RE NUDO - Anno VII - n. 48 - dicembre 1976

nome di Moebius, il fantastico Druillet e altri invece portano avanti un nuovo discorso che si pone come sviluppo ed evolu– zione dei comix underground e come uno dei pochi casi di fu– metto sperimentale europeo. · Più a sinistra di Alter c'è papà Linus che con i suoi Pericoli Pi– rella, Chiappori, Calligaro e Lu– nari rappresentanti della "cre– ma" della satira politica iatalica si aggiudica il primo posto fra le riviste di questo genere. Pur– troppo però gli autori appena citati a forza di sentire di essere i "migliori" si sono addormenta– ti (profondamente) sugli allori, tanto che non hanno nessuna voglia di cambiare e/o evolvere il loro stile, basta vedere Chiap– pori per farsene un'idea. Que– sto non vale però per Lunari sempre in maturazione e in cer– ca di nuove strade da battere. In queste pagine linusiane ap– paiono anche i divi della satira americana rappresentata da O'Neill, l'onniscente Feifer e da Tom Wilson con il suo Ziggy che qualcuno potrebbe con molto cattivo gusto paragonare a Fantozzi. Il già premio Pulitzer, Trudeau ci "diverte" invece con il suo Doonesbury, ovvero la vita in un campus USA. Le sue strisce frustranti fanno assaporare l'a– mara realtà dello studente di 1 oggi, dopo gli anni della conte– stazione, dove i rettorati vengo– no occupati non più da una ma– rea di studenti ma da un solo ·confuso rimasuglio del 68 e do– ve le "Pantere Nere" ormai so~ no rispettate e istituzionalizzate come folklore locale. Questo perché negl-i USA al contrario di quello che è successo da noi non vi è stata ancora una gran-_ de maturazione politica studen– tesca e soprattutto un aggancio con la classe dei lavoratori, tut– to ciò come risaputo ha portato il vuoto politico negli studenti riassorbiti poi, nella maggioran– za dei casi, dalla vita borghese ~ .. ' ...e,.. 4 --- 1-----__J e capitalista oppure li ha portati all'evasione dalla realtà per mezzo dei tanti pseudomistici o alle ·droghe mortali. Su questa linea ma molto più "europea", e quindi più vicino a noi c'è la Bretecher con la "Pagina dei frustrati" ovvero la pagina delle contraddizioni della sinistra vi– ste da una donna, questo caso più unico che raro è senz'altro molto più unico che raro è sen– z'altro molto interessante. Top– pi, Crepax, Breccia, Pratt e Siò sono invece le avanguardie neolatine del fumetto dramma– tico, fra la fine del conformismo e l'inizio dell'anticonformismo artistico e letterario si danno un tono di originalità e di alternati– va che non possiedono (o pos– siedono poco) affogano an– ch'essi nella banalità, ma poi tutto si copre per la loro bravu– ra con la matita e con le chine. Figlio di Linus è l'Uno che do– vrebbe diventare la rivista (a detta di O. del Buono) dell'ul– trasinistroide medio, con molte ambiguità e incertezze aspetta la collaborazione attiva dei let– tori. Nata nell'ormai lontano 67 "Eu– reka" è invece passata da uno sfrenato qualunquismo a un tie– pido impegno politico, ricordia– mo Mr. Manager di Barletta e il defunto (nel senso che non si vede più) "Santincielo" di Skiaffino, ovvero la storia di uno strano paradiso abitato da anime tutt'altro che prive di di– fetti. Howard the Duck il perso– naggio di una delle più grandi case editrici di fumetti del mon– do viene pubblicato da Eureka col nome di Orestolo il papero passando quindi da una proba– bile allusione al creatore della "sworld and sorcery" (Robert Ho~ward) ad una probabile al– lusione al direttore di Linus (O– reste del Buono)'. Le storie di questo papero disneyano alle prese di situazioni spesso so- segue a pag.50 . ' NOVITA IN LIBRERIA Carla Ravaioli LA QUESTIONE FEMMINILE INTERVISTA COL PCI Interviste con: Enrico Berlinguer, Aldo Tor– torella, Luciano Gruppi, Giuseppe Chiaran– te, Giovanni Berlinguer, Gerardo Chiaro– monte, Ugo Pecchioli, Adriana Sereni, Gior– gio Napolitano. La costante crescita del PCI che lo colloca in un'area di intervento di importanza deci– siva; la crescita altrettanto vasta e impetuo– sa dei movimenti femministi, che tocca or– mai larghe masse di donne di ogni ceto; la convinzione dell'autrice che un'azione decisiva per modificare il rapporto inter~ sessuale gerarchizzato possa essere con– dotta solo dalla forza e dalla capacità di penetrazione della sinistra: queste le linee imperatrici di un proficuo e teso dibattito. Susan Brownmiller CONTRO L. 3.500 LA NOSTRA VOLONTA In cinque anni di ricerche negli archivi di tribunali e di giornali, Susan Brownmiller è riuscita a raccogliere un'immensa quantità di materiale per mostrare come da sempre la violenza carnale, soprattutto nei confron– ti delle donne, è usata come arma repres– siva e come da sempre la legge (maschile) è complice del potere nel sottovalutare questi crimini. Infatti, secondo l'autrice, l'uso del "pene come arma" ha permesso agli uomini di instaurare una sorta di "pau– ra dello stupro" che mette automaticamen– te la donna in condizione di inferiorità. Erica Jong FRUTTA E VERDURA L. 5.000 Balzata di colpo, con il romanzo "Paura di volare", a uria notorietà mondiale, Erica Jong ha pagato al successo uno scotto ab– bastanza inevitabile: quello di vedere in parte falsata la propria immagine, identifi– cata con la spregiudicatezza erotica dell'o– pera e ridotta a questa sola dimensione. In realtà la Jong era già conosciuta e ap– prezzata, nell'ambito più circoscritto dei lettori di poesia, come una delle autrici più interessanti e originali della sua genera– zione. Il presente volume offre, col testo a fronte e nella traduzione aderente e incisiva di Donatella Bisutti, una scelta di tutta l'opera poetica della Jong, per metterne in evidenza la novità e l'evoluzione di linguaggio e di , contenuti. L 3.000 BOMPIANI

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