RE NUDO - Anno V - n. 26 - 1974

dibattito sui periodici Il dibattito che segue è la tra- anche a/l'interno de • il pane e di fatto servi della reazione per- t1co, rapporto col movimento e l scrizione fedele (e quindi un po' le rose•. Il problema di fondo ché • recuperatori • --: è ormai avang~ardie •. Chiarito il ruolo disordinata, ma autentica) di un era dunque: quale può essere il una posizione che puo trovare de • 1/ pane e le rose• viene incontro fra due compagni di Re rapporto fra un giornale di con- credito solo fra vecchi arnesi fuori ancora una contraddizione nudo e due compagni de « il pa- trocultura e rivoluzionario e gior- • consiliar-situazio-comontisti • illuminante fra i compagni di ne e le rose », un giornale stu- nali come « qui giovani » e " ciao su quegli squallidi manifesti che quel g~ornale sul giudizio del dentesco milanese nato l'anno 2001 •. Secondo noi l'atteggia- decorano la vecchia Brera. A no- ruolo d1 re nudo. scorso intorno ai collettivi poli- mento deve essere diverso, po- stra avviso posizioni simili non Chi, come Luppi, avverte la ne- tici studenteschi, l'organizzazio- sto che " qui giovani » pur es- possono trovare spazio in chi cessità di un giornale come Il ne di massa che raduna soprat- sendo commerciale e pieno di agisce nell'area della sinistra ri- nostro, svincolato dalle organlz– tutto gli studenti di lotta conti- contraddizioni, è un settimanale voluzionaria raziocinante. Oltre- zazioni anche se in rapporto con nua. democratico, mentre «ciao 2001 » tutto teniamo presente, a confer- esse a sostenere un lavoro auto- Questo incontro era stato chie- è su posizioni coerentemente ma di quanto sosteniamo, che u- nomo e unitario di crescita cui- sto da Re nudo in seguito ad un conservatrici e qualunquiste; (ha na delle probabili vittime del rim- turale oltreché politica dalla ba- articolo comparso su • il pane e pubblicato persino il manifesto pasto editoria/e della Palazzi, sa- se e chi, come Giulia, pensa che le rose » in cui si manifestava della destra nazionale sulla ben- rà proprio " Qui Giovani • o per il nostro ruolo sia esaurito e che una posizione • estremista • in- zina). lo meno il suo spirito progressi- bisogna cedere il passo alle or- discriminata contro tutti i perio- Infatti la tesi per cui i giornali sta. ganizzazioni e diventare quindi dici giovanili prodotti dall'edito- sono solo rivoluzionari o reazio- Nella seconda parte del dibatti- « cinghia di trasmissione• cultu- ria borghese. Il dibattito ha ti- nari - e che anche i giornali to si scivola sul problema: • i raie di L.C. o di chi per essa. rato fuori alcune contraddizioni, con aperture progressiste sono nostri giornali e il soggetto poli- Re Nudo (Andrea). Sul vostro numero 4 del giugno '73 avete parlato dei giornali che defini– te " della concorrenza borghe– se •. Crediamo sia utile tornarci un attimo sopra per la grande diffusione che questi hanno fra il pubblico giovane a cui si rivol– gono. Il giudizio negativo espres– so su « Ciao 2001 » ci trova ov– viamente concordi in quanto fra l'altro ovvio che con un direttore democristiano ci sia poco da fa. re, ma invece non concordiamo sul giudizio ugualmente espres– so su « Oui Giovani », il settima– nale della Palazzi, con un diret– tore magari un po' timoroso (ma come dargli torto con la situazio– ne attuale della Casa editrice?), e antipsichedelico ma certamen– te democratico. A proposito di questo giornale scrivevate « ... dal momento che le indicazioni che dà si limitano al lottare per una scuola più democratica, per il voto a 18 anni, per i concerti a 1000 anzichè 1500 lire e cioè il giornale si muove in una logica e in una prospettiva tutta rifor– mistica di conquiste graduali, non può essere altro che uno strumento molto pericoloso nel– le mani della borghesia illumi– nata per confondere e recupera– re una grossa fetta di giovani ri– ducendo la loro carica eversiva ad un ruolo di opposizione de– mocratica; il che non è una gros– sa modificazione rispetto all'or– dine attuale delle cose, se alla fine chi decide per loro restano i succes ri di Scalfaro, i presi– di, i dat \'di lavoro anche se un po' m · fiosi, i genitori, gli zii -i borghesi dei "lo- esto giudizio è te una imposta– guella cioè che · compatta a -on opera- no menticate che il cosiddetto « ruolo di opposizione democra– tica • può essere positivo in que– sta fase soprattutto se viene sti– molato criticamente, può arriva– re a lettori che noi non possia– mo raggiungere ancora. Natural– mente si tratta sempre di un giornale borghese, che è quindi parte dell'opposto schieramento, ma non possiamo accettare la vostra tesi per cui un giornale riformista è per forza « recupe– ratore », pericoloso ecc. ». Il pane e le rose (Luppi). In effetti sul piano metodologico l'articolo è sbagliato, viene fuo– ri che un giornale se non è ri– voluzionario non si deve leggere o viceversa che sono da leggere solo i giornali rivoluzionari, co– sa che fa a pugni con la dialet– tica ... • e invece dobbiamo met– terci in rapporto dialettico con giornali come quello proprio per– chè siamo convinti che gli spun– ti più validi che esso offre non · possono poi essere affrontati e risolti alla radice da un giornale democratico che non può mai andare oltre alla denuncia del problema. Dobbiamo essere noi il soggetto politico in quanto giornali strumenti di intervento politico. Re Nudo (Francane). Bisogna tenere conto anche della diffe– renza che c'è fra un pubblico qualunquista come quello di "ciao 2001" e i lettori di "qui giovani". "Ciao 2001" è letto solo per la musica e i concerti, "qui giovani" è seguito anche per altri argomenti. Voi non ave– te idea, per esempio, di quanti lettori di "qui giovani·; siano en– trati in contatto con noi attra– verso le rubriche e i servizi sul– l'underground. Re Nudo (Andrea). Certo è successo che lettori di Re Nudo abbiano incominciato a legger anche Giovani, se non altro seguire settimanalmente stre vicende, cogliere u questi giovani vengano risuc- Re Nudo (Andrea). • Prendi&• chiati in una prospettiva riformi- mo per esempio la rubrica dello. sta e abbandonino la « via rivo- psicologo su "ciao 2001 ": si fa luzionaria ... •. Credo piuttosto della mistificazione e del perbe– che un giornale d'informazione nismo modernizzato, mentre nel– democratica dovrebbe avere più l'analoga rubrica su "qui giova– pagine a disposizione. ni" si attacca per esempio la di– Prendendo un numero a caso ve- fesa della verginità, si dice a– diamo che le pagine da leggere pertamente che la "penetrazio– sono sì e no una decina sulle set- ne" non è che uno dei modi per tanta numerate. Il nostro letto- fare l'amore, insomma si dissa– re, non leggerà certo tutto. Farà era settimanamente uno dei tabù una scelta, una selezione e alla base della nostra società. Beh, fine leggerà non più di quelle tenendo conto di quanto queste dieci pagine. rubriche siano seguite dai più Ma sentiamo Giulia che è l'au- giovani, sarebbe sbagliato non trice dell'articolo « incrimina- fare una differenza tra gli effetti to •... deleteri della prima e le spinte Pane e rose (Giulia). L'articolo positive che può dare la se– ha dei grossi limiti. Ma devo - conda. dire che se ci poniamo come Il pane e le rose (Giulia). Ma soggetto politico, come stru- tutti e due però trattano i vari mento d'intervento, dobbiamo problemi in modo separato, co• intervenire nei termini di una me se fossero problemi indivi• critica radicale nei confronti di duali e non collettivi. Cioè: io tutti questi giornali. Sia Ciao ho questo problema e lui quello. 2001 che Giovani. Poi magari tra Oggi esiste questa realtà, poi di noi, tra amici si può anche quest'altra e così via. E peggio dire « però non male questo ar- ancora non dicono che per risol– ticolo di Giovani! •. Ma come vere tutti questi problemi, per giornale dobbiamo tenere una cambiare questa realtà ci deve posizione diversa, più radicale. essere una risposta collettiva Re Nudo (Andrea). Mi sembra che parta da una organizzazione ci sia una contraddizione fra collettiva. quello che sosteniamo noi e an- Il pane e le rose (Luppi). Per– che Luppi e quel lo che dici' tu. chè è appunto un giornale bor• Parli ancora di critica radicale ghese, il compito di superare negando che posizioni differenti l'ottica individuale spetta a noi. vadano trattate in modo diffe- Cosa possono dire "il pane rente. Come fai a mettere sullo e le rose" o "re nudo" di un ar• stesso piano un giornale reazio- ticolo anche buono di "qui gio– nario con un giornale con aper- vani"? Che è positivo, ma che ture democratiche? manca la collocazione di classe, Pane-e ro~e (Luppi). Sì, sareb- .e e·~ una separazione fra I be un po come non vedere la :ari a omenti, "lentr 1 noi rl-. differenza tra sindacato J.. · en Cl. .s,r t atiche, stra sindacale, tra e Car- "' • • · · i' ttl niti. Anche Lo a C nua ulti- v h siamo m da mamente ha i · ~ f fare m ., i distinguo.-F ~-AIIQ le _: l'i'flui, d_ifferenze di f 11 • p goncJ I-: esi q e 1 -~~✓-

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