Guglielmo Ferrero - Le origini della guerra presente

- 21 - suo possibile per evitare la guerra. E il miglior mezzo per accomodare le cose, secondo il Cancelliere, era la conversazione dirètta tra Vienna e Pietroburgo; perciò egli avrebbe fatto ogni sforzo perchè questa conversazione venisse ripresa. Qualche timore mostrò per la mobilitazionè russa, che poteva metterlo in una situazione difficile « impedendogli di predicare moderazione a Vienna >> ; e finalmente concluse affermando energicamente che « una guerra fra le grandi Potenze doveva essere evitata ». (G. B. 71). Alcune ore dopo, alle 10.45 di sua, l'imperatore di Germania mandava allo Zar un dispaccio. amichevole, rassicurante, ottimista, che terminava così : « Mi rendo conto perfettamente delle difficoltà che il grande movimento della pubblica opinione ha creato a Te e al Tuo Govtrno. Per la cordiale amicizia che da tanto tempo ci unisce, adopererò tutta la mia influenza per indurre l'Austria a intendersi lealmente e mediante un accordo soddisfacentè con la Russia. Spero che Tu mi aiuterai in questi sforzi ». (Germ. 20). La giornata decisiva (29 luglio). « La chiave della situazione è a Berlino >> aveva detto il 28 il Sig. Sazonoff; ed era tanto nel vtro, che bastò questa convèrsazione del Cancelliere con l'ambasciatore d'Inghilterra e insieme il dispaccio dell'imperatore, per rasserènare un istante l'orizzonte. La mattina del 29 l'ambasciatore di Germania a Parigi comunicava al Governo francese, in via of ficiosa, che la Germania persisteva nei « suoi sforzi per indurre il Governo austriaco a. una conversazione amichevole >>. (Frane. 24). Nella stessa ora aveva luogo una conversazione cordialissima tra l'ambasciatore di Germania e il Sig. Sazonoff. Per bene intendere la gravità degli avvenimenti che dovevano seguire verso la fine di quella Stèssa· giornata bisogna leggere il dispaccio col quale il Sig. Sazonoff B1bll-:>tecGa ,no Bia11co

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