Il piccolo Hans - anno XX - n. 77 - primavera 1993

Guardarsi indietro: il monumento e la chiacchiera Edith Wharton registra nella sua autobiografia il fastidio provato di fronte a quei lettori che credono di riconoscere nei personaggi di romanzo tratti e comportamenti di persone reali. «Naturalmente, abbiamo tutti riconosciuto tua zia Elizabeth»: poche righe più avanti, Edith Wharton spiega il motivo del suo fastidio di fronte a una frase come questa. La sensazione che uno «scrittore creativo» prova in simili situazioni è quella di avere «un goffo dito puntato su una delle sue creature». Creature che, al contrario, sono nate «nel misterioso altro-mondo dell'invenzione». Lo stesso moto di fastidio coglie Norman Douglas quando uno dei lettori di South Wind gli fa sapere di «aver identificato tutti nel libro», compreso l'autore. La risposta di Douglas, meno solenne di quella di Edith Wharton, suona così: «Non ho mai conosciuto persone come loro. Avrei voluto conoscerne». L'autobiografia di Edith Wharton esce nel 1933, con il titolo A Backward Glance. Uno sguardo all'indietro, sul proprio passato, cui fa eco il titolo dell'autobiografia pubblicata nello stesso anno da Norman Douglas: Looking Back. Oltre al titolo, i due libri condividono un comune 140

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