RE NUDO - Anno VIII - n. 54 - giugno 1977

Lettere Cari compagni, ml è capitato sotto mano il •Re Nudo• di marzo e ho letto con particolare inte– resse Il •personale è per– sonale•, a proposito . dell'a– borto. Personalmente sono un po' restio quando si trat– ta di Intervenire sull'abor– to, perchè sono convinto che In quanto •maschio• proba– bilmente sono il meno quali– ficato a parlarne e che con ben più cognizione di caus;i -e con ben più titoli è la don– na che dovrebbe parlarne, vi– sto che lo vive nelle condi– zioni che tutti noi sappiamo. Visto che però l'articolo di Re Nudo è firmato Alberto De Bernardl. ml sono fatto coraggio. Devo dire che so– no In linea di massima per– fettamente d'accordo con quanto scrive, sopratutto nel fatto che si è trattato di un •tr-aglco gioco sulra pancia di clli ha lottato• come dice il sommarletto. Ci sono anche un palo di sfumature però che forse meritano di essere precisa– te; si dice •tutti erano d'ac– cordo nell'approvare una ·legge In fretta e in furia per poi passare ad altro. Soprat– tutto per non passare al re– ferendum che avrebbe ri– schiato di rompere con una durezza assai maggiore del divorzio equilibri difficili del governo di •salute pubblica• che di fatto •dirige le sorti del paese•. Ma. manco per niente, compagni: d'accordo che in Parlamento sono quat– tro, che i mezzi di comuni– cazione di massa e in primo luogo la RAI riformata e pre– sieduta dal kompagno ukase socialista Grassi li cassano Lettere e nel migliore dei casi li distorcono sistematicamente nei loro notiziari; ma non credo proprio che si possa dire che Emma Bonlno, A– dele Faccio, e Mauro Mel– llnl e Marco Pannella, In Par• lamento fossero d'accordo, con tutti gli altri nell'appro– vare una legge In fretta e furia. I resoconti parlamen– tari, che è vero non sono di facile accesso, comunque sono lì pronti a testimoniare come noi radicali si volesse una legge tanto e tanto dif– ferente da quella pessima che già In Senato DC, indi– pendenti di sinistra e kom– pagno socialista Labor si .preparano a peggiorare ulte– riormente. Quelli di DP non cl hanno fatto una gran bella figura, Alberto ha ragione. E ancoria peggiore l'hanno fatta I so– cialisti (Fortuna compreso), mentre del PCI non mette neppure conto parlare, visto che forcaioli sulla pancia del– la donna, l'hanno detto subito che lo sarebbero stati. Ma perchè Alberto non ha speso due delle sue paroline per spiegare che I radlcal1 avevano votato no e perchè l'avevano fatto? E cioè per tutti quel motivi che poi successivamente ottimamen– te elenca e spiega: una leg– ge che ascia e peggiora tut– to; perchè In definitiva si tratta di una •revisione• ·del codice Rocco; perchè !'-abor– to criminale, clandestino, cle– ricale e di massa continuerà, anche con questa legge a re– stare la regola; per le In– credibili limitazioni che ven– gono frapposte, alle minoren– ni, Innanzi tutto e per que- Lettere sta strana storia dell'obiezio– ne di coscienza, che quando si tratta di aborto e di gine– cologi viene tutelata e ri– spettata, ma che quando si tratta di antimilitaristi, non– violenti, pacifisti può ancora portare In galera ... Ma s·I tratta tutto sommato solo di due piccoli nei. Siete stati, non so se gli unici, ma certo fra I pochi a dire, su questa legge, pane al pa– ne e vino al vino, senza stra– ne allocuzioni, ecolubrazlonl e clnclschlamentl. Questa legge è una cacca e avete avuto il pregio di averlo det– to. Grazie; quindi, anche se fosse stata l'unica cosa (e non è). Saluti libertari Valter Vece/Ilo Cari compagni, sono reduce dallo stessso '68 che alcuni di voi hanno vissuto e patito in prima per– sona. E sento la necessità di chiamare a raccolta con– tro I miasmi di questa so– cietà paranoica, alienante, tutti coloro che come me cel'Cano da dieci anni il di– ritto di spaccare tutto ciò che sino ad oggi cl ha spac– cato I coglioni': . famlgHa, scuola, lavoro, società, con– sigli, ordini, paternalismi, fratelli maggiori etc. L'illustre Giorgio Bocca, ri– spondendo a Penna Rossa, asserisce che •cose più grandi di noi ci condizionano e cl muovono• e conclude una sua dotta Interpretazione degli ultimi trent'anni asse– rendo di sentire un senti– mento di • preoccupazione e rimorso•. Non sto a discutere le sue asserzioni: vorrei solo poter parlare con I figli di Bocca (,non so se ne ha) per sa– pere cosa essi abbiano ca– pito della storia cosi come il loro padre la racconta. A me risulta che il Bocca, non molto tempo fa venne accu– sato di fascismo dallo stes– so PCI che oggi manda le sue scomuniche a destra a sinistra al centro, non accor– gendosi che fascismo è l'e– tichetta che più si adatta a se stesso. Cosa ne penserà Bocca? Sarà d'accordo o con– tinuerà ad avvolgere la sua preziosa penna con gli sten– dardi di una resistenza che Lettere ormai ha rotto I coglioni. a molti? Chiedo: ml fucìleran– no se dico In piazza che non me ne frega un cazzo della •loro• guerra per la • loro• liberazione? Chiedo: non ho anch'"lo, co– me loro, il diritto di com– battere e fare la rivoluzione contro una società, un potere che, a detta degli stessi So– loni d'oggi, ti fa camminare nel piscio e nuotare nella merda? Chiedo: è mal successo che una rivoluzione si combatta attraverso riunioni, dibattiti, Interviste, o non p~ttosto con armi proprie e Impro– prie? Oppure: è mal esistita una rivoluzione non combat– tuta da chi detiene TUTTO? Significa. allora che bisogna prepararsi alla lotta totale. Credetemi, non sono affatto ·'t.1n violento, ml da fastidio pensare anche alla stupida cieca commovente rabbia dei celerini che non voglio– no più essere carne da ma– cello; ma non posso fare a meno di pensare che per poter sbarcare il lunarlo so– no èostretti (?) a uccidere· bastonare odiare tutti colo– ro che azermano il loro di• ritto a vivere. Vorrei tanto che anche loro si r-endessero conto che vanno a crepare non per libera scelta, ma per -poter sbarcare il lunarlo n qualche modo; ma sono an– che pronto a colpire e di brutto per non essere col– pito .• Ho trentasei anni, non lavoro, scrivo poesie e passo il re– sto della mia via a capire cos'è la vita ... come me In Italia e nel mondo esistono migliaia di uomini Insoddi– sfatti, alienati, distrutti da una vita che solo raramel'ite hanno potuto vivere In pri– ma persona. Sono tutti co– foro che allora non capiro– no un cazzo del 68 e che og– gi sono perplessi, sballatati di fronte alla lucida azione di chi difende anche con le ar– mi il suo diritto a vivere: sono coloro al quall manca solo una leggera spinta per prendere aerei e treni e re– carsi ad esprimere 1-11 .foro rabbia ed il loro dir:ltto •per– sonale• a partecipare al fu– nerali dei maledetti lncasl– natorl del mondo. E sono tanti... tante mani pronte a prendere il fucile di Mara e sparare, magar-1· sulle loro stesse mani, per non dover più, lavorando, contribuire .a tenere In vita iI circolo chiuso •Capile-sfruttamento- alienazlone morte•. 0 Ragazzi uccisi dalla polizia (Segue a pag. 62)

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