Antonio Piscel - Il conflitto austro-serbo e gli interessi italiani

- 22 - tenimento e dell'allargamento della potenza absburghese, quel bisogno di unità e d'indipendenza degli Slavi ormai cresciuto tanto da costituire un imminente pericolo. L'aggregazione di Trieste, del Goriziano e dell'Istria a questo stato slavo semi-indipendente, e pur sempre congiunto con gli Absburgo dai vincoli dell'immediata sovranità, avrebbe, nel disegno del partito arciducale, schiacciata anche ogni ,velleità di aspirazioni irredentiste negli Italiani di quelle provincie, anzi affrettato addirittura il loro annientamento. Per fortuna, anche in quella occasione, lo Stato austriaco cadde nel suo vizio di soverchio ritardo e nella sua solita impo'tenza a realizzare quanto gli veniva suggerito dalla logica delle cose. L'improvviso favore degli alti circoli viennesi per un 'idea fino allora affacciata soltanto da qualcuno dei più ottimisti fra i patrioti croati e sloveni, sospettata e combattuta dai fattori ufficiali di Vienna e di Pest quasi come un alto tradimento, arrivava troppo tardi. Fu salutata bensì con gratitudine dagli elementi slavi più vecchi e più clericali, felici di trovare ancora il modo di poter proclamare la loro fedeltà alla casa d'Absburgo, e di abbandonarsi nel tempo stesso a quella corrente di patriottismo unitario del proprio popolo che bisognava pur secondare sotto pena di essere del tutto buttati da parte nell'impopolarità. Ma agli elementi più radicali dei giovani, che negli ultimi anni avevano preso sempre più il sopravvento in tutti i nuclei slavi del sud, ii trialismo viennese apparve come un tranello, diretto soltanto ad accaparrarsi gli jugo-slavi sudditi austriaci per sottomettere i loro fratelli, i Serbi indipendenti, che erano divenuti minacciosi. Ormai, non da Vienna ma da Belgrado si aspettava, e si aspetta, da tutti i giovani la buona novella dell'unità slava e della indipendenza. La mancanza d'ogni sforzo energico da parte dei circoli viennesi che s'erano appropriata l'idea del trialismo, per tradurlre tale progetto in realtà, rinforzò sempre più presso tutti gli Slavi meridionali la corrente di sfiducia sulla lealtà delle promesse trialiste; e concorse Biblioteca Gino E31c1nco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==