Il piccolo Hans - anno XX - n. 77 - primavera 1993

Lo scriba e il tiranno note su trance e scrittura Devo scrivere un saggio sui rapporti fra trance e scrittura, e mi accorgo di non poterlo fare che dal lato dell'esperienza, forse della biografia. Il falsetto, allora; e cioè il desiderio contro quella legge che vuole ci si concentri esclusivamente o quasi sul testo, eliminando lo scrivente e il corpo dello scrivente. Devo scrivere un saggio sui miei rapporti con l'atto dello scrivere, come diceva il maestro coprendosi le macchie sui pantaloni. Come io stes,so mi sono ripetuto poco fa, aggirandomi per casa come preso da uno strano torpore e dall'impulso a cercare in biblioteca, senza poi trovarli, gli scritti iniziati anni fa, senza terminarli, per la rivista di Sergio Finzi «Il piccolo Hans». La biografia, come ripeteva Perlini agli inizi di «Utopia», sporca il sapere. Alcuni colpi di tosse, forse le note di un pianoforte. Non vedete la mano che scrive. Il lettore, l'«ipocrita lettore», vede solo l'inchiostro, che ruba tutti i miei laghi, il mio tempo. Non sapete a quale mania risponde lo scrivere, quando invece di «andar giù in ginocchio sulle ossa e sfregare l'impiantito della cucina, o spaccar pietre come un vecchio pezzente, con qualsiasi tempo», mettiamo le parole 171

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