Antonio Piscel - Il conflitto austro-serbo e gli interessi italiani

- 30lo rivelarono, ma pifl di tutto la circostanza che quando, ancora in ottobre, si ordinò la mobilitazione di quasi metà dell'esercito, ponendo il rimanente in stato di effettivi rinforzati, si arrivò fino al gennaio inoltrato prima di poter fornire ai richiamati l'occorrente di scarpe e di monture. Mancavano le coperte in quell'inverno rigidissimo, e perfino i sacconi di paglia : tutti i miei conosc~nti che furono laggiù allora lamentarono, fra le altre deficienze dei servizi logistici, di aver dovuto condividere con un altro soldato un unico saccone da letto. Credo che la mancanza di questa preparazione immediata, e insieme la minaccia della parziale mobilitazione russa, e i consigli di ritegno che senza mistero venivano dalla Germania, sieno state allora le uniche cause d'un mancato intervento austriaco per assalire alle spalle i serbi e i montenegrini. Del resto, nel primo periodo della guerra ogni giallonero credeva come ad un dogma al sicuro trionfo del1'esercito turco contro le milizie semimprovvisate dei suoi nemici; e le vittorie bulgare e serbe furono cosi rapide, e cosi rapida fu la débacle delle forze turche, da non dare tempo ai buoni amici di Vienna di pensare come soccorrerle. Politica di avventure. Non mancò però la buona volontà. E spaventoso il lavorio d'aizzamento a base di false notizie, di pretesi massacri di frati e contadini protetti dall'Austria, e via dicendo, che fu fatto dalla stampa austriaca, inspirata dalla camarilla circostante all'Arciduca ereditario, in quei mesi. Era, ed è, quella stessa politica d 'avventure, con episodi a momenti rocamboleschi, che più tardi abbiamo potuto saggiare direttamente, noi Italiani, in Albania : una politica che rappresenta troppo bene lo stato di irrequietudine del Governo e della stampa che ne è fedele espressione. Quando le pretese mutilazioni del console austriaco si rivelarono come una colossale mistificazione, e quando i Serbi, cedendo alle pressioni diplomatiche, abbandonaB·blioteca Gino B1c1nco

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