Enrico Burich - Fiume e l'Italia

-26un valore di 184.928.228 corone e l'esportazione di 185.884.954 corone, nelle quali contribuirono Italia Rumenia Bulgaria . Montenegro Grecia Turchia .... Indie Orientali Giappone Cina Egitto Tunisi Algeria ... . America S. U.. . Amèrica del Sud. all'importazione all'esportazione 15.057.599 5.532.569 578.954 122.442 1.137.204 5.804.713 48.508.116 806.454 1.837.584 4.233.833 1.024.544 1.123.660 26.669.002 8.380.049 25.945.751 101.632 400.134 724.422 861.466 8.711.706 10.609.360 165.804 335.443 3.982.000 299.219 674.399 12.008.761 2.101.521 Queste cifre e i seguenti commenti che trascrivo dalla Conquista di Trieste (pag. 17, 54 e segg.), non saranno inutili oltre che come quantità, anche come orientamènto quando andranno ad ingrossare il commercio italiano. Se l'Austria-Ungheria non ottenesse alcuno sbocco sull'Adriatico, Fiume conserverebbe inalterata, in tutta la sua efficenza, la sua prèsente potenzialità economica. Essa, necessariamente, continuerebbe ad essere lo scalo dell'Ungheria, cui si potrebbero riservare speciali facilitazioni di magazzini particolari in punti franchi destinati esc!usivamente a quèllO Stato, come fece ad esempio la Grecia a Salonicco per la Serbia, chè in generale la posizione di Fiume assomiglia molto a quella di Salonicco. Per un certo periodo di tempo, anche l'hinterland commercialè croato di Fiume sarebbe pure conservato al vecchio porto, che presenterebbe il vantaggio di regolari e comode comunicazioni, di un ctntro commerciale e bancario già saldamente costituito, di vecchie relazioni di affari. Nel registro del porto di Fiume erano iscritti alla fine del 191 O, 68 navigli di lungo corso, 2 di grandè cabotaggio ~ 150 pattelli di pjçç:o!o çapotaggio. L,a flottit m~rq111til~ Biblioteca Gino B1c1nco

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