Antonio Piscel - Il conflitto austro-serbo e gli interessi italiani

-9Finalmente abbiamo nella Cisleitania due provincie con quasi completa popolazione slava, e cioè: la Carniola con 504 mila abitanti, dei quali il 94 per cento sono sloveni; e la Dalmazia cop 585 mila abitanti dei quali il 90 per cento sono serbo croati. Credo possa bastare la esposizione sommaria di questo artifizioso sistema di assoggettamento e di divisione politica ed amministrativa per lasciar comprendere quale forte ostacolo ne derivi allo sviluppo culturale ed economico di questo popolo. Di fronte a tale stato di cose fa addirittura meraviglia che l'attuale malcontento, assurto ormai alla importanza d'una tacita ribellione nazionale, non sia scoppiato prima d'ora. Risveglio nazionale degll Slavi meridionali. Il ritardo del risveglio d'una coscienza unitaria nazionale in questo popolo può essere spiegato, se si considera quella che fu la sua struttura sociale fino a poco tempo fa. Distrutta dall'invasione turca nel secolo xvr ogni classe dirigente, e ridotta quella popolazione ad un immenso gregge di contadini, in parte piccoli proprietari ed in parte tributari verso il proprietario del suolo mediante patto colonico servile, non riebbe maggiore lib~rtà e sviluppo col subentrare del dominio austriaco; come non ebbe tali vantaggi quella parte di popolazione slava che cadde direttamente sotto tale dominio, senza avere conosciuto quello dei Turchi. Invece dei feudatari mussulmani si ebbero il feudo o il latifondo della nobiltà tedesca o magiara e delle mense vescovili. Ai gravi tributi da pagàrsi ai pascià si equivalsero quelli, forse più gravosi perchè da pagarsi in denaro, esatti dai funzionari, quasi sempre stranieri, del nuovo dominio straniero. Nei due ultimi secoli vennero più o meno lentamente crescendo le città, ma fin verso la fine del secolo scorso, anche nel centro delle regioni abitate esclusivaB blioteca Gino Bianco

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