Il piccolo Hans - anno XIX - n. 75/76 - aut./inv. 1992-1993

luogo e il tempo d'affioramento della necessità di ricorrere all'uso del linguaggio filosofico per spiegare il vangelo: la sovrapposizione abusiva del logos greco al da!?_ar del profetismo ebraico cominciata ad Alessandria da Filone. Giovanni evangelista, usando il termine Myoç, intende parlare di Gesù Cristo figlio di dio. La sua intelligenza dell'appellativo non è però quella della cultura che recepisce e stravolge il testo: il messia viene detto logos non in relazione alla sua natura o alla sua sostanza, ma unicamente a causa dello strumento che adoperava nel suo lavoro per rendere manifesto il vangelo al mondo (ratione officii ovvero muneris causa). E quello che adoperava in questo ufficio o servizio era appunto il discorso (FEA 7). La seconda stesura è un po' più elaborata ed esplicita nella formulazione dei requisiti dell'uomo Gesù, ma non modifica l'impostazione adottata. L'introduzione dei termini di «natura» e di «sostanza» non serve infatti al Sozzini per impiantare una discussione che ridefinisca l'essenza e la natura del messia dal punto di vista degli antitrinitari. Questo compito l'avevano già portato a termine numerose critiche precedenti. Serve solo per indicare al lettore qual è il territorio da eleggere per abolire una discussione che aveva decapitato numerose forze intellettuali della prima generazione ereticale. Ed è proprio da questa organizzazione del discorso che esce fuori dalla pagina una delle affermazioni più radicali di tutta la spiegazione. Scrive l'autore dell'Explicatio che il Cristo, per quanto riguarda la sua natura e sostanza, non avrebbe reso alcun servizio agli uomini se non avesse rivelato e pubblicato quello ch'era tenuto nascosto nell'arca del padre: il vangelo. Insomma: anche se il messia fosse stato dio incarnato, ma non avesse parlato, portando a compimento la missione della quale era stato incaricato (svelare l'arcano), egli non sarebbe stato nulla per noi (FEI 30, FEA 8). Il modo di chiamare il messia con il nome ò Myoç è una specificità tutta giovannica. È vero. Giovanni ricorre 51

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==