto. Detto questo si può afferma che il disco è ottimamente struito e abilmente orchestrato, Oltre a canti con la voce filtra questa volta ci sono anche li · smi puramente melodici buon.a fattura, ma meno ori~ nali, che uniti al suono pulsan e vibrante delle sofisticate pi noie elettriche e batteria filtra costituiscono la matrice di que. sto disco. salvabile solo se para gonato a dischi dello stesso ge,;. nere: easy money -'John Martin OneWorld lsland ' ·- :\\ ~ tt1. 'l1 •'Q -~~ ~ Dopo il malriuscito tentativo autogestione di "Live at Leeds Martih ritorna alla Jsland co questo ben confezionato "O World". nono album di uno d più degni e sconosciuti arte

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