RE NUDO - Anno VIII - n. 56-57 - agosto-settembre 1977

lato; si volta dall'altra parte e s1 addormenta. Ma la donna è stata usata; per lei l'esperienza non è stata per niente soddisfacente. Può aver scaricato il marito, o l'amante, o l'amico, ma a lei cosa ha dato;:, Tutto questo discende dall'atteggiamento sessuofobico della società. Nel sesso la mente si trova in un atteggiamento di resistenza, di conflitto; e la donna è stata così repressa che è diventata frigida. Quando non c'è ansietà, non c'è bisogno di eiaculazione. E se l'amore è profondo i due amanti possono dar vita a un rapporto in cui si rinvigori– scono a vicenda. Allora l'eiaculazione cessa completamente. Per anni posso– no incontrarsi senza eiaculazione, senza spreco di energia. Semplice– mente rilassandosi uno con l'altra. I loro corpi si ineon tra no e si rilassano: entrano nel rapporto sessuale e si rilassano. E prima o poi il sesso arriver~ a non essere più un momento di eccitazione. Ora è eccitazione; poi non lo sarà più, sarà invece un mo– mento di abbandono profondo, un momento òi lasciarsi andare'. Ma prima dovete imparare ad arrendervi alla forza vitale che è dentro di voi. Solo allora sarete capaci di arrender– vi al vostro amante o alla vostra amante. Il Tantra prepara la via verso questa possibilità. 11 Ta11 tra 11011 i neo raggia il rapporto sessuale quando siete in uno s(ato di cccit_azione. Sembra assurdo, perchè è precisamente quando siete eccitati che avete voglia di far l'amore. Nor– malmente gli amanti si eccitano a vicenda per poter fare l'amore. Ma, dal punto di vista tantrico, l'eccita– zione è dispersione di energia. Fate l'amore quando siete_ calmi, sereni, meditativi. Prima meditate, poi fate l'amore. E nel fare l'amore, non supe– rate il limite. Cosa intendo con "non superate il limite", on divenite ecci– tati e violenti, in modo eia non disper– dere la vostra energia. Ordinariamente se guardate due che fanno l'amore, sembrano che stiamo lottando. A volte i bambini piccoli che vedono i genitori fare l'amore· temono che il padre stia uccid_endo la madre. Ha un'aria violenta; non è bello da vedere. Dev'essere più musi– cale, più armonico. Dev'essere più come una danza, e non come una lotta; dev'essere come se i due cantas– sero insieme una melodia armoniosa. E' la creazione di un'atmosfera nella quale entrambi possano dissolversi e diveRire unità. Dopo di ch,e si rilassano. Questa è l'idea del Tantra. Il Tantra non è sessuale: il Tantra è quanto di meno sessuale, eppure manifesta tanta at– tenzione per il sesso. In questo rilassa– mento, in questo abbandono profon– do, una nuova consapevolezza di ciò che sta accadendo ha inizio; e allora molti segreti vi si dischiudono. In primo luogo il sesso diviene un dono di vita. Così ·com'è ora, è un dono di morte. In esso vi sprecate, vi consumate, morite un po' per volta. In secondo luogo diviene la più pro– fonda meditazione naturale. Quando arrivate ad essere completamente ri– lassati con il vostro amante, o la RE NUD0/15 vostra amante, i pensieri cessano. La mente non c'è più: solo il cuore batte. Diviene una meditazione naturale. E se l'amore non vi aiuta ad entrare in meditazione, niente vi può aiutare: tutto il resto è superfluo. Discepolo: Bhagwan, come si può trasformare l'atto sessuale in un'espe– rienza meditativa? Si debbono prati– care delle posizioni speciali? Bhagwan: Le posizioni non sono molto significative. La cosa di reale importanza non è la posizione ciel corpo, ma la posizione della mente. Se cambiate atteggiamento mentale, può darsi che vogliate cambiare an– che la posizione in cui fate l'amore, perchè le due cose sono connesse. Per esempio, di solito l'uomo sta sopra alla donna. Questa posizione riflette il fatto che l'uomo si sente superiore alla donna. Ma in tutto il mondo, nelle società primitive, la donna sta sopra all'uomo. Così in Africa la posizione dell'uomo sopra alla donna è nota come la posizione del missio– nario. Quando i missionari cristiani (segue a pag. 16) Bhagwan Shree Rajneesh Bhagwan combina nel suo insegnamento molte tecniche, molte tradizioni, orientali e occidentali. L'enfasi è in generale sulla spontaneità, sul sentire piuttosto che sul mentale, e i primi passi nel cammino del discepolo di Bhagwan sono un lavoro di demolizione dell"'armatura caratteria– le", delle rimozioni, dei blocchi, delle rigidità che ci portiamo dentro. Nel suo ashram di Poona, presso Bombay, in India, alle tecniche tradizionali orientali sono associate tecniche occidentali come l'encounter (terapia di gruppo), la pri– ma! therapy, terapie reichiane, vari tipi di lavoro sul corpo (rolfing, polarity therapy ecc.). Le tecniche di meditazione che Bhagwan propone sono particolar– mente indirizzate alla condizione psicofi– sica da cui si trova in generale a pertire l'essere umano dei nostri tempi, in que– sta cultura tecnologica (il kali-yuga ...).

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