Mario Alberti - Adriatico e Mediterraneo

-8- / l'attuale guerra mondiale) l'Italia non dominerebbe s - I'Adriatico, ma ne sarebbe dominata, giacchè Trie e, Fiume ed i principali porti dalmati dispongono di na marina mercantile e di un volume di traffici ~up iore a quelli uniti di Venezia, Ancona, Bari, Brindisi degli altri porti minori della costa adriatica del Regno. In breve volger d'anni l'eroica resistenza - efelle città italiane d'oltre confine crollerebbe innanzi alY( violenza slavizzatrice del Governo austriaco. L'Austria, che ha intimorito tante buone anime italiane col fantasma del pericolo panslavista, è, viceversa, la più formidabile slavizzatrice che esista al mondo. Inoltre un'Austria-Ungheria vittoriosa significherebbe, molto probabilmente, come si disse, l'allargamento delle regioni slave della Monarchia danubiana, significherebbe l'avviamento di questa verso la forma trialistica accarezzata dal giustiziato arciduca Francesco Ferdinando, significherebbe la creazione di. un centro di attrazione jugo-slavo austriaco su tutto lo slavismo balcanico, significherebbe, in fine, acceleramento del processo slavizzatore delle provincie italiane d'Austria. Secondo il programma di Corte trialistico, l'AustriaUngheria si suddividerebbe in tre Stati, uniti fra loro da accordi, dall'esercito comune e dalla persona del monarca: l'Austria, comprendente i paesi tedeschi, il Trentino e la Boemia; l'Ungheria con annessa la Transilvania rumena; il regno di Croazia, con la capitale a Zagabria, sarebbe formato dalla Bosnia, Erzegovina, Croazia, Slavonia, Carniola, Stiria meridionale, parte della Carinzia, Dalmazia, Fiume, Istria, Trieste, Friuli orientale. Composto questo grande Stato slavo-austriaco, in cui sarebbero comprese anche, come si è dòtto, le regioni italiane da slavizzarsi, la monarchia asburghese non avrebbe più da temere alcun movimento unitario-separatista jugoslavo, poichè, dopo la eventuale vittoria sulla Serbia, questa verrebbe aggiunta, essa pure, al regno di Croazia. Lingua ufficiale, anche nelle provincie italiane del regno austriaco di Croazia, il croato; nelle scuole di Trieste, dell'Istria, ecc., si insegnerebbe in croato; in tribunale si discuterebbero le cause in croato; nelle chiese si predicherebbe in croato. In altra parola, tutta la Venezia Giulia verrebbe artificialmente croatizzata. Parrebbe uno Biblioteca Gino Bianco

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