Antonio Piscel - Il conflitto austro-serbo e gli interessi italiani

15 - gratorio, che non si lascia assorbire dalla nazionalità del luogo d'immigrazione, minaccia sempre più rilevantemente Klagenfurt, Marburgo, Vil!aco, fino a poco fa sicuramente tedesche; e Gorizia, Trieste, Pola, Fiume e Zara, fino a non molto fa, prettamente italiane. Ad ostacolare la facile assimilazione che una volta avveniva degli immigrati slavi con la nazionalità indigena cittadina, concorse potentemente l'agitazione artificiale delle associazioni nazionali slave che sono venute formandosi ovunque vivano anche pochi figli di questa • razza, ormai presa da una specie di ebbrezza di entusiasmo nazionale. Ma, nè il favore governativo per l'inurbarsi degli Sloveni; nè l'agitazione nazionalista slava basterebbero per sè, o per lo meno non potrebbero ottenere così largo corresponsione di risultati, se non si trattasse di un f~npmeno demografico quasi irresistibile in sèguito alla trasformazione sopradescritta della vita rurale slava. Contro questa terribile infliltrazione è meravigliosa la lotta di resistenza delle città italiane della Venezia Giulia, e di Zara nella Dalmazia; ma, a non volersi fare illusioni, non basta l'eroica tenacia di quelle popolazioni di fronte al continuo fatale assedio rappresentato dalla pressione dell'urbanesimo sloveno, alleato con gli intendimenti antitaliani del Governo Imperiale. No, non bisogna illudersi: nè le affermazioni più eloquenti di resistenza e di solidarietà nazionale, nè i più larghi sacrifici a pro della coltura italiana, non arresteranno mai questo lavoro perenne di corrosione; ogni anno esso farà un passo innanzi, se e finchè o non venga a sparire la causa originaria di questo fenomeno o non sorga l'argine del confine politico a fissare e a rinsaldare la linea del confine etnografico. È vero che nell'ultimo tempo una corrente sempre più grossa di questa massa del! 'emigrazione degli slavi meridionali s'indirizza aIl'emigrazione transoceanica. Anche in questo caso però, quei figli laboriosi d'una razza bisognosa d'espansione, che in casa propria sta tanto a disagio, concorrono alla sua evoluzione economica, e quindi anche alla evoluzione culturale e nazionale. Da un ventennio in qua i risparmi che questa B·blloteca Gino Bianco

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