RE NUDO - Anno IX - n. 63 - marzo 1978

on vul dire n budda ...'' pressiva e generica. "Qualsiasi cambiamento deve prende– re corpo al no tro interno. La fioritura si proietta all'esterno, ma le radici de– vono essere nella parte pììi intima del– l'esistenza: nella mente. Si deve inizia– re con la meditazione e lasciare che ogni cosa segua spontaneamente. Quando si avrà bisogno di una osano particolare, questa verrà... quando questo bisogno cesserà se ne andrà da ola. "Le osano vengono e vanno ponta– neamente. Se vengono perchè tu vuoi praticarle non e ne andranno mai ... ma e vengono pontaneamente. se è la tua meditazione a farle venire tai i– cura che e ne andranno. Quando non erviranno più se ne andranno da ole... e ne andranno quando avranno esau– rito la loro funzione. Praticare voluta- mente una osano è cosa estremamente diver a dal lasciarsi andare e aspettare che questa venga spontaneamente. Quando decidi di assumere una posi– zione., questa sarà il frutto di una azione disciplinata ... seguirà una de– terminata routine, una dimensione e un ordine ben precisi. Ma quando una posizione viene da sola, sarà caotica, non sarà suscettibile di alcuna discipli– na, di nessun ordine. Sarà un atto cao– tico, e solo in questo caso potrà essere di aiuto. Un atto disciplinato non può essere di alcun aiuto, perchè sarà sem– pre il prodotto di una mente cosciente, controllata e non andrà mai in profon– dità. Quando una mente è caotica di- , viene profonda, penetra sempre più in profondità... perchè la mente inco– sciente, incontrollata è caos, il grande caos. E' esattamente come al momento della creazione del mondo. Ogni cosa è espressa nella sua dimensione poten– ziale, incosciente. Può assumere una determinata forma o figura, ma ancora non ha una dimensione precisa. E' una grande nebbia, senza contorni precisi... se cerchi di importi un modello fisso non approderai a niente, non raggiun– gerai alcun risultato. L'unica cosa che potrai fare, sarà girare intorno alla tua mente controllata, cosciente ... solo una mente di questo tipo può essere rin– chiusa nella gabbia della disciplina. L'inconscio non può essere disciplina– to... è la sorgente, la radice. Meditazio– ne significa entrare ne/l'inconscio, essere e tuffarsi dentro di esso. Significa essere caotico con il caos... significa lasciarsi andare in nuvole sconosciute, in terri– tori e mari inesplorati. Non si deve procedere con· una mente disciplinata altrimenti non si procede affatto. Se si rimane a livello conscio tutto diventa una abitudine, una mente ordinata è sempre una mente povera, non proverà mai il grande caos... non uscirà mai fuori dai suoi limiti angusti ... non sarà mai trascendente e non conoscerà l'in– finito. Una mente di ciplinata non potrà mai raggiungere i mondi dell'in– conscio ... non bisogna disciplinare nè i/– corpo nè la mente ... si deve vivere senza regole, in maniera caotica anche se esiste il rischio, il pericolo. · "Ma questo non vuol dire che non ci debba mai essere una disciplina, ci si arriverà, ma in eguito, sarà una libe– razione. Sarà una di ciplina prove– niente dall'interno, empre al confine con l'a senza di limiti, sempre poten– zialmente creativa, caotica ... una disci– plina che è una esplosione permanente RE NUD0/29 nei reami dell'inconscio ... sarà una di– sciplina particolare, continuamente in rivoluzione. "Una co a deve essere ricordata con molta attenzione, se nel proce so di meditazione non si è pazienti, se non si riesce ad essere forti e pazienti non si potrà sopportare lo shok dell'esplosio– ne... ricordate che l'esplosione è beati– tudine ... è cosi intensa che richiede una enorme capacità di assorbimento e una profonda forza di volontà. Anche se lo strato che ti separa e divide dalle forze e dalle profondità del tuo inconscio è sottile, la ua rimozione richiederà lo stesso un bel po' di tempo. Questo lasso di tempo è necessario per fortificarti. Chi rie ce a vivere senza la nevrosi dei grandi risultati diventa capace di rag– giungere i traguardi più importanti. In caso contrario non può ess~re pronto per il cambiamento interiore. Se la gioia ti coglie impreparato, non potrai riceverla ... ti condurrà alla follia, per– derai per empre il tuo equilibrio psi– chico ... è un grande avvenimento, un grande fenomeno ... un fenomeno co– smico. E' il mare che si versa in una goccia, si deve essere preparati a tutto questo... devi avere bisogno di una preparazione che ha bisogno di pa– zienza e continuità. Non chiedere sem– pre dei risultati, a petta con calma, pa– zientemente ... questo voglio farvi capi– re quando uso la parola shradda (fe– de) ... non è una fede in qualche cosa di particolare, ma oltanto fede in se stes– si. Quando si è ansiosi, quando si è completamente tesi ad ottenere dei ri– sultati, può anche accadere di ottenere quello per cui si lotta, ma non si arà mai inceri con se stessi. Più pa sa il tempo e più la tua ricerca scava in profondità, non tanto per il tempo che scorre ma per la pazienza che acquisi– sci. Non solo a causa del tempo crono– logico, ma perchè hai perseverato mal– grado la monotonia senza asppettarti risultati, enza nessun guadagno im– mediato ... e nonostante tutto vai avan– ti, continui a cavare ... e questo crea la volontà e ti rende capace di sopportare tutta la gioia dell'esplosione. Una per– sona per poter diventare un essere co– smico ha bisogno di una particolare maturità, proprio come una particolare maturità è necesaria durante la gravi– danza, durante la fecondazione spri– tuale il cosmico viene a te, è questa la rina cita spirituale. (Dal libro: Tecniche di liberazione, di Bhagwan Shree Rajneesh - ed. La Salamandra)

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