RE NUDO - Anno II - n. 7 - settembre 1971

COSA SERVE L'ESERCITO SA SERVE L'ESERCITO? ria l'esercito dovrebbe servire da difesa da eventuali aggressioni e. In pratica tutto il tipo di armamento acquistato dopo la guer– carattérizzato da una scelta tipicamente " americana "· Infatti armati leggeri e velocissimi (Leopard), reparti specializzati anti– lg/ia (C.C., baschi blù, i reparti che nominalmente vengono ad– ti contro il "banditismo»), gli stessi discorsi che gli ufficiali iori fanno nelle caserme, sono tutti rivolti contro un « ipotetico ,, o interno. I= raro che ~i parli cqntro i russi o i cinesi, ma quan– ccede i nostri colonnelli non parlano tanto di noi, ma della , nostra protettrice. cito però serve anche a « plasmare ,, i giovani, « modificare ,, personalità rendere « forte ,, il loro carattere. Avremmo voluto e PLAGIARÉ invece di plasmare, ANNULLARE invece di modi– AUTORITARIO VIOLENTO E PARASSITARIO invece di forte, n è possibile. Abbiamo già una denuncia per ~ilip:1ndio alle for– ate e ci basta, Quello che forse possiamo d,re e che a l1vello a, la funzione principale del servizio militare è di immettere oc/età dei servi ben inquadrati, abituati ad obbedire a ordm, , senza discutere, capaci di tacere pur assistendo a mille quo– nefandezze educati a mai reagire di persona alle ,ng,ust1Z1e ltati a " mett~rsi a rapporto col superiore ", cioè invitati a rivot– i/a giustizia dello Stato e ad accettarla anche se considerata :a. Eppure i nostri amnti governanti dicono che questo è un fo democratico. • embra coerente questa curiosa definizione del nostro esercito, fatti rispecchia pienamente la nostra democrazia: _quella delle delle finestre della rapina di stato, della repressione e dello Bnto. Come 'direbbe i/. compagno Mao " Ogni governo ha che si merita ». RE NUDO ·13 SOidato, difenditi (PRIMA PARTE) Soldato difenditi devi contribuire a creare un vasto movimento di op– posizione al servizio militare, for– nendo consigli e indicazioni ai compagni che vanno sotto le armi. Vuole essere un invito ai compagni 5oldati a continuare anche nel– l'esercito la lotta contro le istitu– ~ioni repressive della società capi– talista. gli atteggiamenti errati Alcuni :ompagni considerano il servizio militare come una parentesi di 15 mesi da passare alla meno peggio, dimenticando di essere rivoluzio– nari anche sotto le armi, Questa posizione deriva da una sopravva– lutazione del nemico. Questi com– pagni ritengono l'esercito una mac– china repressiva perfetta dal punto di vista della repressione, anche preventiva e ritengono quindi che i rischi che correrebbero in un in– tervento politico sarebbero enor– memente superiori ai risultati e al– l'efficacia dell'intervento stesso. 2) Altri compagni cadono nell'apa– tia e nell'isolamento, accontentan– dosi di leggere, magari clandesti– namente « L'Espresso» o altro. Cercano di estranearsi dalla vita di caserma cercando soluzioni di im– boscamento personale che spesso non sono neppure dignitose (auti– sta degli ufficiali, dattilografo in fu– reria) ma soprattutto producono una frattura pericolosa con iI resto della truppa. Infatti gli " imbosca– ti » vengono soprannominati lec– chini e ruffiani dagli altri soldati, quindi da quella posizione poi, è difficile avere credibilità politica. COME COMPORTARSI NEI CONFRONTI DEI CAPORALI A livello di massa il compagno sol– -Jato deve continuamente spiegare 3i suoi commilitori la funzione re– :>ressiva e ideologica del servizio ·,1ilitare, partendo dai vari latti del– 'a vita della caserma. Per esempio: deve essere in grado di spiegare • la funz!one di cani da guardia che ::;volgono i caporali istrutori e gli anziani, come i capetti in fabbrica; deve spiegare che la gerarchia chiede loro di svolgere questa fun– zione in cambio di qualche briciola di libertà e privilegio, ma che il ca– porale e l'anziano (soldato - a cui rnancano pochi mesi al congedo) non per questo sono nemici di classe. Infatti spesso non hanno scelto lciro questo ruolo; noi ci comportiamo con loro a seconda . di come loro si comportano con noi: se sono crumiri o ruffiani li si attacca in quanto tradiscono la loro classe, se non lo sono, de– vono essere considerati dei nostri. È simile il rapporto politico che in fabbrica hanno gli operai con gli impiegati di basso livello o con gli operai di prima categoria.

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