RE NUDO - n. 0 - novembre 1970

RE NUDO/ 10 LA NUOVA MISTICA DI TIMOTHY LEARY Il movimento psichedelico di Ti– mothy Leary e Richard Alpert, nato dalla necessità di mettere a punto una forma inedita d'investigazione psicologica, sbocca in una conce– zione filosofica e in una certa mi– sura in una nuova mistica. L'una e l'altra attitudine non so– no antagoniste e possono molto bene divenire complementari. L'esperienza psichedlica per Lea– ry si riassume in tre parole: • aprir– si, sintonizzarsi, uscire » (turn on, tune in, drop out). « Aprirsi », è ri– gettare i tabù filosofici o religiosi per ammettere, per sincretismo, la dottrina intera della saggezza. «Sin– tonizzarsi » è relazionare la pro– pria esperienza interiore all'am– biente, al mondo concreto. « Usci– re», è infine distaccarsi dal gioco tribale per un balzo evolutivo in avanti, una evasione creatrice. Leary definisce l'esperienza psi– chedelica come una trascendenza dei concetti verbali, delle dimen– sioni spazio-temporali e dell'ego (identità). Questo stato non è pro– dotto dalla droga stessa che non è che una « chiave chimica ». Le so– stanze psichedeliche non fanno al– tro che renderlo possibile, al mede– simo modo d'altra parte che gli esercizi yoga, la meditazione diret– ta, l'estasi religiosa o estetica. Può anche sopravvenire spontanea– mente. IL VIAGGIO IN «ACIDO» Davanti ala necessità di una di– sciplina spirituale propizia a ren– dere il viaggio armonioso, Leary, Alpert e Ralph Metzner proposero, nel 1964, in « The psichedelic expe– rience ", un manuale basato sul Li– bro Tibetano dei Morti. Come il suo omologo egiziano, il libro dei Morti possiede un senso esoterico. Lo si legge al morente dal momento cui il suo stato indica una fine imminente e la lettura du– ra sette volte sette giorni dopo la morte, fino alla reincarnazione in un altro corpo. Il suo significato esoterico sarebbe compreso sol– tanto dai guru e, afferma Leary, da coloro che hanno conosciuto « l'e– sperienza dell'espansione di co– scienza» (consciousness expan– ding experience), cioè a dire gli ad– detti dell'esperienza psichedelica. Trent'anni prima di Timothy Lea– ry, René Daumal, cercatore d'infi– nito nelle sincopi artificiali, attribui- - va una grande importanza al Libro dei Morti di cui diceva che era « per coloro che sapevano un Me– mento Mori valevole per altri mo– menti della vita umana oltre all'a– gonia fisica». Nella sua interpretazione Leary identifica il primo Bardo (bardo chikhai) con la salita, fase iniziale del viaggio nel quale non si mani– festa alcuna visione alcun senti– mento di sé, alcun pensiero; il se– condo Bardo (bardo chònyid) col viaggio propriamente detto, e l'ul– timo Bardo (sidpa bardo) col pe– riodo del rientro. Tuttavia in nessun momenfo..Lea- ry vuole dare un senso religioso tradizionale alla sua interpretazione del viaggio. Nel 1966 rispondendo a un intervistatore della rivista Play– boy che gli domandava se l'espe– rienza l.SD . era religiosa: « Questo dipende da cosa voi intendete per religione. Per quasi tutte le perso– ne l'esperienza dell'LSD è un fac– cia a faccia con nuove forme di saggezza e di energia che ricon– ducono lo spirito umano a più giu– ste proporzioni e l'incitano all'umil– tà. Questa esperienza fatta di timo– re e di umiltà è spesso descritta in termini di religione. lo considero il mio lavoro come fondamentalmen– te religioso poiché guarda all'e– spansione sistematica della co– scienza e alla scoperta di energie interiori che gli uomini chiamano « divine ». Da un punto di, vista psi– chedelico, quasi tutte le religioni sono dei tentativi - talvolta limi– tati a un'epoca o a un paese - di scoprire le risorse interiori. Ebbe– ne l'LSD è lo yoga dell'occidente, Lo scopo di tutte le religioni orien– tali, come quello dell'LSD, è alla base quello di elevarsi: cioè a dire di allargare il campo della propria coscienza per trovare l'estasi e la rivelazione interiore ... LA LUCIDA PROFEZIA Uno dei meriti principali di Leary è quello di aver posto dei problemi nuovi alla coscienza degli ameri– cani. La maniera con cui Leary conce– pisce l'avvenire, un avvenire arric– chito dall'esperienza psichedelica, può suggerire un sorriso e parere utopista ad alcuni: « Il modo psichedelico permette– rà a ciascuno di sapere che non è un robot messo in un dato posto per ricevere un certo numero della Sicurezza sociale e per essere si– stemato in quelle adunate sociali che sono la scuola, il collegio, la carriera, le assicurazioni, i funerali, gli addii. Grazie _all'LSD, ciascun essere umano saprà comprendere che la storia completa dell'evoluzione è registrata nel suo corpo; ciascun essere umano dovrà ricapitolare e scoprire tutte le incarnazioni di questa ancestrale e maestosa soli– tudine. Ciascuno diventerà il suo proprio Budda, il suo proprio Einstein, il suo proprio Galileo. Invece di rife– rirsi a delle conoscenze morte, sta– tiche, predigerite, che gli trasmet– tono altri fabbricanti di simboli, impiegherà i suoi ottanta e più an– ni su questo pianeta a rivivere tutte le possibilità dell'avventura umana, pre-umana e anche sotto-umana. Più tempo e più attenzione sa– ranno riservati a queste esplora– zioni l'uomo sarà meno attaccato a dei passatempi più volgari. E que·lla potrà essere la soluzio– ne naturale al problema del tempo libero. Quando i lavori più duri e le corvées intelletuali saranno prese in consegna dalle macchine, che faremo noi di noi stessi. Ci occu– peremo a costruire delle macchine ancora più grandi? La sola rispo– sta a questo dilemma è che l'uomo vada a esplorare l'infinito degli spa– zi interiori, a scoprire i terrori, le avventure e le estasi che riposano al fondo di ciascuno di noi. » BIBLIOGRAFIA MARIHUANA Adams, R., Bull. N.Y. Acad. Med., 1942, 18, 705, 'Marihuana'. Adams, R., Harvey Lect., 1941-2,37, 168, 'Marihuana' (Reissue of above). Adams, R., Science, N.Y. 1940, 92, 115, 'Marihuana'. Advisory Committee on Drug Dependence (U.K.) 'Cannabis', H.M.S.O., London, 1968 (The Wootton Reporl). American Medicai Assoc. with the National Research Council (U.S.A.). J. Am. Med. Ass., 1968, 204 (13), 1181, 'Marihuana & Society'. Ames, F., P. Meni. Sci., 1958, 104, 972. 'A clinica! and metabolic study of acute intoxication with Cannabis sativa, and its role in the model psychoses '. Andrews, G. and Vinkenoog, S., The Book of Grass, Peter Owen, Lon– don, 1967. Baker, A. A. and Lucas, E. G., Lancet 1969, i, 148, 'Some Hospital Admissions associated with cannabis'. Becker, H. 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