Mario Alberti - Adriatico e Mediterraneo

-5 nalità, ma anche a tutela della indipendenza della Nazione. Forse, un'importanza ancor maggiore che questi pensieri e queste affermazioni, l'hanno i giudizi dei tecnici militari. Rilevava il Baude: « Il massiccio della Alpi Tridentine gettato contro il centro medesimo d'Italia ha sempre fornito agli imperatori di Germania la base delle loro operazioni contro la penisola ed è stato il grande ostacolo all'indipendenza del Paese. E' ne!le montagne stesse, è nella vallata superiore dell'Adige che si trova il nodo di tutte le strade militari ». Ed il più grande genio militare della modernità, Napoleone Bonaparte, scriveva: « Palmanova non rende padroni dell'Isonzo; l'Alpe Giulia è il compimento del possesso del Friuli » e « non sarebbe l'Austria esclusa dall'Italia senza che la linea dell'Adige fosse portata all'Alpe Giulia. >> Ed ancora: L'Istrie l'imporle par la convenance et par la valeur intrinsèque de beaucoup sur la Lombardie ». Ai quali giudizi del sommo stratega si uniscono con unanime ed illimitato consenso, anche i critici militari modernissimi. Uno d~i quali, il colonnello A. Tragni, giunse, in una densa monografia su « Il confine orientale d'Italia », alle conclusioni seguenti: « In caso di conflitto, l'Austria inizierebbe le operazioni di/ ensivamente nel Trentino; off ensivamente, col grosso delle forze traverso all'Isonzo, sullo stesso fronte, già tanto duramente provato, più d'ogni altro, nella storia d'Italia ». Il Barone è dello stesso avviso. I pareri che siamo venuti qui riproducendo dicono tutti, con compatta unanimità non poter essere l'Italia veramente e completamente libera, sicura, indipendente, fin tanto che l'Austria penetrerà in Italia con quel minaccioso cuneo che è il Trentino e da quella enorme porta spalancata che è J' attuale confine dello Iudri, il quale, attraverso le belle pianure veneto-friulane, si compiace quasi di favorire le incursioni nemiche sin dentro alla valle padana, al cuore più sensibile della economia nazionale. Con gli attuali confini, l'Italia è in balìa dell'Austria, la quale domina militarmente le nostre terre. E, quando si hanno le spalle scoperte, non è consentito di perse-· guire una politica veramente nazionale, egoisticamente B•blioteca Gino Bianco

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