NOTE 1 Pubblicazione della Scuola sperimentale antropologico-trasformazionale e del Centro Ricerche sulla psichiatria e le scienze umane (U.s.l. 41, Napoli). 2 La lettura del presente saggio rinvia necessariamente agli scritti precedenti e in particolare: Piro S., Antropologia trasformazionale. Il destino umano e il legame agli orizzonti subentranti del tempo, Milano, Angeli, 1993. Inoltre: Piro S., Il linguaggio schizofrenico, Milano, Feltrinelli, 1967; Le tecniche della liberazione. Una dialettica del disagio umano, Milano, Feltrinelli, 1971; La scacchiera maledetta. Esercitazione critica su psicologia/psichiatria/psicoanalisi, Napoli, Tempi moderni, 1980; Esercitazione (sviluppi connessionali dal campo psicologico-psichiatrico), Salerno, 10/17 Ed.; Gatto trascendentale, Napoli, Pironti, 1989; Parole di follia. Storie di linguaggi e persone in cerca del significato e del senso, Milano, Angeli, 1992; Sensi nuovi della fenomenologia nelle scienze umane, Relazione al Convegno «L'approccio fenomenologico al vissuto psicotico», Caprarola, 20-22 maggio 1993; Dalla psicopatologia dell'espressione all'ermeneutica trasformazionale, in Rovasino G. e Tosatti B., La normalità dell'arte, Torino, Utet, 1993, pp. 34-39; Inevitabilità delle filosofie diadromiche, in corso di pubblicazione. Degli altri Autori della Scuola sperimentale antropologico-trasformazionale: Gruppo Zero, Esercitazioni connessionali, Salerno, 10/17 Ed., 1990; Mancini A. e Pezzullo A., Collezione di studi dello Studium di antropologia trasformazionale, titolo provv., in corso di pubblicazione; Mele A., Scena, linguaggio, espressione, in Mancini A. e Pezzullo A. v. prec., in corso di pubblicazione; Pastore C., La risata del diavolo. Psicoterapia e didattica fra moderno e post-moderno, Salerno, 10/17 Ed., 1992; Verso una psicopatologia della normalità, titolo provv. in corso di pubblicazione. 3 Piro S., Antropologia trasformazionale, cit. 4 Piro S., Inevitabilità delle filosofie diadromiche (titolo provvis.), in preparazione. 5 La traduzione corrente di Sinngebung in «donazione di senso» trae involontariamente in inganno arricchendo indebitamente il senso di «dare» (geben); così, per brutto e antiquato che sia, deve dirsi «dazione di senso». 6 Qui si deve necessariamente sintetizzare in modo così insoddisfacente una discussione di vasta portata. Si rinvia comunque a: Piro S., Antropologia trasf, cit. 7 Il legame delle attività di ricerca e di teorizzazione ai sistemi locali della conoscenza e l'intrascendibilità di tale legame rappresentano la base del relativismo operazionale cronodetico e dell'asseri122
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