Il piccolo Hans - anno XX - n. 79/80 - aut./inv. 1993-1994

L'autoritratto di Tiziano il lupo, il più terribile, è preceduto da altri due. Un Tiziano ancora giovane, databile tra il 1550 e il 1560. Manca qui la rappresentazione di qualsiasi strumento della sua arte, e i critici fanno notare l'incompiutezza delle sue mani, peraltro in una posa volitiva e predatrice. Strana incompiutezza se si pensa alla cura minuziosa che vi dedica solitamente Tiziano. Guardando bene, per colore scuro e mancanza di modellatura, la pelle potrebbe essere quella di un guanto. Certo non definito come il guanto grigio del Ritratto di gentiluomo, del 1520-25, né come quello pure grigio, floscio, del Uomo dal guanto, che lo tiene nell'altra mano guantata, mentre quella nuda è raccolta con l'indice puntato, ma forse il guanto c'è, e del resto è uno stilema della pittura. Disegno e colore appartengono aUa generazione, e sulla tela la rappresentazione li contiene, l'oggetto rappresentato coincide con il mezzo, e la prudenza raccomandata con il blocco contraccettivo. Quando nel secondo Autoritratto compare un Tiziano vecchio, vi troviamo un pennello che Tiziano non usa più preferendogli le dita. 37

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==