Il piccolo Hans - anno XIX - n. 74 - estate 1992

Da Dresda alle Galapagos: il «lavoro della storia» in Kurt Vonnegut 1. Prigioniero di guerra Ventitré anni dopo il trauma della seconda guerra mondiale e il bombardamento di Dresda - che con i suoi 135.000 morti in 24 ore fece nel 1945 più vittime dell'atomica a Hiroshima (71.000), classificandosi come il più grande massacro nella storia dell'Europa - il reduce Vonnegut, divenuto scrittore affermato, si volge indietro a testimoniarne l'eccidio fino ad allora ignorato dagli alleati e dal Pentagono. «Statua di sale» come Lot, egli può narrarsi solo indirettamente, come «soldato idiota», nuovo più complesso Schweyk, in una riedizione della medievale «crociata dei bambini», ma prorompendo per cinque volte incongruo e autentico dietro il protagonista con un diretto io d'autore, in formule come I was there, That was I. That was me. That was the author of this book. Uscendo nel 1968, Slaughterhouse-Five (Mattatoio n. 5) restituisce l'esperienza della guerra del protagonistaBilly Pilgrim attraverso i successivi eventi vissuti nell'America contemporanea. Tornato in patria, divenuto optometrista e agiato, dopo un incidente aereo che si ritiene lo abbia fatto uscir di senno, Billy inizia a rievocare la sua 166

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