Il piccolo Hans - anno XX - n. 77 - primavera 1993

mia vengono affiancate alla fisica e alle altre scienze, v. La città del sole, cit. p. 64. 30 Questo è il punto di vista del Cro, che svaluta le utopie del Quattrocento come «evasione dalla realtà», e vede in Machiavelli la voce dell'antiutopia (cfr. S. Cro, Eutopia rinascimentale: conformismo e riforma, cit. p. 342). 31 Questa è la tesi di Wunenburger, cit. 32 Si veda ad esempio quanto Campanella scrive a proposito delle Metamorfosi di Ovidio: egli considera quest'opera dal punto di vista della storia e non riesce dunque a riconoscere alcuna verità nel mito. Per questo, egli conclude, lo storico deve tenersi lontano dalle favole pagane. Cfr. Tutte le opere di Tommaso Campanella, a cura di L. Firpo, Verona, Mondadori, 1954, p. 1241. Sull'ermeneutica del mito si veda quanto ha scritto Emilio Betti, in Teoria generale dell'interpretazione, Milano, Giuffré, 1955; si veda in particolare il paragrafo Eccedenza di valore significativo. Interpretazione della leggenda e del semantema mitico (ibid., vol. I, pp. 386-390). 33 Cfr. Platone, Protagora XXXVI 353c-355b. 34 Sulla differenza tra il Prometeo moderno rispetto a quello antico si veda E. Bloch, Der tragische Held, in Leipziger vor lesungen zur Geschichte der Philosophie, 1950-1956, vol.1, pp. 318 e s. Prometeo sarà per Goethe un «Halbgott» e la tragedia moderna non sarà più legata all'intervento del fato inesorabile, ma all'azione dei protagonisti umani (ibid., pp. 318-319). Sul concetto di «illuminazione» artistica cfr. E. Bloch, Marxism and poetry, in The Utopian Function of Art and Literature, trad. J. Lipes e M. Mecklenburg, Cambridge, MIT Press, (MA) 1988, pp. 156-162. 41

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==