Antonio Piscel - Il conflitto austro-serbo e gli interessi italiani

-8- / erzegovinese quasi despoticamente alla coalizione delle due egemonie e delle due burocrazie dominanti in qu_,esto Stato, dentro le direttive imposte dalla Corona. Né qui si arresta questo lavorio di divisione e sud-/ divisione politica ed amministrativa d'un popolo per costringere le sue singole frazioni a perseguire ideali politici divergenti e taivolta in contrasto. Gli Slavi meridionali appartenenti alla Cisleitania, benchè abitino compattamente, o quasi, un territorio che forma una regione fisicamente e geograficament,e unita ed omogenea, sono assegnati a sette provincie diverse. E noto che la provincia austriaca, con i suoi organi speciali, della Luogotenenza, della Giunta provinciale e della Dieta, anche legislativamente autonoma come un piccolo Parlamento, ha una importanza ed una indipendenza dal Parlamento e dal Ministero centrali senza confronto maggiori della provincia italiana o del dipartimento francese. Nel caso degli Slavi meridionali appartenenti alla Cisleitania, abbiamo 41O mila Sloveni che popolano la bassa valle della Drava amalgamati con la provincia- tedesca della Stiria, della quale costituiscono il 31 per cento della popolazione : così pure i 90 mila Sloveni assegnati alla provincia tedesca della Carinzia, della quale formano la quarta parte della popolazione, sono costretti artificialmente - perchè le demarcazione etnica anche là sarebbe quasi dovunque nettamente tracciata- ad una Io!ta permanente con gli altri tre quarti dei loro comprovinciali. La Venezia Giulia è regione quasi esclusivamente italiana, presa nella sua naturale configurazione geografica, composta cioè dalla pianura del basso Isonzo, di Trieste, e dal versante occidentale della penisola istriana. Ebbene, a maggior confusionismo, a danno reciproco e contrasto perpetuo fra gl'ltaliani e gli Slavi, questa regione venne suddivisa in tre piccole provincie, ad ognuna delle quali è appiccicata una regione completamente slava. Così si ha : la provincia di Gorizia e Gradisca con 135 mila Sloveni su 225 mila abitanti; il territorio di Trieste con 24 mila Sloveni su 230 mila abitanti (secondo la statistica del 1910); e la provincia dell'Istria, dove nel 1900 si avevano 386 mila abitanti, compresi 47 mila sloveni ,e 141 mila serbo-croati. Biblioteca Gino B1,mco

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