Antonio Piscel - Il conflitto austro-serbo e gli interessi italiani

- 11 - Dopo il 1860, quando il sentimento nazionale unitario italiano incominciò a vibrare più forte anche a Trieste, nel Friuli orientale, nell'Istria e nella Dalmazia, questo fanatismo slavo, attizzato dal clero slavo e favorito dal governo, costituì lo strumento più valido di repressione, .ed in parte servì (come nell'Istria orientale, nelle isol~ dalmate e del Quarnero, nella Dalmazia litoranea, ad eccezione di Zara) a combattere, più o meno fortunatamente, e a soffocare l'elemento italiano, che per la sua posizione sociale e per la sua cultura, anche se rappresentato da una minoranza numerica, arrivava a dare fisonomia italiana alla regione. f: vero che negli anni successivi al 1848, quando il centralismo viennese, dopo essersi servito deUe plebi rurali slave per combattere l'indipendenza magiara, le rimise sotto una rigorosa dipendenza politica ed attuò uno sfruttamento economico per lo meno pari a quello di prima, la delusione lasciò in molti un lievito di malcontento. Specie fra la popolazione di religione greco-ortodossa, mercè l'opera più o meno celata d'una parte del clero ortodosso, e, si disse, anche di agenti russi, s'incominciò a guardare a Pietroburgo ed a Mosca, non soltanto come ai centri maggiori della propria fede religiosa : nello Czar si venerò quasi· un padre, anche politico, di tutti gli Slavi, il quale, più potente di qualsiasi altro sovrano, non avrebbe tollerato che a nessuno dei suoi figli fosse fatto torto. Ma la Russia era lontana e separata dall'ampia barriera dei Ruteni e dei Magiari ; e malgrado certi momenti di attrito e di rivalità balcanica, non è mai scoppiato prima della ·presente guerra un conflitto armato fra la Russia e l'Austria-Ungheria, entrambi imperi a prevalenza dinastica, antidemocratica ed antirivoluzionaria, interessati ambedue a reprimere le aspirazioni di una ricostituzione della Polonia. Perciò, non essendosi mai presentata come probabile e imminente una guerra fra quei due Imperi durante il secolo passato, anche quel panslavismo, ridotto al carattere di devozione platonica, se fornì talvolta occasione di ostentazione di zelo alle spie ed alla polizia austriaca, non poteva dar seriamente ombra ai capi del governo austro-ungarico. Biblioteca Gino 81dnco

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