Antonio Piscel - Il conflitto austro-serbo e gli interessi italiani

- 26 - austriaco, lo storico Friedjung, e tutta la coorte di giornalisti che si ritenevano inspirati dalla camarilla circostante ali' Arciduca ereditario, e tutte quelle altre personalità della politica austriaca che s'erano fatte trasmettitrici più o meno palesi di questi documenti falsi, per poi gridare e far gridare alla necessità d'energica repressione contro il tradimento all'interno e di risoluta liquidazione di conti coi pericolosi vicini d'oltre Sava - furono essi soltanto dei mistificati dalla perfidia di quell'agente provocatore? Può essere. Ma la grande maggioranza dell'opinione pubblica slava ritenne che la responsabilità di quelle falsificazioni di atti e delle enormi conseguenze derivate, non si limitasse all'autore materiale di quel trucco. E facile comprendere quale rinnovata seminagione d'odio inconciliabile, contro le persone e contro il sistema rappresentanti il dominio austriaco, sia derivata anche da questo disastro morale dei cosidetti « circoli militari », da cui partì l'accusa nella sua origine. Questo episodio di pochi anni or sono merita d'essere ricordato oggi, perchè le accuse di cospirazioni che venivano apposte ai patrioti serbi sudditi dello Stato austro-ungherese, e più di tutto la pretesa aperta connivenza di ufficiali e di personalità governativt del regno di Serbia con tali cospirazioni, hanno troppo grande somiglianza con le incolpazioni con le quali da ultimo 1'Austria ha creduto di giustificare di fronte all'Europa le pretese del suo ultimatum alla Serbia ntl luglio del 1914. Che la ribellione latente degli Slavi meridionali, sudditi della monarchia absburghese, sia arrivata a quel grado di disperazione estrema, nel qualè pullulano non solo gli atti illegali ma anche gli attentati violenti, nessuno ne può dubitare dopo tante prove di fatto, e specialmente dopo la tragedia di Serajevo; che questi elementi radicali della lotta nazionale cospirino fra di loro, e attingano aiuto e rifugio da connazionali della Serbia indipendente, è ben presumibile e conforme a quanto avvenne in tutte le grandi lotte nazionali di questo genere. Ciò invece su cui credo si è in obbligo di lasciare il dubbio, fintantochè in modo irrefutabile non ne sia fornita la prova, è la pretesa connivenza del governo serbo o, in larga parte, dei suoi funzionari in questo lavoro cospiratorio. Biblioteca Gino 81dnco

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