RE NUDO - Anno VIII - n. 56-57 - agosto-settembre 1977

RE NUD0/52 l'amore con lui e certo lui ne ha voglia e una graziosa simpatica ra– gazza come lei non deve averla avuta spesso tra le cosce e così che non si farà scappare questa occasione. Lei glielo dice semplicemente glielo dice e io vedo che lui non ci crede quasi allora io glielo ripeto con verità e semplicità così che lui si spoglia furio- samente in una grande agitazione e cominciano a prendersi dolcemente sull'altro letto. Buono e paziente cambio i dischi per loro - la mus_ica è Bob Dylan mentre io scrivo e propon- go di uscimerne perchè vedo che i lunghi anni di repressione hanno vio– len,tato anche il povero Mimmo mio angelo buono e inespresso - inespressa tenerezza in questo mondo di uffici che volevano catturarlo e lui è fuggi– to con noi in cerca dell'amore e della gentilezza ma ha trovato solo repressi capaci solo di parole e lunghe artico– lazioni e DISQUISIZIO I su come egualmente il sesso sia espressione di vitalità e quelle cose insomma, ma le profonde inibizioni e i tragici sensi di possesso glieli sbattono addosso appe- na lui si avvicina ad una donna che pure NON LI RIGUARDA. Così ora .. . n 1 ~n ce I~ fa pro_pb~i 1 o ilhpovero 11 Mdimmo g I pare 1mposs1 1e c e que a onna sia lì con lui in quei momenti al punto che io stesso ho un dolorosissi– mo senso di vuoto allo stomaco mi dico lei non esiste più per lei che è in uno spaziotempo solitario e bellissimo solo per amare il povero Mimmo ma è tutto inutile la tensione le frustra– zioni le vecchie. impotenze vincono ancora ed io la vedo tornare a me con la sua voglia incompiuta per Mimmo e vedo lui che si alza terribilmente ed è furioso e disperato per tutta ·questa dolorosissima storia che gli rinfaccia il suo vecchio e brutto passato di cui sente che non si è liberato e dice devo assolutamente scrivere un altro ro– manzo per liberarmi di tutti questi casini mentre si riveste ancora più rabbiosamente dicendo che lui ha bisogno di sentirsi tornare nell'utero materno e questa è l'unica santa cosa che può godere con una ragazza - ma ci vuole più intimità capisci bisogne– rebbe conoscersi meglio dopo essersi detti parole nelle notti stellari e inve– ce lei è una cara sconosciuta la ragaz– za di un amico - è solo attraverso lui · che ti conosco e non avrebbe signifi– cato il' nostro rapporto ORA fai l'a- .,.'. more con lui è PIU' giusto e naturale, no? Se ne va Mimmo è già andato fuori dalla brutta stanza piena di pericoli e insidie già correndo nella bianca strada e penso a lui tristemen– te come all'altra parte brutta e infeli– ce di me stesso la parte dei padri e dell'educazione autoritaria e vera– mente non so darmi pace per lui - anch'io sono un buon amatore sai non ti devi credere - e non mi credo nel mattino che volge al termine non crediamo entrambi anche la dolce Linda è sconvolta e vorrebbe non aver mai parlato è orribilmente pen– tita per quello che ha combinato ma io le dico che non è poi così grave ci saranno altri giorni saremo al mare tutta una bella tribù e sarà più facile Mimmo lo ha detto - tu sarai la mia salute - è questo che vorrei al di là di tutte le parole dette o scritte una isoletta di salute e sanità-promiscuità tutti insieme come tanti bei manzi e manze a passeggiarci liberamente sul– l'erba e sui corpi nè MIO nè TUO ma un dio cosmico sessuale (noi ab– biamo visto i gatti alcune notti in cui non riuscivamo a dormire probabil– mente per lo stesso motivo, dei gatti voglio dire) e ti ricorderai come affer– mava SUA madre per la collottola e la sbatteva per terra ed era violento solo in apparenza mai in realtà vi fu gesto più dolce e sua madre gemeva sotto il figlio sessuale e ti ricorderai che fu tenero e violento fino in fondo e niente complessi o durezze DOPO, be' io che le )10 viste bene quelle cose ti posso dire che non voglio es ere da ME O di uno splendido e bellissimo gatto. Riprende.va la vita che era quasi inverno e fu in questa stagione che la COSA anche per Mimmo accadde. Si innamorò di uno scriccio– lio di infermiera che con dita affuso– late e sicure prelevava sangue e tocca– va le dolenti piaghe dei ma.lati, ma lui l'amava ed anche il racconto di ciò non poteva turbarlo e passava lunghe giornate con lei a dirle tutto quello che sapeva di Reich e così anche lei -seppe e poté essere svergina– ta senza sensi di colpa e poté conside– rare di fare !amore tutti i giorni (che tanta era la fame e il desiderio accu– mulati durante vcntitrè castissimi an– _ni) senz~ ALTRI sensi di colpa. Tutto filava perfettamente anche se passati i primi mesi l'attitudine ai gesti d'amore rallentò fino a ridursi ad uno la settimana. egli altri gior– ni lui le parlava di tante dotte cose che aveva letto sui libri e lei gli raccontava- del suo lavoro e della appendicite a cui aveva assistito oggi. Ancora venne un nuovo anno e la primavera e tutti finalmente realiz– zammo il nostro sogno di sempre andammo ad abitare tutti assieme in un enorme attico e comunque chi non vi abitava passava lì la maggior parte del suo tempo. Fu lì che accad– dero le più belle e pazze cose come i corpi di otto o dieci persone nell'amo– re ognuno con la sua cara donna ed il suo dolce angolo come una tana e incuranti delle parole o dei gemiti degli altri. Solo Mimmo non veniva mai rpetodico e solitario come sempre sceglieva il suo giorno e si appartava in qualche dannato posto senza che nessuno sapesse niente e ricompariva quattro ore dopo con l'aria BEATA di chi ha capito la verità e allora noi sapevamo che Teresa era piena di riconoscenza per lui e solo per lui. Ma un giorno un terribile giorno che vi è sempre in tutte le storie Mimmo arrivò e noi capimmo che qualcosa era accaduto e subito gli fummo incontro a dire amico sappi che non sei solo e noi ti aiuteremo e insomma non avevamo capito, queste erano solo parole ma la realtà era pure una tragica altra cioè come dire MA COME DIRE che gli era arrivata la chimata di leva e lui doveva partire subito lo doveva neanche il tempo di ascoltare due o tre di chi di fare l'amore una sola volta di stringere dieci mani di bere un litro di vino con dieci mani niente di niente solo qual– che ora per prepararsi per dire triste– mente addio per trovare le parole adatte a farsi ricordare da noì che non lo avremmo mai dimenticato e le ultime dolci parole per lei che restava sola per lei che sola piangeva per lei che già mi guarda\·a. Vado a prenderla all'ospedale dove lavora, le racconto qualcosa per farla ridere, è molto giù; era così abituata ai suoi due coiti settimanali nei giorni di libertà che si deve sentire molto triste senza. Andiamo al cinema– carpminare-•parlare senza dire niente

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