RE NUDO - Anno VI - n. 36 - novembre 1975

I GRUPPI DI F~ONTE ALLA QUE$TIONE OMO~ESSUALE: LA COMP.LICE AJ.LEANZA? Le giornate di Licola dove si è ,volto un incontro festa degli org11nismi studenteschi di Lotta Continua Il Manifesto Av;mguardia Operaia sulle tematiche o_ccupa– zione sessualità droga, avrebbe potuto essere, e noi del Collettivo Autonomo F.U.O.R.I! di Milano ce lo aspettavamo, l'inizio di un d(bat– tito confronto fra noi i gruppi della sinistra ed all'interno ·dei gruppi stessi; ma questo di fatto non c'è stato nè in quei giorni nè in seguito sui giornali. Il nostro intervento ha avuto invece un impatto diretto con i «compagni di base .., fli questo accenna in modo agnostico Il Manifesto del 20 set– tembre: «Un momento in cui tutti hanno teso gli orecchi agli altoparlanti che por– tano la radio in tutta la pineta è stato quando ha parlato un compagno del collettivo F.U.O.R.I! di Milano. Già dal pomeriggio prima intorno allo stand di questo collettivo c'era stata una grande animazione. A differenza del F.U.O.R.I! per così dire ufficiale, che pure ha una sua presenza alla festa, i milanesi scelgono la via della provocazione. Truccati in maniera violenta ed esagerata, con le paillet– tese i lustrini dora°ti vendono il loro giornale fissando la gente in maniera accusatoria dicendo: «tu reprimi la tua omosessualità». Le reazioni sono in minima parte di panico e di intolle– ranza (in genere, ma è un'altra farina di rifiuto del problema), i compagni reagiscono dicendo «ma a me che me ne frega tu fai pure quello che vuoi per me va tutto bene ma basta che non mi secchi». ci hanno dato uno spazio perché c'è stata da parte loro l'intuizione che dalle femministe e da noi omosessuali siano stati posti degli interrogativi sulla connessione pri– vato politico che riguardano tutti. Non vogliamo pensare, in sintonia all'articolo citato, che la nostra presenza fosse motivata dalla nostra militanza «nella.. po!itica e che fossimo là «malgrado" la nostra omosessualità. E' certo che l'assenza di un dialogo incontro scontro· teorico pratico da parte delle «dirigenze,, dei gruppi lasciava i compagni del tutto impreparati sulle tematiche che ormai portiamo avanti da tempo. Stando così le cose è stato fin meglio che ci i:.iamo potuti scon– trare incontrare direttamente con le reazioni più disparate con i pre– giudizi più incredibili attraverso un certo humor e attraver~o una pro– vocazione dialogo che partendo proprio da quelle cercava di smascherare cosa ci stava dietro. Infatti, come finocchi, noi soste– niamo che la questione omoses– suale riguarda prima di tutto i maschi eterosessuali. Perché essi voi siete da sempre i più spietati censori dell'omosessualità degli altri, ma soprattutto della vostra omosessualità che negate con questo artificio. Il maschio pensa con terrore a sè come omoses– suale. Questo terrore è terrore di massa e sciogliere questo terrore riportandolo alle cause sociali che lo hanno generato è rivoluzionario. Perché i casi sono due: o hanno ragione i fascisti quando sosten– gono che i finocchi noi siamo malati perversi degenerati con carenze cromosomiche ormonali e vitaminiche, oppure bisogna chie– dersi a chi serve che anche il pro– letariato pensi .cosi e perché si impone anche sul proletariato la norma sessuale: cioè il rapporto eterosessuale solo genitale e solo all'interno della coppia adulta. Affrontare questo nodo è fonda– mentale per un comunismo che liberi nei rapporti tra uomini il ·valore d'uso dal valore di scambio. Facciamo l'ipotesi che la sessua– lità nella famiglia sia stata finaliz– zata decurtata e coatta alla ripro– duzione della forza lavoro. Fac– ciamo l'ipotesi che in questa società il maschio rappresenti ed impersoni il potere e la donna la fonte e lo strumento di vita senza «anima .. materia senza spirito chè lo spirito e l'anima il senso sono i valori maschili. Facciamo l'ipotesi che le madri dei figli maschi siano espropriate per trasmettere tra– mite loro la proprietà privata ma soprattutto per perpetuare il potere della società dei maschi nei Incredibile ineffabile e quasi diver– tente è stato invece il «contributo teorico .. apparso sul quotidiano di Lotta Continua del 23 settembre: «Una festa ha anche le contraddi– zioni in seno al popolo. Facciamo alcuni esempi: l'immenso accampa– mento era vivo tutto· il giorno, seduti davanti alle tende, sotto i pini c'era chi suonava e chi giocava a carte, preparava lo spinello, chi si era por– tato il vino da casa, operai che entra– vano allo stand delle femministe a Chiedere informazioni, capannelli enormi con compagni del F..U– .O.R.I!. Al dibattito sulle lotte proleta– rie a Napoli, un operaio dful P. C. ha esordito criticando la festa perché c'erano troppi cartelli e scritte sulla musica e l'omosessualità; ed è stato interrotto da uno dei disoccupati organizzati: «questo non lo devi dire, perché nel nostro comitato ci sta un frocio che è il più combattivo di tutti». Cosi si potrebbe pensare che la contraddizione sia tra omosessua– lltt e attività politica e non passi all'interno delle categorie ·e del modp di far politica oggi, come Invece diciamo noi. Ci spieghiamo A cura del Collettivo Autonomo FUORI di Milano ancora una volta in modo più ~Sflicito. A Licola le organizzazioni 41 confronti delle donne. Facciamo l'ipotesi che la famiglia sia il ter– reno in cui gli individui maschi vengano stampati da quel rap– porto di divisione di ruoli e di potere tra padre madre per essere pronti da un lato ad inserirsi a per– petuare la generale struttura gerarchica autoritaria della società maschile (nella quale solo avviene la dinamica e la lotta per il potere) e contemporaneamente a credere sentire come separato privato il rapporto con le donne la «propria .. donna riproducendo e ripristi– nando nella propria vita la separa– zione tra pubblico privato tra poli– tica privato cosi come avveniva nella famiglia di origine nella divi– sione dei ruoli sociali del padre e della madre. Se queste ipotesi sono vere cosa ci sarebbe di meglio della etero– sessualità genitale quale unico comportamentò incoraggiato per– messo e sancito da famiglia scuola chiesa società civile ecc. fino a che ciascuno sia cosi autonomo da pensare credere sentire che quello sia proprio il proprio com– portamento sessuale? E quale operazione dovrà allora essere costretto a fare su di sè il maschio? Quale costo dovrà pagare? Mutilare ogni tensione che lo assimili alla donna chè come donna si sentirebbe perduto di valore sociale svilito nel pote– re.finocchio: Fare quadrato con gli altri maschi nella difesa dei privi– legi comuni, nel reprimere i finocchi e sè come finocchio. Nel reprimere il piacere fine a sè stesso in favore del piacere della prestazione del prestigio. Nel rapporto omosessuale tra maschi e tra donne il potere e la delega sono messi in discussione: tra due vincenti e tra due perdenti sociali si è costr.etti a scontare e a ricomporre affetto sessualità potere assenza di potere subordi– nazione dominio all'interno di ciascuna persona e non distribuirli nella divisione sociale dei ruoli. E questa sembra ùna cosa da niente, ma mette in crisi dalle fon– damenta l'ordine distributivo della attuale società, il modo di far poli– tica, la struttura stessa dei gruppi politici. Se quelle ipotesi sono vere quindi, quello che voi sentite nei confronti delle checche dei finocchi e dei culi, al di là delle giustificazioni che vi fate che vi insegnano che sono false, non è mai naturale ma è ideologia .. E non si dà liberazione senza la liberazione da questo dominio'. senza la liberazione attraverso la vostra omosessualità. E' per questo che noi finocchi, che siamo i fuori legge del sesso, intendiamo fare della nostra amo– ralità offensiva del vostro nostro ·vivere borghese, un'arma rivolu– zionaria. Due ennesime parole alle organiz– zazioni della sinistra. Da un lato invocate il dialogo dall'altro è da molto ter)lpo che vi. rifiutate di prendere posizione politica sulle problematiche che noi solleviamo, così come cestinate le lettere che vì scrìvìamò per iniziarlo nel con– creto questo dialogo finalmente. La logica del teniamo conto delle masse può diventare un mezzo per castraré le masse all'insegna d13ivalori maschili. Ma a chi giova? Non vi accorgete della complice allear,za?

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