RE NUDO - Anno VIII - n. 56-57 - agosto-settembre 1977

RE NUD0/16 LA VIA ORIENTALE ALLA RISCOPERTA DEL CORPO E DELLA SPONTANEITÀ Cos'è il Tantra Il termine Tàntra denota un insieme di scuole filosofico-religiose, di tradizioni e di discipline, sia nell'ambito dell'Indui– smo che del B1,1ddhismo. L'origine del Tantra è da collocarsi probabilmente intorno al quarto secolo dell'era cristia– na, e la sua diffusione copre non solo tutta l'India, ma anche le regioni confi– nanti, il Tibet e le regioni Himalayane, l'Assam, la Birmania. Il fine delle disci– pline tantriche è, come in tutte le bran– che dello Yoga, il raggiun~mento della verita suprema, dell'unione col Divino, Gli scrittori tantrici induisti considerano i Veda e la tradizione Brahmanica inade– guati a guidare verso tale fine l'essere umano del kali-yuga, della presente epo– ca di oscurltà, in cui lo spirito è profon– damente velato nella materia. La dottri– na tantrica è dunque una nuova presen– tazione di una verità atemporale, --indi– rizzata a questi "secoli bui". Nel Kalachakra-tantra, ·al re Suchandra, che gli chiede lo Yoga per gli esseri umani del kali-yuga, Buddha rivela che l'intero cosmo è contenuto nel corpo umano, spiega l'importanza della sessualità e insegna a controllare i ritmi temporali per mezzo della. disciplina della respira– zione. I fatti della vita naturale, il cosmo vivente, ed il tempo sono elementi fonda– mentali della sadhana (realizzazione, di– sciplina) tantrica. L'attitudine del tantri– smo è in generale antiascetica e antispe– culativa: la via tantrica verso la libera– zione passa attraverso la spontaneità. Nel Guhyasamaya-tantra, all'assemblea di Bodhisattva (esseri completamente puri– ficati, che hanno raggiunto lalìbérazione del ciclo delle rinascite e che si riincar– nano liberamente) che lo ascolta, Bud– dha rivela che "Nessuno perviene alla perfezione per mezzo di operazioni diffi– cili e penose; alla liberazione si perviene bensì soddisfacendo tutti i propri deside– ri". Ma si tratta di una difficile e sottile verità, come dimostra il fatto che, nello stesso testo alle proteste dei Bodhisattva il Buddha risponde che ciò che sta inse– gnando loro non è altro che la condotta di un Bodhisattva, di uri essere completa– mente purificato. Gli estremi dunque si toccano. La stessa dottrina è contenuta nella tradizione esoterica occidentale nell'esortazione ad agire sempre secondo la propria Volontà Vera: "poichè la Vera Volontà, libera da ogni preoccupa– zione in uno scopo, è sotto ogni punto di vista perfetta". Alla sottigliezza e potenza di qu~sta d!)ttrina si deve il fatto che la via tantrica è spesso indicata come pericolosa. Benchè la rivelazione tantrica sia indirizzata a tutti, il cammino tantri– co, che è essenzialmente una pratica, una disciplina (una sadhana), include un'ini– ziazione da parte di un- Maestro, nel rapporto personale·con il quale avviene la "trasmissione della dottrina" vera e propria. Il simbolismo sessuale, copioso nei te~ti tantrici, si riferisce al cammino della sadhana tantrica in quanto cammi– no verso la riunione dei due principali polari opposti maschile-femminile, (SIÌi– va - Shakti) nel corpo del discepolo. Verso il corpo, tempio di questo "matri– monio mistico", la tradizione tantrica mostra sempre la più alta considerazio– ne. (segue da pag. 15) ... E naturale per la donna stare sopra l'uomo arrivarono in Africa, i primitivi afri– can~, _vedendoli f~r l'amore in quella pos1z10ne, non nuscivano a capire cosa stessero facendo, la trovavano una cosa violenta. La donna è più debole e più delicata, quindi è natu– rale che stia sopra all'uomo. Ma per l'uomo è difficile accettare di stare sotto: bisogna che cambi il suo modo di pensarsi rispetto alla donna. Dun– que se il vostro atteggiamento menta– le cambia, parecchie cose cambieran– no. E' meglio che la donna stia sopra, per diverse ragioni. Se la donna sta sopra, l'atto non sarà molto violento. Una donna sopra si rilasserà, e l'uo– mo sotto di lei non potrà essere molto attivo, sarà indotto a rilassarsi a sua vo_Ita. Ques~o è un bene. Se sta sopra lm, tendera ad essere violento ad agire molto e lei si troverà relega~a in un ruolo passivo. Dal punto di vista del Tantra, siccome volete arrivare al rilassamento, è meglio che la donna stia sopra. La psicologia femminile essendo più passiva di quella maschi– le, la donna si rilassa più facilmente dell'uomo. Le posizioni cambieranno, ma non preoccupatevi troppo delle posizioni. Semplicemente cambiate il vostro at– teggiamento mentale. Arrendetevi alla forza vitale; lasciatevi galleggiare in essa. Se siete veramente arresi, i vostri corpi prenderanno la posizione giusta per quel momento. Le situazio-

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