Giulio Caprin - Trieste e l'Italia

18 LI sottinteso della resi• stenza: la liberazione politica. Se dunque Trieste ha fino ad oggi resistito senza una debolezza. senza una concessione, vuol dire che in fondo alla sua anima c'è una speranza e una fede. Non si concepisce protratta oltre tutti i limiti una difesa che si sappia votata alla sconfitta sicura. La difesa italiana di Trieste ha avuto, anche quando non poteva formularlo apertamente, un sottinteso : la sua liberazione politica. Patriotticamente conscia di ciò che gioverebbe e di ciò che nuocerebbe alla madre comune, Trieste ha soffocato il grido dell'anima quando sapeva che nessuno poteva raccoglierlo. Trieste non si è illusa sulla dubbia utilità di un irredentismo sentimentale. Non ha congiurato : tutte le volte che il Governo austriaco credette di avere in mano le prove di congiure delittuose si ridusse a fare degli stolidi processi alle intenzioni. Con chiara coscienza Trieste ha veduto subito la propria questione particolare nella vera luce di questione generale europea, perchè ha esattamente sentito che nella sua questione si impernia quella del dominio politico ed economico dell'Adriatico. Questione di tale importanza che a risolverla non valgono nè i più generosi colpi di mano, nè i più abili compromessi diplomatici. Questione europea ; soltanto in un urto dei popoli europei combattenti per un migliore equilibrio, Trieste può sperare il suo assetto decisivo. Per questo giorno fatale si è serbata italiana : non Trieste poteva supporre che, quando i grandi popoli di Europa dovessero decidere con la guerra il nuovo equilibrio europeo, il popolo B•blioteca Gino Bianco

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