RE NUDO - Anno VII - n. 40 - marzo 1976

gno isolato e si fa diventare un'ideologia cioè lo si carica di significati globali, complessivi, di spiegazione del tutto. Cosi abbiamo l'amante della buona cucina che fa della riscoperta del cibo genuino tutta la filoso– fia della sua vita. Alla fine non gli interessa più nè il nutrimen– to, né il gusto. Gli interessa il cucinare in sé e per sé, come rito, come qualcosa che sta fuori. Un'operazione simile condotta sul sesso significa rendere il sesso un valore sosti– tutivo di tutti quelli decaduti (fa– miglia, patria, religione eccete– ra) e di togliergli cosi tutti i ca– ratteri specificamente sessuali, corporei, personali, facendolo diventare un rito sociale, una merce di scambio, un ciclo pro– duttivo. E questo è l'ultimo aspetto dell'offensiva: il biso– gno ridotto a meccanismo, a bi– sogno di lavoro. Questo è evi– dentissimo nei film porno ame– ricani: per un quarto d'ora fan– no vedere un pompino, per un quarto d'ora una sega, per una mezzora una leccata eccetera. In certi cinema ci sono persino degli special di brevi durate che si susseguono (::ome i cartoni animati degli intervalli televisi– vi) a ciclo continuo e sono inti– tolati: Pompino, Sega eccetera. Insomma sono dei film didatti– ci. La gente vuole libertà ses– suale? Allora io (capitale) gliela dò e gli insegno come si fa. Cioè il sesso si fa, si produce, è una serie di atti di lavoro, ripeti– tivi. La dimensione è quella del– l'efficienza. Infatti non si dà mai protagonista di film erotico che non goda come un pazzo, che non venga al momento giusto, che non abbia voglia eccetera. Una dimensione di produttività. In generale questo vuol dire ri– durre il tempo libero a tempo di lavoro, infilare la fabbrica nel personale a livelli fino a oggi sconosciuti. Programmare gli atti sessuali la loro durata, la lo– ro progressione, il loro modo, come si programma la carroz– zeria d'una macchina. Dopo Gola profonda per esempio do– ve la Linda Lovelace fa dei pompini mostruosi, in America e in Francia i ginecologi sono stati sovraccaricati da casi di donne preoccupate perché non riuscivano a ripetere il gesto e non si sentivano normali. Roberto: Scusa ma perché dici "mostruoso"? I pompini sono mostruosi? Si vede che non hai mai fatto un pompino. Gianfranco: No, però per me quello della Linda è proprio un numero da circo, ingoiare un cazzo fino in fondo ... Corrado: Il problema è che quello che ci sembra "mostruo– so" "disgustoso" è in realtà quello che ci piace. Questi film insomma possono anche fare scoprire delle cose che delle volte ci neghiamo ideologica– mente. Mirella: Ci sono due filoni di film porno alcuni come ha det– to Gianfranco fanno vedere del– le cose abbastanza usuali che capita a tutti di fare però ripe– tendole all'infinito con esattez– za e puntigliosità. Poi ci sono invece quelli che vogliono fare inorridire e presentano situazio- Fumetto di Fremion e Mandryka dall'Echo des Savanes. Traduzio- 9 ne: Come tirar su le vostre gattine : (prima vignetta); "Così imparerai!" ~ (quinta); "Veri uomini! Insegnate v l'igiene alle vostre gattine!" (ulti- ~ ma). ____ _., ___ ,.......___ ni sessuali nauseanti ... Corrado: Nauseanti fino a un certo punto. Gianfranco: Ma per esempio in un film si pisciano negli occhi aperti. lo non .so se ho poi mol– ta voglia di riscoprire questo fatto qui... per me questi film rientrano invece nel discorso parallelo colpevolizzante e av– vilente. Corrado: Ma è avvilente per chi si avvilisce, mentre può essere rovesciato e diventare un fatto positivo. Gianfranco: Comunque se pos– so finire quello che stavo dicen– do sull'offensiva porno, per me la controcultura (diciamo così) non deve reagire col "purismo" (basta i nudi) o con il "patina– to" (nudi ma belli e tutto som– mato innocui). Bisogna affron– tare direttamente il discorso del porno però spezzando quelle tre caratteristiche che dicevo prima: l'isolamento dei bisogni, l'ideologizzazione del separato e la riduzione del sesso a lavo– ro. 11che vuol dire inserire i bi– sogni sessuali nell'insieme dei bisogni, vuol dire smitizzare l'i– deologia orgasmica per cui il sesso (inteso come fare) sa– rebbe la panacea di tutti i mali (compresa la crisi economica) e poi vuol dire sganciare il ses– so dall'efficienza e dal lavoro ri- 15 portandolo a una dimensione di gratuità, di gioco e soprattutto di ozio, di antiproduttivismo, di rifiuto del lavoro. Corrado: Non sono affatto d'ac– cordo. I discorsi che vogliono superare le specificità e cerca– re le "totalità", sono alla fine sempre discorsi moralistici e appunto "totalitari". Cioè dietro l'idea dell'Unità, rispunta sem– pre fuori il Centro, lo Stato, il Partito. Noi nella realtà viviamo invece una situazione di speci– ficità, anche di separatezza e questa condizione bisogna ap– profondirla come tale. Per esempio prendiamo il rapporto sado-masochista: vivere fino in fondo questa specificità vuol di– re che abbiamo riconosciuto fi– nalmente in modo liberatorio che il rapporto di reciproca sot– tomissione sganciato da una prospettiva di rapporto fisso stabile di coppia, cercato nel– l'incontro dei corpi come fine puramente oggettuale, ecco abbiamo riconosciuto che era il nostro piacere. Che era falso negarselo ideologicamente, che anzi dietro certi "disgusti" c'erano in realtà delle forme di paura, di conservazione rispet– to a una situazione che era in– vece estremamente attraente. Stefano: Anch'io sono abba– stanza d'accordo che bisogna

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