RE NUDO - Anno IX - n. 72 - gennaio 1979

Black Sabbath Never say die Vertigo distr. Phonogram Dove è finito quel. suono così particolare, magico e coinvol– gente, un po' satanico che ren– deva inconfondibile ogni album dei Black Sabbath? Dove sono finiti pezzi come "War Pigs" :(Porci della Guerra), "Electric Funeral" (Funerale Elettrico). "Children of the Grave" (Bam– bini della tomba)? Sono finiti, davvero. Questo ultimo LP li v,edemolto, · molto scoppiati (qualche prece- ente c'era già stato dopo il bellissimo "Master of Reali– ty"); La voce di Ozzy. un tempo tagliente come la lama di un coltello, qui langue come la fiammella di una candela e tu ti accorgi che non ce la fa' più ... così gli altri; sembra quasi che suonare sia diventato per loro un sacrificio (niente a che ve– dere con l'evocazione dei sacri– fici delle messe nere). Non tro– viamo più atmosfere di mistero, dove gli interrogativi sul mo– mento della morte spesso face– vano davvero sussultare, (e non tanto essi stessi quanto una musica viscerale e suggestiva), ma un sound piatto, con pochi momenti di lucidità. o o Si distingue comunque fra gli altri il pezzo "Johnny Biade", dove per un attimo potresti ri– conoscere i vecchi Black Sab- , bath; la voce di Ozzy sembra quasi quella di una volta, la chitarra così dura, eternamente presente di Tony lommi, po– trebbe ingannare. Ma. la stan– chezza c'è e i pezzi che segui– ranno ne sono l'amara confer– ma. Nonostante ciò i Black Sabbath si possono ricordare come i mi- . gliori esponenti del "dark sound" e lasciando perdere le ultimissime produzioni, davve– ro un po' troppo squallide. di loro ci rimangono pur sempre i primi cinque o sei album deci– samente più significativi. Jethro Tull Bursting out Chrysalis distr. Phonogram t.t. Viviamo tempi di nostalgie e ricor~i del passato, quando i gruppi nascevano come funghi e come funghi producevano te– sti e musiche· che ci hanno la– sciato una traccia dentro: è il caso di questo doppio dal vivo dei Jethro Tull, registrato du– rante una loro tournée iniziata parecchi mesi fa e che forse du- 1a DISCHI U0L~nTI ra mu-ora. L'impressione è che questo, possiamo dirlo, glorioso gruppo britannico sulla cresta dell'onda ormai da dieci anni, si dimostra ancora grintoso e pieno di energia e voglia di suonare an– che dopo i vari travagli e litigi del "leader-despota" Ian An– derson con la critica musicale, i suoi clamorosi ritiri dalle scene degni della stampa scandalisti– ca, e due o tre degli ultimi al– bum, poveri di idee e più che densi di stanche ripetizioni del passato. In questo doppio compaiono alcune tra le composizioni più belle e amate della lòro storia: "Locomotive breath", vero e proprio "tre.no " di energia e rit– mo "Aqualung", piccolo gioiel– lo indimenticabile, "Cross-eyed Mary" e tanti altri altrettanto godibili tra cui un estratto da "Thick as a brick", la loro prima "suite" amata dal pubblico ma odiata pressocché da tutta la critica musicale. Ma di solito al pubblico la criti– ca musicale non interessa pro– prio e così eccoli comparire di nuovo tra noi questi menestrelli elettrici, sempre pronti a frizzi e . lazzi ma pur sempre uniti e perfettamente amalgamati, con una formazione degna dei vec- .chi tempi, con Martin Barre alla solista, fohn Evan al piano-or– gano e Barriemore Barlow alla batteria. Il risultato finale è questo "Bursting out", travol– gente e dolce, semplice ma per– fetto nella realizzazione, enne– simo fiore ali' occhiello di questi sorprendenti Jethro Tu!!. • a.b. RE NLID0/47 J.S.BACH I 6 concerti brandeburghesi– Ricordi Concepiti sul modello italiano del concerto grosso di Corelli e Vivaldi (in cui si contrappon– gono archi e "concertino", cioè un insieme formato da diversi solisti), i concerti Brandebur– ghesi possono essere considerati come una sintesi delle possibi– lità offerte dal genere del con– certo. Particolarmente interessante il . concerto N. 5 per flauto, violi– no, clavicembalo ed archi, in cui, per la prima volta, il clavi– cembalo viene u_satocome stru– mento solista oltre che come basso continuo. L'inserimento del clavicembalo come solista permette a Bach di .dare uno svolgimento particolare a que– sto concerto, e soprattutto di sviluppare il primo tempo, in cui, dopo la consueta parte concertante, il clavicembalo prende il sopravvento ed esegue uno splendido assolo-una delle pagine più difficili che Bach abbia mai scritto per questo strumento. L'esecuzione è dei solisti dell'Orchesfra del Teatro alla Scala diretti da· Claudio Abba– do.

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