Gaetano Salvemini - Guerra o neutralità?

- 25 - l'Inghilterra, nè per la Francia, nè per la Germania; e che quando sia intelligentemente affrontato può creare davvero una grande forza internazionale pel nostro paese. E' il problema dei nostri emigranti, che partono dall'Italia senza nessuna preparazione di coltura, senza nessuna educazione del senti~ento nazionale, abbandonati a milioni per il mondo, senza protezione, senza conforto della patria. Eccolo il problema coloniale italiano, a risolvere il qua!e non ci servirebbe a nulla il possesso diretto di colonie, in cui non ci sarebbe possibile importar capitali per crearvi lavoro. L'emigrazione non può esserò spinta con leggi e decreti dove non vuole andare, dove non ha interesse d'andare. L'emigrazione proletaria si concentra dove le condizioni naturali propizie e il flusso di capitali, attirativi dalle condizioni naturali, determinano rapporti di produzione suscettibili di alti salari. Ora il nostro più ardente desiderio dovrebbe essere che questi rapporti di produzione si determinassero specialmente sulle rive del Mediterraneo. Quale forza moralò e politica, quale facilità di espansione commerciale, non rappre!'lenterebbero per la nostra patria i cinque milioni di nostr. emigranti, se invece di essere sparpagliati per tutto il mondo senza possibilità di azione comune, fessero raccolti tutti a poca distanza dalla madre patria, meno incolti, saldamente organizzati intorno alle scuole e alle Camere di lavoro nzionali, in rapida e continua comunicazione colla patria! La conquista de1la Libia non ha risolto in nessun modo questo problema: 1. perchè la Libia, salvo zone eccezionali non più estese in tutto che una mezza Sicilia, non è paese in alcun modo utilizzabile; 2. perchè non basta occupare militarmente un paese per colonizzarlo, ma occorrono capitali, che l'Italia non ha. In Tunisia, invece, gl 'italiani in trent'anni sono cresciuti da 30 mila a 130 mila, senza che l'Italia abbia speso un soldo, grazie agli enormi capitali impiegativi dalla Francia. Bisognerebbe che nell 'Affrica settentrionale e nòll 'Asia occidentale avvenissò altrettanto. L'Italia dovrebbe dare alla nuova vita economica di quelle regioni le braccia B:blioteca Gino Bianco

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