Antonio Piscel - Il conflitto austro-serbo e gli interessi italiani

- 19 - convinzione, ·che anche allora si fu ad un pelo dalla deliberazione di misure che probabilmente avrebbero anticipato d'un decennio la presente guerra generale. Appunto lo spettro di consegùenze così incalcolabili valse allora a trattenere; e posso dire che in tale deliberazione ebbero peso decisivo tre motivi: la opinione d'un intervento dell'Italia a favore della indipendenza serba; la riconosciuta impreparazione militare austriaca in quel momento; e le gravissime condizioni della politica interna, specialmente per il conflitto fra la Corona e tutti i partiti in Ungheria. A ragione o a torto si credeva allora nei circoli politici autsriaci, che l'Italia, a costo anche d'una guerra, non avrebbe permesso una imposizione austriaca al popolo serbo che significasse disconoscimento della indipendenza del piccolo regno, e che,. data l'attitudine di fierezza assunta dal governo e dal popolo in Serbia, non poteva attendersi venisse accolta senza un intervento militare austriaco. È di moda nelle sfere militari austriache di ostentare, in privato e anche in pubblico, una specie di disprezzo sull'efficacia offensiva dell'esercito italiano, salvo i rarissimi periodi nei quali si ritiene utile al prestigio austriaco di tenerne calcolo, per indicarlo come alleato a propria disposizione. Tuttavia, almeno allora, appariva anche ai più audaci estimatori della forza militare della Monarchia absburghese una impresa azzardata il provocare quella guerra sulle tre fronti, per prepararsi alla quale si fecero negli anni successivi i sacrifici, sproporzionati alle forze economiche dei popoli della monarchia, che a tutti son noti. Inoltre, in quella occasione pare che siano pervenuti da Berlino consigli di prudenza, perchè si temeva di vedere spinta l'Italia ad uscire dalla triplice alleanza e ad entrate nell'orbita della triplice intesa che veniva allora formandosi. ' In secondo luogo si dovette riconoscere che le forze militari austro-ungariche erano ben lungi allora dall 'essere preparate e sufficienti per sostenere una grande guerra. La flotta era ancora sulla carta degli arditi progetti; nell'esercito era appena cominciata la trasformaB!blioteca Gino B1dnco

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