Il piccolo Hans - anno XX - n. 77 - primavera 1993

dizionato dall'ideologia della Controriforma. Intanto va subito detto che l'affermazione della libertà e dell'egualitarismo entra in profondo contrasto con la parallela affermazione del potere gerarchico fondato sulla scienza e sulla sapienza del suo capo. La città utopica di Campanella è infatti guidata da un Principe Sacerdote che si chiama Metafisico, che prima di tutto è un teologo che deve conoscere a fondo tutti i principi delle scienze e delle arti. A lui si affiancano nella scala gerarchica tre principi collaterali, o primi ministri: Pon, Sin e Mor, che si occupano rispettivamente della Potestà, della Sapienza e dell'Amore22. Il governo della città oltre che sulla gerarchia delle scienze che vede al primo posto la Metafisica, sembra modellarsi sulla base del culto religioso dei solari, che infatti adorano Dio in forma di-Trinità, da essi intesa come somma Possanza, da cui procede somma Sapienza, mentre da entrambi questi principi nasce il sommo Amore. La pianta della città del sole viene poi modellata sulla base dell'ordine geometrico ed astronomico. La città appare infatti circondata da sette cerchie concentriche di mura che corrispondono ai sette pianeti. Si può parlare a questo proposito di una vera e propria «dittatura delle stelle» . che corrisponde alla mente ordinatrice dell'utopista. Allo stato clericale retto fondamentalmente da sacerdoti corrisponde l'uso della confessione come strumento di governo. Tutti i cittadini sono obbligati a confessare le loro azioni e i loro pensieri, e vengono incoraggiati alla vera e propria delazione dei peccati altrui nel caso in cui siano gravi. A raccogliere queste confessioni e delazioni sono gli alti dignitari che a loro volta si confessano ai tre primi ministri ai quali non resta che confessarsi direttamente al Metafisico. In questa pratica è facile riconoscere come l'organizzazione gerarchica della Città del sole si caratterizzi come un tentativo di laicizzazione della vita monastica, che si affianca alla volontà di razionalizzare il dogma attraverso il ricorso a un certo naturalismo che era 31

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