Antonio Piscel - Il conflitto austro-serbo e gli interessi italiani

·- 31 - rono Durazzo, e il Montenegro lasciò Scutari, quella stampa, investita evidentemente del compito di spingere alla guerra, invece di mostrarsene soddisfatta, andò cercando sempre nuove cause d'odiosità. Si sperava a Vienna d'avere trovato nella Rumenia un compare che si prestasse ad incominciare le ostilità contro la Serbia, salvando l'Austria dall'odiosità e dal pericolo d'assumere essa stessa l'iniziativa. Quando, sotto la pressione dell'opinione pubblica, l'attitudine del Governo rumeno fu proprio diversa da quella attesa in Austria la delusione rinforzò i propositi d'andare a fondo. La guerra, io credo, ~ra anche allora decisa : la si ritardava soltanto per compiere la preparazione e trovare un pretesto, allorchè l'attacco improvviso dei Bulgari, evidentemente protetto e promosso dall'Austria, condusse al nuovo inatteso trionfo delle armi serbe. I dirigenti la politica austriaca vennero allora nella convinzione, manifestata poi in mille modi, che fosse questione di vita o di morte per il dominio austriaco sugli Slavi meridionali, lo schiacciare completamente la Serbia, per annetterla possibilmente al restante dominio, o almeno per assoggettarla militarmente politicamente ed economicamente, sotto l'apparenza d'una indipendenza nominale come era al tempo degli Obrenovic. Conclusione. Le recenti' dichiarazioni dell'on. Giolitti alla Camera italiana, assai più che una rivelazione sono state la conferma diplomatica di fatti ben noti a chiunque abbia seguito un po' negli ultimi anni le relazioni austroserbe; e cioè, che il conflitto attuale, come abbiamo mostrato più sopra, fu deciso e fu imminente ripetute volte, ma venne procrastinato d'anno in anno, anzi di stagione in stagione, creando così non solo la massima tensione nelle sfere militari austriache che anelavano ad esso, ma anche profondo disagio morale e materiale, con le ripétute mobilizzazioni e con tutte le loro conseguenze, nella maggioranza delle popolazioni austriache, anche Biblioteca Gino 81dnco

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