Il piccolo Hans - anno XX - n. 77 - primavera 1993

generale della modificazione dello stato ordinario di coscienza. Sarete «presi» a scrivere... Qualsiasi sia la funzione che la società attribuisce alla scrittura, scrivere è innanzitutto una trance e non obbedisce che al vostro proprio dèmone. Avete fiducia nella vostra esperienza e nella vostra integrità, ma nello stesso tempo sapete che state fingendo. Sapete che ogni atto di linguaggio si riferisce all'«io-quiora», cosa che è esplicita in un discorso, meno evidente in una storia. Qui infatti cercate di oggettivare ciò che si dice, state celando affannosamente - sempre a fini persuasivi, variamente consapevoli - qualcosa: la macchia sui pantaloni, il corpo. Forse raccontate in modo nuovo, sorprendente, ma state raccontando pur sempre la stessa storia: quella del vostro desiderio, della vostra paura, della vostra speranza. Dite che tutto ciò che vi detta il dèmone- mentre assecondate il linguaggio per dislocarvi in un racconto - «deve essere considerato come detto da un personaggio di romanzo» (lo scrisse Barthes in exergo al Barthespar Roland Barthes, liberandosi una volta per tutte dalla brutta tentazione dello pseudonimo perché non voleva che la mamma sapesse che era finocchio?). Affidatevi al linguaggio, è capace di costruire autori «impliciti» la cui entità risiede nel testo, inesorabilmente separati - fisicamente ma soprattutto logicamente - da chi concretamente ha scritto (Marce!, per esempio, il narratore della Recherche non è Marce! Proust, ed è un caso che l'unica volta in cui si chiami per nome sia Marce!). Collocate trionfalmente un narratore all'interno dell'opera e fategli dire «io» senza temere confusioni fra le parole e le cose. Sarà il congegno delle istanze narrative a distinguersi dall'istanza dell'enunciazione. Il linguaggio è capace di questo e altro. Per esempio vi permette di scrivere rigorosamente alla terza persona. Maurizio Costanzo (non volete andare al Costanzo Show?) vi chiederà: «Quanto c'è di autobiografico nel suo libro?». Ve lo chiederanno sempre, 200

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