RE NUDO - Anno II - n. 5 - maggio 1971

realmente? I surrealisti avevano cominciato bene, ma solo Artaud ha continuato. Breton è diventato un papa: frequentava i salotti e passava il suo tempo a scrivere lettere di scomunica. Tzara, lui sl è un innovatore: è stato lui che ha proposto di comporre un testo estraendo le parole da un cappel– lo. Perché non introdurre dunque il caso anche nella letteratura, come lo è stato nella strategia militare od economica mediante la teoria dei giochi di Neumann e Morgen– stern. L'aereonautica americana preparava i piani di attacco se– condo cinque ipotesi differenti. Se ne estraeva una a sorte all'ultimo momento: il nemico non aveva co– sl alcuna possibilità razionale di indovinare le intenzioni dello Sta– to Maggiore awersario. Cut-ups, o Fold-in, le tecniche di scrittura che abbiamo sperimentato punta– no nella medesima direzione. cc L'eroina mi ha distrutto » A.: Lei crede che la droga possa servire ad un allargamento della coscienza. B.: le droghe non sono molto im– portanti in sé stesse. Hanno il loro ruolo: è un mezzo che si usa per accorciare la via in mancanza di altro. Ma sarebbe ottimista crede– re che le droghe potrebbero da so– le produrre una trasformazione ra– di.-:ale delle coscienze. Guardi il Marocco: si fuma legalmente da se– coli e non è successo niente di speciale. La sostanza più interes– sante di tutte quelle che ho pro– vato è lo yage. Un allucinogeno incredibile, da prendere di notte, con visioni al color bleu. Sfortu– natamente lo yage provoca una leggera nausea, è soprattutto mol– to tossico e non ha un gran mar– gine di sicurezza. Mentre la can– nabis, non ha alcuno di questi in– convenienti, anzi. A.: La psilocibina? B.: Non mi piace affatto: è sinteti– ca. lo preferisco di gran lunga le droghe naturali a quelle chimiche. Personalmente sono allergico a l'LSD: ad alte dosi rammollisce il cervello. Con l'acido ho il viso gonfio e le mani balorde. Con la cannabis mi controllo e mi sento molto sicuro di me; me ne servo per lavorare, accelera l'andatura delle associazioni. Ottengo cosl 3 o 4 idee su di uno stesso argomen– to, nello stesso tempo. A.: cosa intende per allargamento della coscienza? W.B.: E' quasi impossibile spiegar– lo. Gli allucinogeni ampliano le percezioni, ci si può arrivare anche senza droga ma è molto più diffi– cile. A. come ha cominciato con l'eroi– na? W.B.: per curiosità, parecchi anni fa. Poi mi sono assuefatto prestis– simo come tutti: in sei mesi. A par– tire da allora ero intossicato a vi– ta. Ho preso eroina per 15 anni, con delle pause. Ho smesso, ho ricominciato, ho smesso di nuovo. Se ne riprendessi ora mi intossi– cherei in due giorni. Bisogna che mi sorvegli da molto vicino. Sup– ponga che ml prenda un raffred– dore e che mi curi come ho fatto una volta in Francia, con delle pil– lole alla codeina: il Neocodion. E' blando in apparenza, ma tutto po– trebbe servire a farmi rlcomlnciare. A.: da questo elenco di droghe, encodal, pantoton, oppio, pulpium, morfina, cocaina, eroina, come ne è uscito? W.B.: con l'apomorfina. Ero giunto al limite di sopportazione quando sentii di questo vaccino. Vivevo al– lora in un tugurio in un quartiere indigeno di Tangeri. Da più di un anno non mi lavavo, né mi cambia– vo di abito. Non mi spogliavo qua– si più, salvo per conficcare ogni ora l'ago di una siringa ipodermi– ca nella mia carne grigia e fibrosa, la carne legnosa dello stadio fina– le della droga. Non avevo mai pu– lito né messo in ordine la camera. Scatole di fiale vuote, distrutte, di ogni specie si accumulavano fino al soffitto. L'acqua e l'elettricità erano state tagliate da tempo, non facevo proprio niente. Potevo re– stare immobile otto ore di seguito e contemplare il fondo delle mie scarpe. Non mi muovevo se non per rovesciare una clessidra. Quando un amico veniva a trovar– mi (ma venivano raramente), a ve– dere che restava di me, io rima– nevo prostrato, indifferente nel– l'ombra che offuscava la mia vi– sta. Questo schermo grigiastro ogni giorno più vuoto e più sfuma– to. Senza prestare alcuna attenzio– ne alla sua presenza. Se questo amico mi fosse caduto davanti io sarei restato seduto senza muover– mi, attendendo la sua morte per potergli svuotare le tasche. A.: l'eroina è stata una esperienza interessante? W.B.: no. A.: avrebbe potuto scrivere gli stes– si libri senza essere tossicomane? W.B.: non ho scritto nessun libro quando prendevo l'eroina; era as– solutamente impossibile. L'eroina diminuisce non solo la percezione del particolare ma anche la perce– zione dell'insieme del processo psico-fisico. Un artista deve poter dominare i suoi sensi e la sua co– scienza. Ma per uno scrittore ogni esperienza è proficua anche la più distruttrice. A.: di che viveva allora? non lavo– rava? W.B.: no. Ricevevo un po' di de– naro dai miei genitori. A.: erano a conoscenza del suo stato? W.B.: sì, lo sapevano. A.: si pensa in genere che quelli che ricorrono all'eroina lo faccia– no perché spinti da motivi psico– logici. W.B.: è ridicolo. La maggior parte dei tossicomani lo è perché ha preso gusto alla droga. Vi erano recentemente in Iran 3 milioni di tossicomani, che non avevano cer– to tutti, almeno credo, problemi psicologici. Nell'America del sud gli indiani si abbrutiscono con la cocaina. Potrebbero essere allo stesso modo degli alcolizzati se solo ne avessero l'occasione: pren– dono quello che trovano per di– menticare la loro condizione mi– serevole. Il ·problema è lo stesso per gli abitanti dell'India che sono ricorsi all'oppio. A.: lei scrive tutti i giorni? W.B.: sl, salvo quando mi prendo qualche vacanza. A.: la cannabis è dunque l'unica droga che desidererebbe vedere autorizzata? W.B.: droga od alcool la legge non offre soluzioni. SI ricordi del fia– sco del proibizionismo In America. La soluzione può venire solo da una regolamentazione intelligente. RE NUD0/13 DEFINIZIONE MINIMA DELLE ORGANIZZAZIONI RIVOLUZIONARIE (Definizione adottata dalla 7' Conferenza dell'I.S.) Considerando che l'unico fine di una organluazlone rivoluzionarla è l'abollzlone delle classi esistenti attraverso una via che non com– porti una nuova divisione della società, definiamo cc rivoluzionarla » ogni organluazlone che operi « con conseguenza » per la realizzazione Internazionale del potere assoluto del Consigli operai, quale è stato abbouato dall'esperienza delle rivoluzioni proletarie di questo secolo. Una tale organluazlone o presenta una critica unitaria del mondo, o non è niente. Per critica unitaria Intendiamo una critica pronun– ciata globalmente contro tutte le zone geografiche In cui sono In– stallate le diverse forme di poteri socio-economici separati, e pari– menti pronunciata globalmente contro tutti gll aspetti della vita. Una tale organluazlone riconosce l'Inizio e la fine del proprio pro– gramma nella decolonluazlone totale della vita quotidiana; non mira dunque all'autogastlone « del mo!ldO esistente » da parte delle masse, ma alla sua trasformazione Ininterrotta. Easa conduce la critica ra– dicale « dell'economla politica », cioè Il superamento della merce e del ealarlato. ·una tale organluazlone rifiuta di riprodurre al suo Interno le con– dizioni gerarchiche del mondo dominante. L'unico limite della par– tecipazione alla sua democrazia totale è Il riconoscimento e l'auto– appropriazione da parte di tutti I suol membri cc della coerenza della sua critica: questa coerenza deve essere presente nella teoria cri– tica propriamente detta, e nel rapporto fra questa teoria e l'attività pratica. Essa compie una critica radicale di ogni cc Ideologia » In quanto « potere separato » delle Idee e « Idee del potere separato ». Cosi essa è ad un tempo la negazione di ogni sopravvivenza della reli– gione e dell'attuale « spettacolo » sociale che, dall'Informazione alla cultura di massa, polarlua ogni comunicazione degll uomini Intorno ad una ricezione unllaterale delle Immagini della loro attività alle– nata. Essa dissolve ogni « Ideologia rivoluzionarla » smascherandola come ratifica del fallimento del progetto rivoluzionarlo, come pro– prietà privata di nuovi specialisti del potere, come Impostura di una nuova « rappresentazione » che al erge al di sopra della vita reale proletarizzata. Poiché la categoria della totalità è Il cc giudizio ultimo » dell'organiz– zazione rivoluzionarla moderna, questa è Infine una critica della po– litica. Essa deve esplicitamente mirare, con la sua vittoria, alla pro– pria fine In quanto organizzazione separata. " arc/à.o " agenthia à.i cultura alte?'lllativa controstaa~a & unà.ergrounà. agenthia of alternative culture counterpress (counteraeà.ia ) & unà.ergrounà. FREE INFORMATION SERVICE!!! Please, hel~ usto hel~ you! SeRà. to ue inforaations, ~ress-news, ~osters, aagazines! 11 arc/to 11 =========================== via Piolti ie Bianchi,29 20129 MILANO- Italia -•c~=-----------=---===----------------=

RkJQdWJsaXNoZXIy