Guglielmo Ferrero - Le origini della guerra presente

- 20 - che favorire sempre più l'audacia ·dell'Austria. E l'Austria infatti risponde il 28 con un rifiuto categorico alla proposta russa, affermando chè la mancanza di sincerita della Serbia erl;! troppo evidente. E infine dichiara la guerra alla Serbia. L'avvenimento temuto si avverava. In cinque giorni, mentre ambasciatori e ministri di tutta l'Europa conferivano senza potèr venire a un 'intesa, le cose erano precipitate con rapidità spaventosa. L'impressione fu profonda; sopratutto a Pietroburgo, dove il Consiglio dei Ministri decise di iniziare il giorno seguente la mobilitazione· nelle circoscrizioni militari di Odessa, Kiew, Mosca e Kazan ; di avvèrtirne per via ufficiale il Gabinetto di Berlino e di ripetergli la dichiarazione che la Russia non aveva nessuna intenzione ostile contro la Germania (G, B. 70, Frane. 95, 96). Questa decisione non poteva del resto sorprendère nè la Germania, nè l'Austria, perchè fino dall'inizio dtlla crisi la Russia aveva dichiarato che se la Serbia fosse stata attaccata essa avrebbe mobilitato al confine austriaco. A Berlino invece, con una nuo.va contraddizione non meno singolare delle precedenti, la dichiarazione di guerra parve produrre in sulle prime un effetto favorevole alle tendenze pacifiche. Il 28 l'imperatore di Germania che questi avvenimenti avevano sorpreso in piena crocièra nei mari del Nord, ritornava a Berlino. Ha egli, appena arrivato, spiegata un 'azione personale in favore della pace? Cominciarono il 28 ad accorgersi in Germania che la situazione era molto grave? La storia un giorno ce lo dira. Certo è che a un tratto, la sera del 28, il Governo tedesco sembra abbandonare questo atteggiamento di resistenza passiva, che il giorno precedente era stato cosi utile alla politica aggressiva dell'Austria, e cosl dannoso alla causa della pace. Il Cancellière dell'Impero prega l'ambasciatore d'Inghiltèrra di andarlo a trovare, e gli mostra ottimi propositi fissando definitivamente l'atteggiamento della Germania di fronte alla proposta inglese. Dice di non poter accettare la conferenza dellè quattro Potenze, perchè questo cc aeropago » di Stati rivali non gli sembra cosa pratica, ma aggiunge che il rifiuto non avrebbe impedito alla Germania di fare il B blioteca Gino Bianco

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