RE NUDO - n. 0 - novembre 1970

La veritàdiStatO CONTATTANDO IL Più passano i mesi e meno la fac– e,enda si chiarirà. La polizia ha sempre più tempo per tessere i suoi intrighi, correggere gli alibi, li– mare le contraddizioni e per cer– care di ricucire con arti miserabili, l'ipotesi del suicidio. Intanto la ten– sione dell'opinione pubblica si è al– lentata, come era inevitabile, dopo quasi un anno. La magistratura ha avuto cosi buon gioco nell'archivia– re il caso Pinelli, nell'insabbiare la querela al questore Guida ed ora nel condannare Pio Baldelli, citato in giudizio per diffamazione dal commissario Calabresi: La verità di stato e il ,suicidio di Pinelli, la fidu– cia nelle forze dell'ordine, la cattu– ra dei colpevoli dell'orrenda stra– ge; detto questo, dal giorno delle bombe ad oggì, polizia e magistra– tura ne hanno fatte tali e tante che non riferirne almeno qualcuna, ci sembra scorretto almeno verso co– loro che nella verità di stato, non hanno alcun motivo di credere. 1) Pinelli morì quando il fermo di polizia era scaduto da 28 ore cir– ca, senza convalida dell'autorità giudiziaria e senza che fosse tra– mutato in arresto. Già questo sa– rebbe dovuto bastare per fare sal– tare i responsabili dell'ufficio politi– co e il questore stesso. 2) Allegra e Calabresi hanno con– dotto l'interrogatorio del Pinelli co- POLIZIOTTO: ATTENZIONE ALLA MOSSA DA «REQUIEM» municandogli notizie false e intimi– datorie come « Confessa, Valpreda ha già parlato»! e « Ti dimostrerò che sei stato tu a mettere le bom– be nella stazione, l'aprile scorso!» 2) Alla base del collo di Pinelli è stato notato un livido blù, che « po– trebbe essere stato provocato da un colpo di karaté ». Da questo possiamo immaginare il clima in cui si è svolto l'interrogatorio del– l'anarchico. 4) Nella necroscopia eseguita sul Pioelli, risulta al braccio sinistro « alla piega del gomito, segno di agopuntura ». Pino si trovava in questura di più di 75 ore: sembra– no troppi per mantenere traccia dì un'iniezione. Che cosa fosse e da chi sia stata fatta la puntura, non viene detto da parte del magistrato. Per certo invece si sa che detta iniezione non venne fatta all'ospe– dale e neppure all'obitorio. Indovi– na indovinello ... dove e perché glì è stata fatta questa puntura? 5) Il magistrato nel decreto di ar– chiviazione del caso, prima dichia– ra che: « il Pinelli, nell'intimo del suo animo, deve aver valutato i pro e i contro della sua situazione, de– cidendo infine, di farla finita ... » Poi, in altra parte dello stesso do– cumento, dice che « si è trattato di una impulsione brusca e imme– diatamente irresistibile » di « una scarica nervosa motoria che disso– cia ìl movimento da ogni elemento di coscienza». Allora signor giudi– ce, vogliamo deciderci? ... 6) Veniamo ora alle contraddizioni di Calabresi che oltre a tutto, ha avuto 11 mesi di immunità per pun– tellare la sua posizione. Dunque: la notte della morte di Pinellì dichiarò ai giornalisti « Lo credevamo inca– pace di violenza, invece... è rima– sto implicato con persone sospet– te... » Adesso invece, durante il processo è lui il primo garante del– l'innocenza di Pino; ma ora è tardi ed è troppo comodo per attenuare quella che sarà la giusta sentenza popolare. Per questo è gìustìfìcato ìl pallore spettrale del volto del commissario "Finestra», per tutta la durata del processo: come non cì ha stupito il tremolio delle sue mani ed ìl muscolo mascellare sem– pre in movimento. 7) Sempre nel corso dì quella con– ferenza stampa del 15 dicembre notte, ìl commìssarìo Calabresi con– fermò che le dìchìarazìonì dì Pinel– lì, non erano state verbalizzate. A distanza dì mesi, quando era già stata provata l'innocenza assoluta dì Pìno, sono saltati fuori addirit– tura due verbali, entrambi firmati dal Pìnelli. Tanto chi può smentire. Comunque nel dubbio, non è stata fatta neppure la perizia grafica del- la firma. 8) Calabresi ha fatto un viaggio lampo a Basilea, domenica 14 di– cembre, proprio nel pieno dell'in– dagine a lui affidata e quando Pì– nelli, fermato in questura, era an– cora in vita. Vacanza o colloqui po– litici per ricevere istruzioni? E da chi? Al processo, gli avvocati di Baldelli hanno posto questo inter– rogativo che il giudice ha seppur passivamente ripreso, ma il « com– missario al di sopra di ogni ·so– spetto » è solo impallidito, senza rispondere se non in modo assai vago. Comunque ha confermato: vacanza non era. Ma ancora si potrebbe andare avanti: ì controlli telefonici agli stu– di deì legali, le contraddizioni tra l'allora Tenente (pare sia stato pro– mosso capitano per valore « al me– rito») Lo Grano e lo stesso Cala– bresi; ad esempio sulle modalità del " suìcidìo .. dì Pìnelli e sulla aper– tura della finestra. Ci pare necessario in ultimo, ri– levare la mancanza di pudore da parte del giudice istruttore Amati nel non avere esitato a mettere per iscritto che per un indagine sul comportamento della polizia, si pongano come verità indiscutibile e quindi prove, le stesse dichiara– zioni dei poliziotti oggetto dell'in– chiesta.

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