RE NUDO - Anno II - n. 5 - maggio 1971

ti mondo va in vacca: cacca, cacca, la vecchia baldracca mi fisa muta come un'acca. La donna è mobile? mah! Con l'occasione, ·1a prego d"·informare i suoi lettori che per comporre questo mio poema ho adoperato tredici penne biro blu, una biro verde e cinque rosse, ottantaquattro matite Faber numetro2 temperate una sola volta, otto penne d'oca del museo del Risorgimento di Torino, una stilografica Parker '51 del mio povero papà e un timbro-annullo a data delle poste guatemal– teche speditomi espressamente da mio cugino che sta in Bra– sile. Inoltre, signor Direttore, nell'atto di comporre quei versi io ero nudo, sissignore, nudo come ·un verme, seduto al mio tavolo da lavoro in un bagno di sudore. Capisce? Spero che si sarà reso conto dell'onore che le faccio inviando al suo giornale il mio poema •in anteprima, e le esprimo, coi miei ringraziamenti, i sensi del mio doveroso ossequio. Mi abbia Suo Michele L. Straniero LOTTE E REPRESSIONI NEL MONDO P_EC~INOaprile: Luci e ombre sulla difficile strada di una diplomazia che sia d1 sostegno alle avanguardie e alle masse rivoluzionarie del mondo in– tero: luci della grande vittoria diplomatica nei confronti del governo ame– ricano e della vittoria politica nei confronti del popolo americano; ombre invece sull'appoggio diplomatico (sebbene chiaramente in funzione anti-in– diana) _dato al governo centrale Pakistano contro i secessionisti, fra i quali erano m prima fila guerriglieri marxisti-leninisti. AMMAN aprile: In una recente intervista rilasciata ad Alberto Moravia, il capo di Al Fath, Yasser Arafat ha dichiarato che re Hussein di Giordania e la borghesia nazionalista araba si sono segretamente accordate per eli– minare la Rivoluzione palestinese. Arafat ha inoltre dichiarato che « la Resi– stenza continuerà fino alla vittoria contro israeliani e i loro lacchè arabi». A questo punto si puntò affermare che • Al Fatah », si è notevolmente avvici– nato alle posizioni del • Fronte democratico » e questa è una grande vittoria per l'unità politica dei gruppi che compongono la Resistenza Palestinese. PARIGI: Un fascista di « Occident », raggruppamento francese di estrema destra, con un coperchio dei bidoni per la spazzatura a mo' di scudo, gui– da all'assalto una squadra di poliziotti armati oltre che di manganelli d'or– dinanza, anche di bastoni visibilmente • d'ordinanza» fascista. P!'RIGI 20 _aprllt:: Dal!~ crisi del So~corso Ro~so (organizzazione nata per aiutare I m1lltant1 colp1ti dalla repressione) sfociata il quindici aprile, sta per nascere un nuovo organismo che raggrupperà gran parte del gruppi rlvolu– zlonarl francesi. Ogni gruppo avrà un suo rappresentante in seno al Comi– tato Centrate dell'organizzazione, sull'esempio dato dal comitato unitario della Resistenza Palestinese. (OLP) CEYLON aprile: La coalizione governativa (revisionisti e trotzkisti) ha lanciato un attacco generale contro il PLF (Fronte popolare di liberazione) formato da braccianti agricoli e da studenti che si oppone alla politica demagogica del governo che ha portato al tracollo l'economia nazionale, senza inoltre risolvere il problema della disoccupazione. CINA POPOLARE aprile: Un gruppo di medici inglesi appena rientrato dalla Repubblica Popolare Cinese, ha dichiarato che in Cina è stata sconfitta la sifilide in base alla scomparsa della prostituzione e all'attento controllo dei marinai stranieri. GINEVRA 22 aprile: La federazione internazionale delle chiese Luterane ha annunciato di aver lanciato un programma di assistenza per il F.R.E'. L.I.M.O. li primo atto: un versamento di 56 milioni di lire per aiutare te po– polazioni nelle aree liberate dal movimento. La decisione è stata presa in base a una risoluzione decisa nel '70, per aiutare tutti i movimenti di liberazione africani. STATI UNITI 22 aprile: Seicentocinquanta delegati, rappresentanti tutti gli stati dell'Unione, riuniti a congresso a Estes Park (Colorado) per l'annuale conferenza de!la Casa Bianca sui probleml della gioventù hanno votato una mozione che invita Nixon a legalizzare la marihuana e a ritirare entro il 31 dicembre tutti i soldati USA dal Vietnam e dal Laos. I delegati dai 14 ai 50 anni, hanno inoltre approvato una dichiarazione di censura 'sulla politica di schedatura politica da parte dell'FBI su tutti I cittadini «sospetti». STATI UNITI 18 aprile: • Suicidio » del Col. Heynes incaricato dal tribunale militare di Fort Benning di raccogliere testimonianze sulle atrocità com– messe da due generali in Viet Nam. Sono In pochi in USA, a credere a un caso di coscienza di questo ufficiale che solo pochi giorni prima aveva di– chiarato di • essere a buon punto per la ricerca delle testimonianze». ADDIS ABBEBA: L'Imperatore Hailé Selassié, secondo una denuncia del Black Panther usa sacrificare bambini dal 5 al 15 anni. Il rito avviene ogni domenica: Il sgozza con le sue mani. 'D APRILE: VIET NAM: Per la prima volta dall'inizio della guerra in Viet Nam, gli Americani ammettono ufficialmente di avere avuto più perdite che I Viet– cong. Negli ultimi dieci giorni di aprile gli USA hanno comunicato di aver perduto durante gli scontri sulla costa nord-ovest di Saigon 70 uomini; denun– ciano Inoltre 195 feriti e 100 postazioni militari distrutte e 50 mila litri di benzina perduti per la dlstr.uzlone di un deposito dell'aviazione. 29 APRILE: USA: Legalizzati campi di concentramento. La decisione è stata presa dalla commissione Legislativa del Congresso. Il Presidente degli Stati Unftl ha Il potere di deciderne la riattivazione quando lo riterrà opportuno. o RE NUD0/1f IL BENGALA SARA UN ALTRO VIETNAM di Tarlq Ali (Nazionalità Pachistana, leaders del movimento studentesco Inglese) La rivolta del Bengala non ci giunge inaspettata. L'avevamo già prevista in un'intervista ai giornalisti inglesi, nel 1969. Allora avevamo detto: « i più piccolo incidente potrebbe portare ad ·un. altra rivolta, che finirebbe senz'altro con -la nascita di un Bengala indi– pendente». E cosi è stato, ma perché? La ragione è una sola: i Ben– galesi erano oppressi. Dominati dalla minoranza Punjabi, che impera in tutto il Pakistan: il Bengala ha 75 milioni di abitanti, sui 125 mi– lioni complessivi. Cionostante, dal 1947, anno in cui il Pakistan nacque, la parte Est sfruttata anche dal punto di vista economico non ha mai avuto vita autonoma. Anche l'esercito è fatto quasi esclusivamente di Pakistani occ., così il servizio civile, che ha discriminato crudelmente i Bengali, usando motivazioni razziste per mantenere una gerarchia punjabi. Anche per i servizi essenziali hanno crudelmente ignorato il Pakistan or., ci sono 26000 posti letto nell'ovest e solo 6000 negli ospedali dell'est. Curiosamente, l'esercito del pakistan occ. è stato attivo e pronto ad uccidere i pakistani or., mentre è del tutto mancato all'appello, quando si è trattato di assistere la gente colpita dal ciclone di novembre. La completa vittoria elettorale della Lega Awami di Mujibuhr Rahman, che portò questo partito alla conquista del 95% dei voti in Bengala, ottenendo cosi la maggioranza assoluta in tutto il paese, aveva creato una situazione esplosiva. Era chiaro che la Awami League al potere, avrebbe cominciato a raddrizzare alcuni di quei torti, e sono tanti, commessi in 25 anni, ai danni del Bengalesi. Comunque, bisogna ricordare un'altra fatto, il Bengala non è il Biafra, a parte la differenza geografica, esso ospita •la grande maggioranza del popolo pakistano. Esso è stato invaso da una minoranza razzista che non può sperare di sopravvivere a tempo indefinito, in un territorio sconosciuto, circondato da un popolo estremamente ostile, amareg– giato e incazzato, dopo 25 anni di sfruttamento, un popolo che pos– siede un vigoroso fondo rivoluzionario, oltre che nazionale. Inoltre, lei sa bene che il nuovo Bengala, sulla via di diventare una Base Rossa, con i naxalites maoisti e i trotskisti che controllano vaste « aree libe– rate» del Bengala Indiano, vicine alla frontiera (mentre i marxisti– leninisti di Mohammed Toa e i social-popolari di Bashanl che assal– tano le caserme per procurarsi armi si danno alla macchia nel Bengala pakistano n.d.r.) sarebbe una scintilla rivoluzionaria che potrebbe incen– dire il subcontinente, mutando completamente l'assetto politico di tutta l'Asia. MIO CARO TENENTE, ORA TI SPARO • Trentaquattro ufficiali e sottufficiali USA su mille nel Vietnam, ven– gono uccisi dagli stessi soldati americani ». Questa notizia apparsa ~ull' •.Herald Tribune » del 22 aprile non è di per sé una gran novità, mfatt1 è da tempo che si segnalano sui giornali dei soldati ameri– cani centinaia di episodi di questo tipo (v. Re Nudo 2), il fatto nuovo è però rappresentato dall'ammissione ufficiale fatta da un autorevole giornale del sistema. In realtà è iniziata una vera e propria offensiva dei militari di truppa pacifisti e di sinistra, per eliminare gli ufficiali militaristi. Questo piano, che porta all'autodistruzione l'esercito ùSA, si chiama • operazione di frammentazione delle carogne ». Numerosis– sime testimonianze a questo riguardo, ci permettono di avere un quadro abbastanza completo della situazione. Nixon deve portare avanti la politica della vietnamizzazione, perché non può più contare su d iun esercito «funzionante». Numerosi poi sono i soldati che passano ai viet, e questo per il Presidente è insopportabile. Tale politica appare quindi sempre più una scelta senza alternativa a cui però si oppone soprattutto la e.I.A. Infatti, come ha riferito' la rivista americana « Ramparts » e come ha anche dichiarato il sena– tore americano Mc Govern, « la Centrai lntelllgence Agency è colnvol– ta In un colossale traffico di stupefacenti, Insieme a Cao Ky, vicepre– sidente di Saigon. La C.I.A. concepisce azioni mllltarl nel Laos con l'obbiettivo di proteggere la coltivazione e Il traffico di oppio grezzo per Il valore di centinala di mlllonl di dollarl ». D'altra parte si va diffondendo sempre più l'uso delle soft-drugs (dro– ghe innocue) fra i militari: due membri del Congresso, il repubblica– no Robert Steele e il democratico Morgana Murphy, tornati il 22 aprile da un viag9io nel Vietnam del Sud, hanno dichiarato che 30.000 soldati USA nel Vietnam, fanno uso di Marihuana, e Hashisc e ormai il fenomerio è cosi diffuso che il •fumo» è ormai spess~ tollerato dalle autorità. Insieme a questo fenomeno va riscontrato un aumento dal 1968 al 1970 del 100% di episodi di disobbedienze col– lettive _di~ol~~ti (Pe: la maggi~ranza neri) che si rifiutano di compiere operazioni militari ritenute pericolose. Quello che riportiamo ora, non è che uno dei tanti episodi che sono venuti a galla in questi ultimi anni: la testimonianza di un reduce del Vietnam. · « Avevo sentito che c'era gente, nella truppa, che portava del fazzo– letti rossi al collo per far vedere che erano neutrali, nella guerra. Dice– vano che I Vietcong non gli sparavano, quando avevano tutti Il fazzo– letto rosso al collo, cosi come non sparavano tanto al soldati neri. Cosi ml feci anch'Io un fazzoletto rosso. Ce ne facemmo tutti uno... Dopo di che smisi di portare munizioni. Non ne portai più, gli ultlml tre mesi che rimasi In Vlet Nam. Poi ml assentai dal reparto, senza permesso: per una settimana e mezza, ma ml beccarono, alla fine. Comunque, la terza notte che ero al largo sentii del rumori fuori dèl– la casa dov'ero... c'era una donna con me, usci: lel, non' ml lasclb andar fuori. Torni> cinque minuti dopo con tre tizi, Vietcong. Parlam– mo fino all'alba, bevemmo Il buon thé verde e parlammo. Erano pro– prio molto Interessati alle dimostrazioni che si fanno In America· ave– vano sentito degli Incidenti di Berkeley (scontri tra polizia e st~dentl e gente del quartieri poveri) e volevano sapere quando avremmo avuto una rivoluzione In America ».

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