Il piccolo Hans - anno XX - n. 79/80 - aut./inv. 1993-1994

«Every woman is a man» Alcune discussioni cinquecentesche sulle metamorfosi del corpo I. Il mito greco delle trasformazioni fisiche di Tiresia - da uomo a donna e da donna a uomo - ci è noto attraverso un frammento d'Esiodo conservato da Apollodoro (Bibliotheca, III.5.8.)1 • Ma è grazie a Ovidio (Metamorfosi, III.316-338) ch'esso è entrato a far parte del patrimonio letterario lasciato dall'antichità al medioevo e ch'è stato ripreso, con inquietante sollecitudine, nell'età dell'umanesimo e del rinascimento. Racconta il poeta latino che «un giorno» il tebano Tiresia «colpì con un bastone due grandi serpenti che si stavano accoppiando nel verde della foresta [per la quale passava], e allora, da uomo che era,'si trovò trasformato in donna. E donna restò per sette anni. Fino a quando cioè s'imbatté di nuovo nella coppia di serpenti che s'univano e disse: "Se per il solo fatto di colpirvi uno può cambiare di sesso io voglio oggi colpirvi un'altra volta". E così fece con il suo bastone. Immediatamente Tiresia riprese la sua forma originaria e il suo aspetto naturale», ch'era quello dell'uomo. E uomo restò per il resto della sua vita2 • Tiresia ebbe, dopo il ritorno al genere che gli apparte56

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==