Gaetano Salvemini - Guerra o neutralità?

-5dell'Austria-Ungheria, perchè è il solo paese d'Europa in cui la Chiesa cattolica continui a dominare intrecciata con tutti i poteri dello Stato, l'intervento nella guerra contro la Triplice Intesa domandato dai clericali sui primi del passato agosto, era il mezzo necessario a raggiungere quel fine ; e se quel mezzo non si potè o non si può più tentare, occorre contentarsi della neutraiità, benevola se è possibile, indifferente se altro non si può. - Se come preminente interesse dell'Italia dobbiamo considerare oggi la sconfitta del pangermanismo, e la conquista di un più saldo confìnç terrestre ad oriente, e una migliore sistemazione dell'equilibrio adriatico, è chiaro che p_el raggiungimento di quel fine s'impone un coordinamento dell'azione dell'Italia con l'azione della Triplice Intesa. - Qualora, invece, fossimo convinti che interesse del nostro paese sia acquistare oggi il Trentino, senza badare ad altro, e dato che il Trentino si possa ottenere con la neutralità, non sarebbe un inutile sperpero di forze volerlo ottenere con la guerra? - Se pensiamo, invece, che interesse del1'Italia è la conquista di più larghi domini coloniali, allora dobbiamo concludere che sarebbe stato necessario l' intervento dçll 'ltalia a fianco dell'Austria e della Germania, contro la Triplice Intesa, fino dal primo momento della guerra. E le ipotesi sui fini si possono moltiplicare : e ad ogni spostamento nei fini corrisponde immediatamente un correlativo spostamento nei mezzi necessari. E' vano, dunque, discutere il problema se ci sia più utile la guerra o la neutralità, senz'avere prima risoluto il problema di definire nettamente quali risultati vogliamo noi raggiungere, approfittando della attuale crisi europea, e utilizzando sia l'intervento nella guerra, sia la neutralità. B blloteca Gino Bianco

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